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Evenepoel Campione del mondo

Trionfo del corridore belga a Wollongong, in Australia, sede dei campionati del mondo di ciclismo 2022

Stella luminosa del firmamento ciclistico mondiale, faro guida della nuova generazione di fenomeni.

Una supernova che esplode e rilascia un fascio di luce abbagliante, abbacinante, talmente tanto brillante da poter essere osservata in tutta la sua bellezza senza limiti.
È questo il sunto di quanto accaduto dall'altra parte del mondo, in relazione alla gara più attesa dell'anno.
Nel Vecchio Continente è ancora buio, le luci sono ancora accese, il silenzio profondo viene intervallato regolarmente dal canto degli uccelli e dei galli, a scandire le prime ore del giorno, ad accogliere una nuova alba.
In Australia invece, è pomeriggio inoltrato e il sole inizia a calare, apprestandosi a tramontare, quando l'assoluto protagonista odierno si accinge ad oltrepassare lo striscione della flame rouge.

Un ultimo chilometro che sa tanto di passerella d'onore, libero da pensieri e scevro di preoccupazioni, in quanto dietro le uniche figure presenti sono quelle di moto e macchine e l'unica maglia è quella del Belgio, la sua.

Nessun avversario all'orizzonte, nessuna bicicletta.
In quel di Wollongong abbiamo il piacere e l'onore di assistere all'ennesimo assolo di un artista delle due ruote, al monologo irresistibile di uno che il ciclismo ce l'ha nel sangue.
Stagione perfetta: vittoria alla Liegi, alla Vuelta e ora anche il privilegio di poter indossare l'iride.
Superfluo e inutile il tentativo di aggiungere qualcos'altro.
Rimane solo una cosa da dire.
Remco Evenepoel è campione del mondo.

La corsa 

266,9 chilometri con partenza da Helensburgh e arrivo a Wollongong.

Primo tratto in linea di 28 km piatti, poi Mount Keira (8,7 km al 5%) e dopo la successiva discesa si entra nel circuito principale di 17,1 km, da affrontare dodici volte. Il punto focale è lo strappo di Mount Pleasant, solo 1,1 km al 7,7% medio con punte al 14%.
Clamoroso ritiro dopo appena 30 km per Mathieu Van der Poel, protagonista di una notte alquanto tribolata in hotel.
La svolta ai -50 dall'arrivo con il Belgio che forza l'andatura ed Evenepoel che attacca, portando con sé un drappello di corridori, tra cui Lorenzo Rota e Nicola Conci.

Il gruppo dei big non reagisce, perde sempre più terreno e viene così tagliato fuori.

Il belga accelera all'inizio della penultima tornata e si avvantaggia con il kazako Alexey Lutsenko, il quale però non riesce a tenere il passo del classe 2000 sul tratto in salita.
Remco si invola in solitaria e trionfa arrivando a braccia alzate sulla linea del traguardo.
Medaglia d'argento per il francese Cristophe Laporte e medaglia di bronzo per l'australiano Micheal Matthews.

 E l'Italia?

Buona prova nel complesso per gli azzurri.

Lorenzo Rota viene ripreso insieme ai superstiti dell'attacco dei -50 all'interno dell'ultimo chilometro dopo un'ottima gara. Bene anche Nicola Conci.
I primi azzurri all'arrivo sono Matteo Trentin, quinto, e Alberto Bettiol, ottavo.

Grazie di tutto Squalo
Re Remco si veste di rosso
 

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