Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo
Menu
Post Image

ESSERE E PARARE. La condizione dell’Essere umano nel ruolo del Portiere

 Stare tra i pali significa in qualche modo essere diverso, significa essere qualcun altro, essere una sorta di esule.

Il portiere è, ed è stato senza dubbio un esule molto particolare: un capro espiatorio sempre a portata di mano, addosso al quale scaricare ogni tipo di colpa.

Il portiere è destinato ad essere un outsider, sempre e in ogni momento, perché, chi difende i pali della porta, è l'ultimo baluardo e potrà essere acclamato come un eroe, ma al minimo errore lo si condannerà e lo si potrà far sprofondare nel baratro.

Il portiere è una figura mistica, leggendaria e singolare; se ci pensate bene è una figura che si manifesta nel rettangolo verde, ma è anche una sorta di «Rappresentazione» del mondo esteriore.

Jean-Paul Sartre affermava che «il calcio è una metafora della vita»; Sergio Givone, invece, «che è la vita a essere una metafora del calcio».

E chi meglio del portiere può far da collegamento tra rettangolo verde e vita reale?

Il ruolo del portiere è ragionamento, riflessione, iniziativa.
...

Francesco Mancini, il portiere di Zeman tra il primo gol di Totti e il tunnel a Van Basten - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo

"Il ragazzino illude, poi la Roma litiga". Titolava così, il giorno dopo quel Roma Foggia, il Corriere della Sera. "Quando Francesco Totti, 18 anni, puro prodotto del vivaio giallorosso che Mazzone ha preferito a Balbo, ha segnato il primo gol della sua carriera - scriveva Enzo Sasso - l'Olimpico gremito è esploso di gioia". Era il 4 settembre 1994, all'Olimpico scendeva in campo il Foggia reduce da Zemanlandia, che intanto aveva spostato sede sull'altra sponda del Tevere.

Karl Popper, inoltre, affermava che «il futuro è aperto», dunque imprevedibile; il calcio è imprevedibile, ogni azione non è mai uguale alla precedente e il portiere ne è la "vittima sacrificale".

Poiché, così come in campo, anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni vi è questo carattere di imprevedibilità, il ruolo del portiere è continuo ragionamento, riflessione e iniziativa.

Il portiere, come essere umano, deve prendere iniziativa.

Iniziare significa in qualche modo vivere con speranza e fiducia.

Essere Portieri non si finisce mai; in campo imPARI tutte le volte che giochi la partita così come nella vita, impari tutte le volte che ti mette difronte alle difficoltà.

Essere portiere significa essere padroni del proprio destino: prendere delle decisioni anche a volte in attimi e frazioni di secondo e assumersene poi le responsabilità delle proprie scelte; essere portiere significa sempre e costantemente avere gli occhi puntati addosso.

C'è un netto e chiaro parallelismo tra la condizione umana del portiere in campo e quella dell'uomo portiere fuori dal campo, nella vita di tutti i giorni.

Ho sempre ammirato e amato i portieri per la loro diversità, ma sono tutt'altro che diversi… loro sono UN1C1.

Fabio

ILMUSEODELPORTIERE

FONTI:
Il Portiere di Jonathan Wilson
I Portieri del Sogno -Storie di numeri 1- di Darwin Pastorin
Essere e Gioco da Platone a Pelè. Il senso del calcio e la condizione umana di Giancristiano Desiderio
"Mister da grande voglio essere portiere" Tesi di Laurea di Fabio Patuzzi

Dentro quel gol di Kazu Miura a Genova
L'ultimo saluto di Gianni Mura a Marco Pantani
 

Commenti (0)

  • Non ci sono commenti. Inserisci un commento per primo.

Lascia un commento

Immagine Captcha

Accettando accederai a un servizio fornito da una terza parte esterna a https://il-catenaccio.it/

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...