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​Al minuto 98'

Azzurri in rimonta: il gol di Zaccagni e le parate di Donnarumma salvano l'Italia contro la Croazia. E può iniziare un nuovo Europeo. 

Quando il battaglio (potremmo dire anche batacchio ma non vorremmo apparire grossier) stava per far suonare a morto la campana per l'Italia, la forza della disperazione ci ha fatto trovare un bellissimo gol sull'asse Calafiori-Zaccagni. Gli azzurri conquistano così il secondo posto del girone. Mentre la Croazia saluta tristemente la più forte nazionale della sua storia (seconda e terza negli ultimi due mondiali).

Una Nazionale, quella azzurra, bruttina nel primo tempo, inguardabile all'inizio del secondo e disperata nel finale thriller. Sono queste le partite dove non conta giocare bene, conta solo qualificarsi. La storia del calcio italiano è piena di gironi eliminatori nei campionati Mondiali ed Europei giocati male, con qualificazioni raggiunte per il rotto della cuffia, seguite da risvegli improvvisi nella roulette russa degli scontri diretti. Ai Mondiali americani del 1994 ci qualificammo come terzi (giocando malissimo) e arrivammo in finale, al Mundial spagnolo del 1982 rischiammo grosso col Camerun e poi finimmo nella gloria eterna, volendoci tutti bene. E' vero che sia in un caso che nell'altro avevamo grandi giocatori, campionissimi che fecero la differenza, mentre ora tutta questa qualità non s'intravede. Però, non ci manca il carattere. Se no, non sarebbe stato possibile salvarsi dopo aver ballato a lungo sul baratro. Oltre al carattere ci siamo aggrappati ai pochi campioni che abbiamo: Donnarumma, chi lo critica farebbe meglio a non parlare più di calcio, e Calafiori, che campione ancora non è ma lo diventerà. Gran giocatore il ragazzo che la Roma ha lasciato andar via troppo presto (perché già nelle giovanili se ne intravedeva la gran classe) mentre il Basilea prima e il Bologna poi hanno lanciato.

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Intervista a Rita Cuccuru, atleta indomabile - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo

Olimpionica di Triathlon alle Paralimpiadi di Tokyo 2021, fresca di vittoria alla maratona di Parigi, Rita Cuccuru è una forza della natura. Ecco la sua storia e le sue parole, raccolte per noi da Giulio Giusti. 

Ci manca sempre quella cosa lì. Quella cosa che ti fa sembrare bello anche se sei brutto. Quella cosa che metti tutti a tacere: il gol. O meglio: il bomber. Parliamo sempre di quello, forse faremmo meglio a smettere. Invece, andando controcorrente, ci vogliamo sbilanciare. Scamacca ha lasciato intravedere qualcosa. Retegui, invece, ha fatto vedere molte cose, una su tutte: forse per questi palcoscenici non è adatto. Scamacca qualche segnale l'ha lanciato. Lasciate perdere il gol sbagliato. Ha fatto, l'attaccante dell'Atalanta, dei movimenti giusti. Spalletti l'accusa, per scuoterlo, di pigrizia. Ecco, se dagli ottavi in poi Gianluca si scrolla di dosso questa etichetta, il nostro Europeo può imboccare strade non immaginabili fino al 97' della partita con la Croazia. Il torneo inizia ora, dal minuto 98' di questa partita.

di Giulio Giusti

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