Il calciomercato è appena iniziato ma Josè Mourinho ha già le idee chiare: per il centrocampo della Roma serve Davide Frattesi.
"Il club doveva recuperare quei principi che avrebbero fatto sì che la gente si innamorasse di nuovo della squadra". Puntata 3, stagione 1 della docu serie Netflix "Parola di Allenatore". Protagonista: Josè Mourinho. "Volevamo giocatori locali con un sentimento profondo per il club, di cui la gente potesse dire: uno di noi". L'anno è il 2020, la Roma è ancora lontana. Eppure la sostanza è la stessa di questi giorni.
Prendete queste parole e guardate le immagini della vittoria della Conference League. Ad alzarla al cielo c'è Lorenzo Pellegrini, a cantare sotto lo spicchio dei tifosi allo Stadio Kombetare di Tirana c'è la rivelazione Nicola Zalewski, a festeggiare c'è Edoardo Bove. Romani, romanisti, calciatori della Roma. Prendete quelle parole di Mourinho, rileggetele, e poi fate lo stesso con queste: "Un ritorno alla Roma? Sarebbe un sogno. Ci penso spesso. Quando nasci romano e romanista non vorresti mai andartene. Ogni bambino romanista cresce col mito di Totti, ma da centrocampista dico Daniele De Rossi. Allenarmi insieme a lui è stato pazzesco".

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L'anno è lo stesso, è il 2020. Ma a parlare stavolta è Davide Frattesi, all'epoca fresco di prestito all'Empoli. Corsi e ricorsi della storia, strade che si separano e poi si rintrecciano. Perché la Roma di Josè Mourinho ha puntato proprio lui per rifondare il suo centrocampo. Con un Sergio Oliveira sempre più lontano, con un Veretout sicuro partente e con i vari Diawara, Darboe e Villar fuori dai piani tecnici del portoghese, a guidare la mediana giallorossa è rimasto il solo Bryan Cristante. Il primo rinforzo dovrebbe essere quello di Nemanja Matic, soldato di Mou che arriverà a parametro zero dal Manchester United. Ma non può bastare.
Ecco allora che Davide Frattesi potrebbe tornare a Trigoria, che è stata casa sua per tre anni, dopo oltre 8 stagioni passate sull'altra sponda del Tevere, la Lazio. Con la Roma di Alberto De Rossi ha alzato al cielo una Coppa e una Supercoppa Italiana, prima di essere ceduto al Sassuolo. 5 milioni di euro, l'accordo, comprensivo di un 30% sulla futura rivendita. Ed è proprio su questa che sta lavorando Thiago Pinto, perché la valutazione che i neroverdi fanno del centrocampista è di 30-35 milioni, vale a dire 20-25 senza la percentuale. E per abbassarla ulteriormente da Trigoria sono pronti a mettere sul piatto anche i cartellini di Afena Gyan Felix e di Cristian Volpato.

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Un affare importante, per quello che viene considerato uno dei migliori prospetti del centrocampo italiano, fresco di convocazione da parte di Roberto Mancini, con tanto di esordio dal primo minuto contro la Germania, in una partita in cui cinque undicesimi della formazione erano venuti fuori proprio dalle giovanili giallorosse: Pellegrini, Politano, Scamacca e Florenzi. 36 partite in Serie A quest'anno, 35 delle quali da titolare, appena due incontri saltati (uno per infortunio, l'altro per squalifica) e un bottino di 4 reti e 4 assist a impreziosire il suo valore.
Duttile, bravo con i piedi, dinamico, giovane. Con una voglia matta di vestire la maglia della Roma. È questo l'identikit del prossimo centrocampista di Josè Mourinho. Un identikit che è l'esatta fotocopia di Frattesi. Il calciomercato è appena iniziato.
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