Il Giro di Lombardia è l'ultima corsa di Vincenzo Nibali, uno dei ciclisti più forti della storia del ciclismo italiano.
Grazie.
Grazie per il tuo modo garibaldino di interpretare le gare, di correre sempre all'attacco estrinsecando l'essenza più pura dell'estro, della fantasia di un ciclista, viatico mediante il quale noi appassionati allietiamo il nostro animo da tifoso
Grazie per aver costruito una carriera da cineteca e di averci conferito il privilegio di goderne in tutte le sue salse, in tutte le sue forme, in tutte le sfumature. Dai momenti più belli a quelli meno belli, sempre al tuo fianco, pronti a sostenerti ogni qualvolta attacchi il numero sulla divisa la mattina prima della partenza.Dalla gioia del primo Giro conseguito sul trono rosa di Brescia alle esultanze di fronte al teleschermo con l'immagine di te in maglia gialla sul podio degli Champs Elysees in quel di Parigi.
Dalle braccia alzate di Sheffield, Chamrousse e Hautacam a quelle di Via Roma in occasione dell'ormai celeberrima Milano-Sanremo del 2018.
Dalla bufera delle Tre Cime di Lavaredo al pollice in bocca de La Planche des Belles Filles.
Dalla maglia rosa insperata di Torino ai trionfi di Como.
Ma anche dalla caduta di Rio 2016 al quarto posto di Firenze 2014, passando per le crisi del Tour 2015 ed arrivando alla caduta dell'Alpe d'Huez.
Successi scaturenti da prove di forza, di dominio assoluto, e vittorie nate da veri e propri colpi di coda, da magie rare assimilabili al cosiddetto coniglio fuori dal cilindro, una skill che costituisce la precipua peculiarità di coloro i quali associamo al termine "campione".
Il merito di aver fatto avvicinare a questo meraviglioso sport tutti quei bambini che oggi sono ragazzi che inseguono il proprio sogno a due ruote, sperando un giorno di poter emulare quanto fatto dal diretto interessato.
Lo Squalo abbassa la pinna, questa volta definitivamente.
E allora grazie, per tutto.
Quest'oggi l'ultimo ballo, anzi, l'ultima nuotata di Vincenzo Nibali al Giro di Lombardia.
La carriera di Nibali
Passa poi alla Liquigas in cui milita dal 2006 al 2012, arco di tempo nel quale conquista il primo GT della carriera, la Vuelta a Espana nel 2010.
Dal 2013 al 2016 veste la casacca dell'Astana in quello che è senza dubbio alcuno il periodo più florido della sua carriera. Con la formazione kazaka vince infatti due Giri d'Italia (2013 e 2016), un Tour de France (2014) e un Giro di Lombardia (2015).
Dal 2017 al 2019 corre con la Bahrein-Victorious, compagine con la quale conquista un altro Giro di Lombardia (2017) ed una splendida Milano-Sanremo (2018).
Il biennio 2020-2021 lo trascorre con la Trek-Segafredo prima di tornare in Astana dal corrente 2022.
Ha ottenuto (al netto dei primi posti) ben sette podi nei grandi giri ed inoltre uno dei sette ciclisti della storia (con Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome) ad aver ottenuto la Tripla Corona (vittoria al Giro, al Tour e alla Vuelta).
Vanta un totale di 54 successi in carriera.
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