Il riassunto dalla decima alla quindicesima tappa dell'ultimo grande giro della stagione ciclistica 2022
La prima settimana ci consegna un leader che pare essere incontrastabile sulle strade spagnole della 77esima edizione della Vuelta a Espana.
La figura appena descritta risponde al nome di Remco Evenepoel, baby-fenomeno belga, uno dei tanti astri nascenti della nuova generazione di giovani ciclisti.
Solidità, ritmo, aggressività sono gli ingredienti che gli permettono di creare un divario importante con i diretti contendenti alla maglia rossa in quel di Madrid. Ancora tante salite che si presentano come opportunità di ulteriore legittimazione della leadership del padrone di corsa, oppure come chance di provare a sovvertire l'ordine della classifica generale.
Beh, udite udite, si verifica parzialmente la seconda ipotesi, in quanto Re Remco denota diverse volte l'incapacità di tenere il ritmo delle accelerazioni dei suoi avversari quando la strada sale.
Tuttavia, una grande gestione ed una grande maturità gli consentono di non andare mai alla deriva, mantenendo il simbolo del primato indosso, seppur vedendo il gap ridotto rispetto agli altri assottigliarsi.
Ma non è ancora finita, manca l'ultima tranche di corsa, quella decisiva, quella che stilerà la graduatoria finale della corsa roja.
Da oggi inizia la terza e ultima settimana della Vuelta.
Le Tappe
La seconda settimana si apre con la decima tappa, una cronometro di 31,1 km completamente piatta, quindi per specialisti, da Elche ad Alicante. Vittoria in maglia rossa per Remco Evenepoel che rafforza la sua leadership guadagnando 48 secondi su Roglic, secondo classificato e unico sotto al minuto di distacco.
L'undicesima frazione parte da ElPozo Alimentacion e termina a Cabo de Gata dopo 191,2 chilometri. Tutto si risolve con una volata a ranghi compatti dalla quale esce vincitore Kaden Groves che capitalizza al meglio uno splendido lavoro della sua squadra, la Bike-Exchange Jayco.
La dodicesima tappa parte da Salobrena e termina in cima a Penas Blancas, quarto arrivo in salita di questa Vuelta, dopo 192,7 chilometri. Spazio per la fuga con Richard Carapaz della Ineos Grenadiers che stacca i diretti concorrenti al successo di tappa e trionfa a braccia alzate. Dietro Evenepoel gestisce in maglia rossa, arrivando al traguardo insieme a Mas, Roglic e Ayuso. Più indietro tutti gli altri.
La tredicesima frazione è la Ronda-Montilla di 168,4 chilometri. Un finale insidioso ma che strizza comunque l'occhio alle ruote veloci. Infatti, a prevalere con una poderosa volata è Mads Pedersen della Trek Segafredo, il quale rafforza ulteriormente la propria maglia verde dopo il ritiro di Sam Bennett, positivo al Covid nel giorno di riposo.
La quattordicesima tappa parte da Montoro e arriva in cima a Sierra de La Pandera dopo 160,3 km. L'erta finale viene conquistata da Richard Carapaz che bissa il successo di Penas Blancas grazie ad un'altra fuga vincente. Subito dietro all'ecuadoregno della Ineos Grenadiers ci sono Roglic e Lopez che guadagnano su tutti gli altri big. Prima giornata di leggera crisi per Remco Evenepoel che mantiene la maglia rossa ma perde 59 secondi dallo sloveno della Jumbo-Visma.
La quindicesima frazione è probabilmente quella regina di questa edizione della Vuelta a Espana. Si tratta della Martos-Sierra Nevada con traguardo posto in cima all'Alto Hoya de La Mora dopo 153 km. Anche in questa occasione a festeggiare il successo di tappa è uno dei fuggitivi della prima parte della giornata, ovverosia Thymen Arensman del Team DSM che taglia il traguardo in solitaria. I primi big sulla linea d'arrivo sono Enric Mas e Miguel Angel Lopez che guadagnano una ventina di secondi su Primoz Roglic e Ben O'Connor, i quali a loro volta rosicchiano 11 secondi su Juan Ayuso e 15 secondi sulla maglia rossa di Remco Evenepoel, il quale chiude anche la seconda settimana in testa alla classifica generale.
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