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Dizionario Romanista: Alibi

Una Roma troppo brutta per essere vera. Una Roma forse troppo protetta, giustificata, difesa. Che adesso, però, ha finito gli alibi. 

Alibi, s. m. [Dal lat. alibi, avverbio, "altrove"]. 1. Nel diritto penale, mezzo di prova indiziaria con il quale l'imputato o la persona indiziata di un reato mira a dimostrare la sua estraneità al fatto delittuoso. 2. Scusa, pretesto, giustificazione.

Con la Salernitana era troppo presto, non c'era ancora il centravanti, eravamo senza Pellegrini e Dybala. Con l'Hellas Verona era una trasferta difficile, la colpa poi è di Rui Patricio, la condizione è tutta da trovare e poi è ancora agosto. Con il Milan invece si può perdere, sono troppo forti. Con l'Empoli? Sì, si può vincere ma dopo la sosta delle nazionali è sempre dura, poi i toscani hanno avuto due giorni in più per prepararla e avevano meno giocatori convocati. A Tiraspol si farà sentire la stanchezza del viaggio, a Torino giochiamo solo appena tre giorni e il campo è in pessime condizioni. A Genova invece è la pressione del pubblico, del tifo molto caldo.

Ci portiamo avanti con il lavoro? Il Frosinone è una squadra in forma, Di Francesco avrà voglia di rivincite, poi i giallorossi giocheranno con troppa pressione. A Cagliari invece abbiamo sempre sofferto, Ranieri ci farà lo scherzetto. Il Monza è una squadra insidiosa, con l'Inter non si può vincere, il Lecce è la rivelazione del campionato, i derby li abbiamo sempre sofferti negli ultimi anni. La stagione della Roma rischia di essere una sequela di frasi fatti, di giustificazioni, di scuse, di alibi. Lo ha fatto anche José Mourinho, finito stavolta sul tavolo degli imputati per la crisi della squadra che allena, sia nel post partita di Torino che in quello di Genova. "Non mi lamenterò più dell'Olimpico: dopo aver visto il campo di stasera, il nostro è una passerella" aveva detto dopo il pareggio contro i granata. "La gente parlava degli errori di Ibanez con palla e ogni tanto giravano delle situazioni che erano diventate iconiche, ma Ibanez dava solidità a livello difensivo" la scusa dopo il 4 a 1 con il Genoa, neopromossa.

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Dizionario Romanista: Fede - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo

Fede, s. f. [Dal latino fides] Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull'autorità altrui più che su prove positive

Una ricerca continua di difese, assurde, di scusanti. Per allontanare una realtà difficile, uno dei peggiori inizi di campionato per la Roma, il peggior per Mourinho, una classifica che dice 5 punti in 6 partite, una zona retrocessione distante appena 2 lunghezze. Con l'aggravante di un calendario che, fin qui, ha messo di fronte ai giallorossi solo una big, il Milan, apparsa di un'altra categoria sul campo dell'Olimpico e bistrattata 5 a e1 nel derby appena qualche settimana dopo. Sei partite, di cui 4 contro avversarie sulla carta meno forti dei giallorossi (Salernitana, Hellas Verona, Empoli e Genoa) che se fossero state battute, avrebbero fruttato 8 punti: la Roma insieme alla Juventus, a due punti dal primo posto. Per questo l'avvio della squadra di Josè Mourinho è ancora più ingiustificabile, inaccettabile, inaudito. Una Roma senza idee, senza condizione fisica, senza neanche la voglia di riprendere una partita, di lottare per la vittoria, di riscattare quanto di orrendo, vigliacco, offensivo fatto finora. Con alcuni problemi strutturali evidenti, le fasce, il portiere, una difesa corta. Con problemi tecnici: nella Roma chi è in grado di saltare l'uomo? Chi sa crossare? Chi è un calciatore veloce? Con preoccupanti problemi di condizione, tra infortuni cronici e muscoli fragilissimi.

Nonostante tutto, i tifosi l'hanno aspettata. Dopo la sosta si parte davvero, dopo l'Empoli inizia il nostro campionato e ora, di nuovo, dopo Genova. Il primo passo da fare è quello dell'esigenza. Basta scuse, basta giustificazioni, basta alibi. Una parola che viene dal latino, composta da alius, altro, e ibi, ivi, e che è usata nel lessico giuridico per un concetto preciso e complesso, come si legge in questo sito: l'innocenza provata dall'assenza. Ma la Roma non è innocente, non può esserlo. La Roma non ha più alibi. Assenti, ingiustificati, in campo, ma accompagnati da una presenza fissa, a Genova come all'Olimpico, a Bodo come a Budapest. Una presenza che adesso deve essere esigente, verso una squadra e un allenatore che devono trovare in fretta la via per uscire dalla crisi. Per fare semplicemente quello che gli viene chiesto: la Roma. Senza più alibi, di nessun tipo. 

Cosa è stato José Mourinho per la Roma?
Da Lukaku a Dybala, passando per Totti e Mourinho....
 

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