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Alexander Blessin: il Mister X del Genoa

Alexander Blessin, con 7 pareggi in altrettante partite, è ancora imbattuto in Serie A. Ha già fermato Roma, Inter e Atalanta. Il suo impatto con il mondo Genoa è stato più che positivo, per quanto ancora non abbia vinto alcuna gara. Nonostante l'apporto determinante di Mister X, la salvezza dista ancora 6 punti. L'obiettivo è arduo ma non impossibile. Intanto il direttore Johannes Spors lo ha già confermato per la prossima stagione, per avviare un ciclo.

Alexander Blessin: la storia

Nasce a Stoccarda il 28 maggio 1973. Dopo una prima avventura nello Stoccarda, e una parentesi all'Antalyaspor in Turchia ha giocato come attaccante soprattutto nelle leghe calcistiche tedesche inferioriSi ritira dal calcio giocato nel 2012 a 39 anni. Inizialmente, cerca di staccare dal calcio. Così, trova impiego nel settore assicurativo. Ralf Rangnick (attuale tecnico dello United) che Blessin aveva conosciuto a Stoccarda, lo convince a rientrare nel mondo del calcio. Così, nel 2012 lo chiama con sé affidandogli le giovanili del Red Bull Lipsia dopo una parentesi come viceallenatore al Bonlanden. Blessin parte dalle giovanili come viceallenatore e arriva ad affermarsi come tecnico dell'U17 e dell'U19 (nonché seconda squadra del Lipsia) in un arco temporale che va dal 2012 al 2020 (fino all'arrivo di Nagelsmann). Dopodiché si trasferisce in Belgio a Ostenda, sul Mare del Nord.

Si tratta della prima esperienza con i professionisti. Dopo un'ottima prima stagione con i giallorossoverdi, viene premiato come miglior allenatore ai Pro League Awards del campionato belga. La stagione successiva si rivela più complicata, complici anche le cessioni remunerative dei giocatori più talentuosi lanciati o scoperti da lui. A gennaio 2022, mentre l'Oostende naviga all'altezza della quindicesima posizione in campionato, arriva la chiamata del Genoa e Blessin vola in Italia, per confrontarsi con la Serie A. Una sfida ai limiti del proibitivo per lui: salvare il Grifone dalle acque agitate di classifica in cui è stato trascinato quest'anno durante le gestioni di Ballardini, Shevchenko e KonkoBlessin è arrivato grazie al direttore del Genoa Johannes Spors, con cui ha già lavorato insieme ai tempi del Lipsia tra il 2015 e il 2018 (uno allenava le giovanili, l'altro era responsabile scouting del club).

Alexander Blessin all'Oostende (Fonte: SOS Fanta)

La filosofia calcistica di Alexander Blessin

I suoi due moduli preferiti finora sono il 3-5-2 (o 5-3-2 a seconda dell'interpretazione assunta nei diversi momenti della partita) e il 4-2-3-1 (atipico) della scuola-laboratorio lipsiana. Al Genoa sembra aver recuperato proprio questo sistema di gioco dopo la parentesi belga. Blessin ragiona da matematico: è un buon tattico e un buono stratega. In particolare, è un cultore dell'organizzazione e della fase difensiva. Ogni movimento della sua squadra è ragionato. Il Genoa non cerca l'ampiezza: terzini e trequartisti esterni stringono in mezzo al campo. Cerca, invece, la verticalità per innescare duelli e continue riaggressioni che culminano spesso in veloci verticalizzazioni ad innescare centrocampisti avanzati ed attaccanti. Le fasce vengono di proposito svuotate per riempirle con lampi improvvisi grazie alle catene di destra e sinistra. Lo scopo principale è di portare densità nella zona del pallone, provocando quel gioco sporco fatto di rimpalli, seconde palle e ribattute frenetiche che rende la fase difensiva, un'offensiva mascherata. La qualità del reparto centro-avanzato emerge, poi, nelle imbucate e nelle verticalizzazioni. Il Genoa spinge in avanti il pallone con insistenza, alzando campanili o cercando le colonne verticali della squadra, in modo da indurre all'errore l'avversario, riaggredendo subito il portatore. Alcuni tifosi scomodano il paragone con il rugby, in cui si procede con un meccanismo analogo verso la linea di fondo campo, lanciando in avanti la palla e andando a duellare nelle mischie per recuperarla in zone strategiche.

