Veloce, tecnica, spietata. Emilie Haavi, la nuova attaccante della Roma Femminile ha fame di successi e dopo aver vinto tutto in Norvegia adesso vuole farlo anche in Italia
"Quindi immagino che tutta quella pasta e formaggio stia facendo qualcosa di buono per me". Emilie Haavi ha commentato così la rete, l'ennesima, con cui ha siglato la vittoria della Roma Femminile contro l'Empoli, in Coppa Italia.
Una vittoria in rimonta, come spesso accade alle ragazze di Mister Spugna: "È normale che un minimo di rilassamento ci può stare. Avevo chiesto alle ragazze di non averlo, non siamo partite benissimo, ma poi l'abbiamo ripresa, abbiamo vinto, creato diverse occasioni, avremmo potuto fare più gol. Su questo dobbiamo migliorare. Sarebbe potuta essere una partita più tranquilla. Però godiamoci questo momento, è un bel momento, siamo in semifinale di Coppa Italia, seconde in campionato".
Un momento d'oro per le giallorosse, trascinate anche dai gol e dagli assist di Emilie Haavi, appena acquistata nella sessione invernale. Un uragano che viene dal nord e che ha strabiliato tutti in queste prime apparizioni, mettendo a segno 5 reti in 7 presenze.
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Le origini di Emilie Haavi
Il primo campo in cui Haavi ha giocato è a due passi dal fiordo di Oslo, dove il mare dello Skagerrak si insinua per oltre cento chilometri nel cuore della contea di Viken. E' nata qui, precisamente a Baerum, nel 1992, e sempre qui ha iniziato a giocare all'età di 16 anni. Prima nelle giovanili dello Stabaek, poi al Røa, dove vince vince per 3 volte la Toppserien, la massima serie norvegese, e per altrettante volte la Coppa di Norvegia. L'esordio nella Women's Champions League, nel 3 a 0 contro l'Everton, poi il record delle 15 reti in campionato prima che il ginocchio le impedisse di terminare il campionato.
Poi arriva l'approdo a Lillestrom, dove la vuole il LSK Kvinner. Qui passerà nove anni, intervallati da una brevissima parentesi negli Stati Uniti, con i Boston Breakers. Nove stagioni di successi, 6 campionati, 5 coppe nazionali. Poi nel 2019 ancora lo spettro del ginocchio, ancora il legamento crociato. Che però non riesce a fermare l'ascesa di Emilie Haavi, che nel 2020 viene nominata giocatrice dell'anno della Toppserien. "Ottenere questo premio è incredibilmente bello - ha raccontato - Sento di aver fatto una buona stagione e questo significa qualcosa in più considerando l'infortunio".
Il vento di Haavi non ha mai smesso di soffiare, anzi, ha saputo crescere nelle intemperie, tra gli infortuni, tra le cadute, tra un ambientamento mai avvenuto a Boston e le valigie già pronte per una nuova sfida. Perché dopo aver conquistato 17 titoli nazionali, dopo 214 partite e 108 gol per il LSK dopo aver partecipato a tre Mondiali (nel 2011, nel 2015 e poi nel 2019) e a due Europei con la nazionale di calcio femminile norvegese, adesso è arrivato il momento di volare altrove. In Italia, per la precisione.
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5️⃣ presenze
— AS Roma Femminile 🏆 (@ASRomaFemminile) January 31, 2022
⚽️ 2 gol
🙌 2 assist
👏 @EmilieHaavi #ASRomaFemminile pic.twitter.com/MV0nnHCkZe
Emilie Haavi alla Roma Femminile
Il 13 novembre del 2021 il LSK femminile gioca contro il Sandviken. Emilie Haavi si siede nella sala stampa, emozionata ma sorridente. Sarà la sua ultima partita con la maglia giallonera. "Sta succedendo qualcosa di molto eccitante e stimolante - dice - ma non posso dire di più in questo momento. Saprete tutto nelle prossime settimane. La scelta di lasciare l'LSK femminile è stata incredibilmente difficile. Voglio sfidare la mia zona di comfort e sperimentare qualcos'altro prima che la mia carriera un giorno finisca".
Haavi ha 29 anni, ma sembra già una veterana. Mettersi in gioco, mettersi alla prova. La scelta ricade sulla Roma, che l'acquista nel dicembre 2021. "Sin da subito ho avuto un'ottima impressione della società, qui sono tutti molto ambiziosi - ha raccontato a Tuttosport - E poi il calcio italiano è diverso da quello norvegese, volevo mettermi in gioco in un ambiente diverso. Sento di aver fatto la scelta giusta. Sono felice e giorno dopo giorno mi sento sempre più a mio agio."
Una scelta d'esperienza, per la Roma Femminile, un colpo di carattere internazionale viste anche le 90 presenze e 16 reti con la nazionale. "L'abbiamo scelta per la sua esperienza per la capacità di unire qualità e quantità, è una giocatrice duttile che può ricoprire diversi ruoli" ha spiegato Elisabetta Bavagnoli, responsabile del settore femminile giallorosso.
Mister Spugna l'ha schierata esterna di centrocampo, larga a destra, oppure nel tandem d'attacco, dove sembra la spalla perfetta di Paloma Lazaro. Veloce, agile, abile di destro e di sinistro, istintiva, rapace. Emilie Haavi offre il meglio di sé quando parte defilata, per mirare l'area di rigore. Punta l'avversaria con calma, con pazienza, a piccoli passi prima di disorientarlo, di scappargli via. O meglio, di soffiargli via. Haavi per come gioca, infatti, sembra un soffio di vento. A volte si ferma, si calma, ma non scompare, anzi: torna tutto di colpo e spazza via le difese avversarie, come la tramontana.
Un vento leggero, che segna e fa segnare. Un vento che viene dal nord e che adesso ha un solo compito: quello di far volare in alto anche la Roma.
Foto di copertina: Emilie Haavi con la maglia della Roma. Fonte: Twitter Roma Femminile
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