Dalla decima alla quindicesima tappa, la carovana gialla approda sulle Alpi per poi salutarle, con un occhio rivolto ai Pirenei e alla crono della diciannovesima frazione.
Scalfire le certezze dell'avversario cercando di stanare la sua resistenza.
Ribaltare una situazione preesistente destinata originariamente a protrarsi e a rafforzarsi nel tempo. I primi giganti hanno emesso la loro sentenza, la quale resta però sub judice, in attesa del responso dei giudici di secondo grado. Le Alpi elevano a rango di primo della classe il danese della Jumbo-Visma, Jonas Vingegaard e respingono, seppur parzialmente, il grande capo della Grand Boucle, Tadej Pogacar. Situazione che può essere confermata o ribaltata dai Pirenei e dalla cronometro del penultimo giorno. Un Tour straordinario, spettacolare. Ogni giorno è un continuo susseguirsi di emozioni che partono dal chilometro zero e terminano sulla linea d’arrivo. E ne avremo ancora per un po'. Si entra nella parte decisiva, nella porzione di corsa che delineerà definitivamente la classifica generale. La parte seconda della corsa in giallo va in archivio e siamo pronti a vivere una scoppiettante terza settimana.Le Tappe
L'antipasto alpino viene servito con la decima tappa del Tour de France 2022, la Morzine Les Portes du Soleil-Megeve di 148,1 chilometri, in cui a fare la voce grossa è la fuga che si gioca la vittoria parziale. A prevalere è il danese della EF Magnus Cort-Nielsen che batte al fotofinish Nick Schultz.
L'undicesima frazione, da Albertville al Col du Granon per un totale di 151,7 chilometri, passa alla storia nell'album di questa Grand Boucle come una delle più belle. Sin dal Col du Telegraphe la Jumbo-Visma attacca la maglia gialla e sulle prime rampe del Col du Galibier Roglic e Vingegaard provano ad andare in avanscoperta in prima persona, costringendo Pogacar a rintuzzare ogni allungo spendendo così energie preziose. Infatti, gli sforzi presentano il conto sull'erta finale in cui Vingegaard vola in solitaria verso il traguardo compiendo la doppietta tappa-maglia, distanziando l'ormai ex leader di 3:01 (abbuoni compresi). Secondo un redivivo Nairo Quintana, seguito da Roman Bardet e da Geraint Thomas. Più indietro David Gaudu e Adam Yates che precedono proprio lo sloveno della UAE.La dodicesima tappa parte da Briancon e si conclude sulla mitica Alpe d'Huez dopo 165,1 chilometri e vede Tom Pidcock compiere un autentico capolavoro. L'inglese della Ineos Grenadiers attacca sulla discesa del Galibier, condotta meravigliosamente, e mette la ciliegina sulla torta in occasione dell'ascesa conclusiva, arrivando primo in solitaria al traguardo per una delle vittorie più belle della stagione ciclistica corrente. Per quel che concerne i big, Pogacar dimostra che quella di ventiquattr'ore fa è solo una giornata storta e prova ripetutamente a staccare Vingegaard, il quale però risponde sempre presente. I due giungono all'arrivo con Thomas, poco più indietro. Attardati Bardet, Yates, Gaudu e Quintana.
Le ragazze di Milena #Bertolini,strappano un punto alle islandesi dopo un avvio choc sfiorando addirittura la vittoria nel finale.
— Il Catenaccio (@CatenaccioIl) July 15, 2022
Al gol di #Vilhjalmsdottir risponde #Bergamschi nel secondo tempo.
Tutto quello che c'è da sapere:https://t.co/LISAaVlPn1
✍🏻 @Dome_Manfreda12
Il tredicesimo atto, da Le Bourg d'Oisans a Saint-Etienne per un totale di 192,6 chilometri, premia ancora una volta gli attaccanti da lontano. Sprint finale a tre regolato da Mads Pedersen che vince davanti a Fred Wright e Hugo Houle.
Quattordicesima tappa, con partenza da Saint-Etienne e arrivo a Mende dopo 192,5 chilometri, si conclude con la stessa sorte della precedente. Arriva la fuga con Micheal Matthews e Alberto Bettiol che danno vita ad un gran duello sulla Cote de Croix-Neuve. L'australiano della Bike-Exchange Jayco approccia in solitaria la salita dedicata a Laurent Jalabert, ma viene raggiunto dall'italiano della EF Easypost grazie ad una splendida progressione. Quest'ultimo prova a staccarlo, Matthews accusa per qualche centinaio di metri un ritardo tra i 4 e i 5 secondi, poi risale e scatta in faccia al toscano, distanziandolo definitivamente e cogliendo un gran successo. Dietro è di nuovo Tadej Pogacar a smuovere le acque, attaccando la maglia gialla di Vingegaard che però non si scolla dalla sua ruota. I due arrivano nuovamente insieme al traguardo, precedendo gli altri big leggermente attardati.Quindicesima frazione da Rodez a Carcassonne di 202,5 chilometri, con il ritorno (parziale) dei velocisti. Sotto il ritmo della Trek-Segafredo in un percorso mosso, perdono le ruote del gruppo Jakobsen e Ewan. Benjamin Thomas attacca nel finale e viene ripreso a soli 500 metri dalla linea d'arrivo. Il gruppo lancia così la volata che decreta la vittoria di Jasper Philipsen della Alpecin-Fenix, davanti a Wout Van Aert e Mads Pedersen.
Ora il terzo ed ultimo giorno di riposo, meritatissimo dai corridori.
Dopodiché, parola ai Pirenei per i fuochi d'artificio finali di questa Grand Boucle.
Commenti (0)