"La Roma ha perduto. Non importa: la squadra ha giocato, è stata generosa, è stata magnifica in difesa, eccellente nella mediana dove Benedetti, quantunque emozionato, ha sostenuto degnamente la prova anche se si è rivelato un centro mediano da difesa e non da offesa"
Di nome fa Cesare, è nato a Treviso il 24 ottobre di 100 anni fa e sempre a Treviso è morto nel 2002. La sua particolarità? Due stagioni con la maglia della Roma, la prima solo da tesserato, la seconda da calciatore, e un'amicizia, lunghissima e autentica, con Giorgio De Chirico.
Fu fondamentale l'assenza "dell'aitante centro mediano triestino" Salar, per portare Benedetti in campo per la prima volta con la maglia giallorossa, nel dicembre '45 allo Stadio della Vittoria di Bari. "L'innesto del giovanissimo Benedetti appare denso di alternative, se questi saprà degnamente supplire il migliore titolare, la Roma potrà sperare in una buona affermazione", scrive ancora Pietro de Giosa. La vittoria non arriva, ma in quella partita il ragazzo stupisce tutti. "La prova dell'esordiente mi ha impressionato" dirà Fusco, il capitano del Bari.
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