Un Tre Fontane baciato dal sole e gonfio di passione saluta la prima partita interna, e la prima vittoria, del 2022 della Roma Femminile. Battuta l'Empoli Ladies in rimonta per 2 a 1, in una prestazione di carattere e di orgoglio che permette alla squadra di confermare il secondo posto in classifica dietro la Juventus Women. Una formazione che ha dovuto far fronte a diverse assenze quella di Mister Alessandro Spugna, costretto anche lui a dare forfait a causa del Covid 19. In panchina, quindi, il suo vice Leonardo Montesano che manda in campo Lind in porta, difesa a tre con Pettenuzzo, Linari e Di Guglielmo, centrocampo in mano a Greggi, De Moraes e Giugliano al centro mentre sulle fasce ci sono Haavi e Serturini, tandem d'attacco composto da Corelli e Lazaro.
E' 2 a 1, è vittoria. Una vittoria importantissima, in una partita giocata in maniera intelligente e decisa, che lascia ben sperare sul prosieguo del campionato. Come dimostrano queste tre cose che abbiamo scelto per raccontarla.
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La serenità di © Elisa Bartoli durante il rigore di @ElenaLinari al 98' ❤️🔥#RomaEmpoli pic.twitter.com/lKhQzvr9RE
— AS Roma Femminile 🏆 (@ASRomaFemminile) January 15, 2022
1. La presenza della dirigenza
Al Tre Fontane ci sono due tribune: una per i tifosi, l'altra per la stampa e i tesserati. Nella prima almeno duecento tifosi giallorossi e una decina di empolitani (da segnalare lo striscione "In botta per Isotta", dedicato a Isotta Nocchi, in panchina). Nell'altra, invece, erano presenti anche il General Manager della Roma, Thiago Pinto, e il figlio di Dan, Ryan Friedkin. Una presenza che non può passare inosservata e non solo perché in tempo di calciomercato fa notizia. La loro presenza è infatti un segnale di vicinanza e di sostegno al progetto della Roma Femminile, una squadra che sul modello proprio del calcio statunitense sta crescendo ogni anno di più.
2. Il carattere delle giallorosse
Chi è abituato a vedere la Roma è abituato anche a momenti di isteria, di smarrimento, di scarsa lucidità. La Roma femminile, oggi, ha fatto vedere altro: sotto di un gol, a cinque minuti dal termine, ha mantenuto la calma e la concentrazione, consapevole della sua forza, della sua tecnica. La palla passava tra i piedi di Giugliano, di Greggi, di Linari con pazienza, con precisione, per poi cercare lo spunto con Haavi, con Serturini, con Corelli. Cercava il pareggio e poi la vittoria con dedizione, nonostante almeno tre sospetti calci di rigore non fischiati, nonostante il tempo che passava, nonostante la consapevolezza di essere in emergenza. Cercava la vittoria e l'ha trovata. E questo non può che essere un segnale di grande crescita.
3. La dedica al dottor Gervasi
Dopo il triplice fischio, per festeggiare i tre punti, le ragazze della Roma Femminile hanno tirato fuori una maglietta con il nome "Salvatore". La dedica è a Salvatore Gervasi, medico della squadra, scomparso all'età di 35 anni lo scorso dicembre. "Sempre con noi", dice Elena Linari mentre bacia la maglia. La stessa maglia che amava anche Salvatore.
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