Alexander Blessin al Genoa

Dopo aver cercato senza successo Bruno Labbadia, i rossoblù hanno scelto un altro profilo tedesco: Alexander Blessin. Ma non si è trattato di una seconda scelta. Pur di ingaggiarlo, il Genoa è andato a prenderlo in Jupiler League (massimo campionato belga) a stagione in corso, pagando la clausola rescissoria di un milione e mezzo al KV Oostende. Blessin si è legato ai liguri con un contratto valido fino a giugno 2024, ed ha già incassato la conferma per la prossima stagione, a prescindere dall'esito della lotta salvezza. In molti si chiedono – a ragione – dove si troverebbe ora il Genoa, se il tecnico fosse arrivato a inizio stagione. La sua cura sta funzionando: solo 2 gol subiti negli ultimi 7 incontri. La difesa genoana si è dimostrata imperforabile nelle ultime partite. Pur vero è che i gol segnati latitano. Questo non ha impedito a Blessin di raccogliere 7 punti in altrettanti match. Nonostante la striscia di risultati positivi la salvezza è ancora distante. Ogni partita sarà come una finale e saranno fondamentali anche i risultati degli altri campi. Il Genoa, tolte le sfide proibitive con Milan e Napoli e quelle con Juve e Lazio (per quanto abbia già fermato Mou, Inzaghi e Gasp) può contare su cinque partite abbordabili contro squadre già salve o contro dirette concorrenti. Ci saranno due sfide cruciali: lo scontro salvezza col Cagliari e quello con la Samp, nel tempestoso derby del lanternino. Nelle ultime 5 partite, i rossoblù hanno recuperato 2 punti ai cugini doriani e 2 a quelli spezzini. Mantenere inalterata la striscia favorevole di risultati potrebbe, però, non bastare. A Blessin servono anche alcune vittorie. In ogni caso, è già certo di allenare i liguri il prossimo anno, per proseguire il proprio lavoro. I primi risultati si vedono già: il Genoa è una squadra più solida, organizzata e agguerrita. Fino a fine campionato darà il massimo.

Blessin posa per le prime foto con i suoi nuovi tifosi (Fonte: Buoncalcioatutti)

Perché Blessin è un allenatore promettente?

Blessin dirige gli allenamenti (Fonte: Ansa.it)

Perché è un manager. Si occupa trasversalmente del mercato, della direzione del reparto Scout e delle giovanili, cresce i giovani e fa fruttare gli asset, garantendo ricambio generazionale di livello e schierando squadre competitive che si fanno apprezzare per la loro organizzazione. Oltre ad essere un dirigente sportivo aggiunto, Blessin è uno studioso di calcio. Questo lo rende aggiornato e meticoloso. Nonostante alleni prime squadre solo dall'estate 2020, i primi risultati hanno dimostrato alcune sue virtù. Inoltre, vanta un apprendistato di primo ordine, oltre che maestri e modelli di riferimento di alto livello. Dal punto di vista tattico, Blessin deve molto al padrino Rangnick, ma anche ad Hasenhüttl (al Lipsia dal 2016 al 2018) e Nagelsmann. Anche Klopp è una sua fonte di ispirazione dichiarata, soprattutto per la fase del pressing. Blessin è in grado di bilanciare le esigenze aziendali di bilancio e quelle sportive, coltivando i giocatori più talentuosi delle giovanili e andando a cercare profili promettenti, a cifre abbordabili. Così è stato anche in Belgio, dove il KV Oostende dopo la stagione (e mezzo) sotto la guida di Blessin ha incassato più di 8 milioni dal mercato (senza considerare gli obblighi e i diritti di riscatto già confermati, tra cui quello di Theate del Bologna) contro i centomila euro della stagione precedente. Questo aspetto è indicativo di quella che può essere definita la cura Blessin, che spazia dai bilanci ai risultati sportivi, compresa la soddisfazione di veder crescere e affermarsi i giocatori più talentuosi del vivaio genoano. 

Auguriamo a Blessin e alla sua squadra buon lavoro, e di riuscire nell'impresa della salvezza!

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