L'estate 2023 è quella del calcio arabo, che con le sue cifre da capogiro attira campioni come Neymar, Cristiano Ronaldo e Benzema. Ma per capire questi trasferimenti non basta parlare di calciomercato.
Nei giorni scorsi il fenomeno brasiliano Neymar, finito ai margini del progetto tecnico di Luis Enrique al PSG, ha firmato per il club saudita dell'Al Hilal. Costo del cartellino circa 90.000.000€! A Riad, l'ex calciatore del Barcellona, troverà ad attenderlo il connazionale Malcolm oltre a stelle del calcio internazionale come Koulibaly e Milinkovic Savic, tutti arrivati in questa sessione di mercato.
Neymar lascia l'Europa dopo aver indossato la maglia del club della capitale francese per oltre cinque anni, per un totale di 118 gol e 77 assist in 173 presenze, e quella blaugrana del Barcellona con la quale è sceso in campo 123 volte segnando ben 68 gol. O'Ney, soprannome di Neymar, in Arabia Saudita potrà riprendere la sfida a distanza con Cristiano Ronaldo interrotta quando nel 2017 lasciò La Liga per approdare in Ligue 1.
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Un addio preparato da tempo e ugualmente inaspettato, quello di Milinkovic Savic alla Lazio. Eppure la sua carriera a Roma ha segnato un'epoca.
Un motivo in più per tantissimə tifosə per seguire la Saudi Pro League, cominciata proprio il weekend scorso e che in Italia sarà visibile su La7 e Sport Italia che ne hanno acquisito i diritti TV (rispettivamente per trasmettere una e due partite a turno) per una cifra irrisoria, se si pensa al giro d'affari che ruota attorno alla cessione dei diritti TV in Europa. Secondo l'agenzia di stampa Bloomberg, infatti, la vendita internazionale dei diritti della Saudi Pro League non raggiunge i 10.000.000$ vale a dire poco più di 9.000.000€.
Cifra che risulta ancora meno importante se paragonata ai soli benefit che Neymar riceverà in Arabia Saudita:
- Un palazzo con 25 stanze con piscina di almeno 40x10 metri e tre saune dove poter ospitare familiari e amici;
- Cinque operai a tempo pieno, un aiutante di cucina per il suo chef personale e due addetti alle pulizie;
- Un jet privato per i viaggi personali e le connesse attività ricreative tutte a spese del club;
- Diverse auto di extralusso tra cui una Bentley Continental GP, una Aston Martin DBX e una Lamborghini Huracán, oltre a quattro Mercedes G Wagon, un SUV ed un furgone sempre della casa tedesca, per un valore di oltre 500.000€ di sole auto. La stessa cifra che il fuoriclasse brasiliano riceverà per ogni post che farà dai propri social per sponsorizzare l'Arabia Saudita.
Per il Qatar questa grafica è falsa, ma i contenuti sono veri - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo
Una vera e propria fake news, secondo Facebook, che ha notificato con una velocità mai vista prima la presenza di informazioni false nei posti condivisi dagli utenti. C'è solo un problema: la grafica sarà anche falsa, ma quei divieti in Qatar esistono davvero.
Un investimento che evidentemente va analizzato al di là del mero aspetto sportivo: l'acquisto di Neymar, come quello di CR7 prima di lui, così come quello degli altri campioni che a suon di milioni stanno decidendo di andare a giocare in Arabia Saudita, fa parte di una strategia ben precisa che il principe ereditario Moḥammad bin Salmān Āl Saʿūd sta mettendo in campo per proporsi come riferimento indispensabile e partner fondamentale nello scacchiere geopolitico internazionale.
Una strategia di "SoftPower" rivolta non solo all'Occidente ma anche al mondo arabo dove c'è da sbaragliare la concorrenza di Qatar e Marocco che con una strategia simile hanno anticipato il tentativo saudita. Tre paesi impegnati a conquistare spazio e potere a livello internazionale che hanno individuato nello sport, e nel calcio in particolare, la chiave di volta per un processo che sta rendendo - gioco forza - quello che è lo sport più seguito ed amato al mondo il terreno di confronto e scontro privilegiato.
Una leadership da contendersi e conquistarsi a suon di milioni con i calciatori in prima linea in questa "guerra di posizionamento" a sostituire eserciti e milizie armate…
A cura di Calcio e Rivoluzione
Andrea Ponticelli, attivista da più di dieci anni nelle lotte di Napoli e provincia. Per lui i fenomeni sociali sono strettamente connessi alla politica, calcio incluso. È tra i principali promotori del progetto di "Calcio&Rivoluzione" di cui ha curato il rilancio.
Gabriele Granato, attivista sociale, frequentatore di stadi e collezionista di t-shirt da gioco, è appassionato di sport e politica. Ha unito queste passioni nel progetto di "Calcio&Rivoluzione" di cui è tra i co-fondatori.
Foto in copertina: France Sport
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