Impressionante cavalcata del danese che fa suo il Masters 1000 di Parigi-Bercy.
Nell'indoor transalpino riecheggia lo schiocco della pallina che impatta sul piatto corde degli atleti, i quali fungono da attori principali nel circolo della capitale francese.
Riflettori puntati sul cemento verdognolo dell'Arena principale, cui spetta un ruolo di gran prestigio, ovverosia assolvere la funzione di direttore d'orchestra dell'ultimo match della stagione ordinaria.
Il palcoscenico che vedrà calar il sipario sul 2022 tennistico, in attesa dell'extra rappresentato dalle Finals di Torino, che vedrà impegnarsi gli otto maestri dell'annata corrente.
Ma questa è un'altra storia, per di più ancora da scrivere…
Tornando a ciò che ci interessa nell'odierno pomeriggio del principio di novembre, assistiamo al battesimo di un altro fiore sportivo che sboccia in tutta la sua bellezza, l'ennesima stella brillante della Next Gen che in modo prorompente si propone a tutti gli effetti come candidato fenomeno degli anni avvenire.
Torneo pazzesco che acquisisce ancor più valore data la caratura degli avversari sconfitti nel corso del tabellone.
Wawrinka, Hurkacz, Rublev, Alcaraz, Auger-Aliassime.
Ostacoli più che irti nella rincorsa all'atto conclusivo, ma come si può agevolmente desumere, ha la meglio su giocatori che possono vantare o hanno vantato la residenza fissa nelle posizioni apicali del ranking ATP.
Dopo un tal filotto, la battaglia risolutiva non poteva che vederlo fronteggiare ad un mostro sacro della storia del tennis, Nole.
Esperienza e gioventù, mestiere e sfrontatezza.
Dopo un primo set che vede prevalere il campione di Wimbledon, il danese esce fuori alla distanza, mettendo a segno colpi di una classe cristallina, conditi altresì da gesti atletico-balistici di pregevole fattura.
Tutti ingredienti che lo portano al trionfo.
La vertiginosa scalata per giungere nell'élite del suddetto sport continua.
Holger Rune batte in finale Novak Djokovic con il punteggio di 2-1 (3-6 6-3 7-5) in 2 ore e 34 minuti di gioco, conquistando così l'ATP Masters 1000 di Parigi-Bercy..
Il Match
Primo set che scivola via con una sola palla break, quella concessa da Rune nel quarto game e che Djokovic sfrutta, strappando la battuta all'avversario. Break che si rivela decisivo per il serbo che porta a casa il parziale per 6-3.
Nel secondo set abbiamo probabilmente il turning point dell'incontro, con il danese che annulla tre palle break nel turno di battuta d'apertura, per poi strappare il servizio al serbo nel secondo game. Vantaggio custodito molto bene dal Next Gen che chiude il parziale per 6-3.
Terzo set lottato e non privo di colpi di scena. Nole strappa a zero la battuta, venendo però controbreakkato subito da Holger, che successivamente sfrutta una palla break nell'undicesimo game per tornare in vantaggio. Rune serve per il torneo nel dodicesimo gioco, annulla quattro palle break e al secondo match point chiude la pratica, con il punteggio del parziale di 7-5.
Il 19enne alza così al cielo il primo trofeo 1000 della sua carriera.
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