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Vingegaard in giallo a Parigi

Il corridore della Jumbo-Visma corona il sogno e sale sul gradino più alto del podio in questo Tour 2022. 

È il giorno della presentazione delle squadre della Grand Boucle 2022. Sul palco viene chiamata la Jumbo-Visma ed è proprio in quel momento che il pubblico danese invoca festante il nome dell'idolo di casa. La telecamera fotografa con un tempismo perfetto l'istante in cui il volto di Jonas appare visibilmente emozionato.

Una lacrima riga la sua guancia e scende fino ai contorni delle labbra che tracciano un sorriso che tradisce stupore ed incredulità nel vedere quanto amore e quanta speranza gli appassionati di ciclismo presenti a Copenaghen ripongano in lui Un ragazzo semplice, timido, con un passato sulle acque del mare, tanto da esser denominato il Re Pescatore. È reduce dal secondo posto dell'anno precedente, per giunta conseguito partendo da gregario.
Questa invece, è l'occasione della vita, in cui parte da luogotenente di Primoz Roglic.
Per la squadra olandese la doppia punta di diamante è una strategia definita per arginare lo strapotere di Tadej Pogacar.

Però, tutto cambia durante la quinta tappa, quella del pavé, in cui Roglic incappa nell'ennesima caduta che lo costringe a dire addio ai sogni di gloria e certifica ancor di più la riluttanza della corsa francese verso Primoz.

Quest'ultimo, prima di ritirarsi dopo la quindicesima tappa, si mette dunque al servizio del suo nuovo capitano.
È grazie a loro due e allo splendido lavoro della squadra che nella frazione di Telegraphe, Galibier e Granon ,Pogacar va in crisi e Vingegaard vola verso la maglia gialla, simbolo del primato che non lascerà più. Una storia fantastica la sua, impreziosita altresì da due successi di tappa e dalla maglia a pois di miglior scalatore.
Un luglio da incorniciare. Un sogno che diventa realtà e si materializza sugli Champs Elysees tra Arc de Triomphe e Tour Eiffel, con la Senna di fianco, illuminata dal tramonto parigino. Al fianco di Tadej Pogacar, re detronizzato in seconda posizione, e di Geraint Thomas, sempreverde d'acciaio, la sua maglia gialla brilla di luce propria. 
Jonas Vingegaard vince la 109esima edizione del Tour de France.

 Le maglie del Tour de France

Vingegaard conquista così la maglia gialla dopo aver coperto i 3328 chilometri di questa Grand Boucle in 76 ore, 33 minuti e 57 secondi, +3:34 sul bicampione uscente Tadej Pogacar secondo, e +8:13 su Geraint Thomas terzo classificato.

La maglia verde ha un unico ed indiscusso proprietario, Wout Van Aert con tre vittorie di tappa e otto podi. Il belga fa suo il simbolo del primato della classifica a punti nella seconda tappa e lo porta indosso fino a Parigi, chiudendo con +230 su Pogacar e +244 su Philipsen.
La maglia a pois di miglior scalatore è anch'essa appannaggio di Vingegaard che chiude con 72 punti, +8 su Geschke e +11 su Ciccone.
La maglia bianca di miglior giovane (comprende i corridori che non hanno compiuto il venticinquesimo anno di età entro il primo gennaio dell'anno in corso) è vinta da Tadej Pogacar, +57:34 su Tom Pidcock.
La classifica dedicata alle squadre (calcolata sommando i tempi dei migliori tre corridori per team in ogni tappa) vede trionfare la Ineos Grenadiers (Geraint Thomas, Dani Martinez, Jonathan Castroviejo, Filippo Ganna, Tom Pidcock, Luke Rowe, Dylan Van Baarle e Adam Yates) davanti alla Groupama-FDJ e alla Jumbo-Visma.
A Wout Van Aert anche il premio di super combattivo di questo Tour de France.

Trionfo Sinner ad Umago
 

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