Juventus Roma è sempre una partita di incroci, di doppi ex, di strade che si intrecciano. C'è Dybala, ovviamente, c'è Szczesny. Ma c'è anche Leonardo Spinazzola, il "nuovo" terzino a disposizione di Mourinho.
Gli occhi saranno puntati tutti su Paulo Dybala, che tornerà a Torino per la prima volta con una maglia diversa rispetto a quella bianconera che ha vestito per 7 anni. Eppure c'è un altro ex, nell'undici della Roma, pronto a prendersi la scena, in maniera silenziosa. Stiamo parlando di Leonardo Spinazzola, titolare nelle prime due uscite di campionato e pronto a essere riconfermato anche nella gara di stasera contro la Juventus.
90 minuti contro la Salernitana, 73 contro la Cremonese, per un totale di 163', già sopra i 151' della passata stagione, frutto di appena 3 presenze in campionato e 1 in Conference League, nei minuti finali del successo contro il Feyenoord. Dieci mesi ai box, dopo la rottura del tendine di Achille sinistro durante i quarti di finale degli Europei tra Italia e Belgio. Un torneo che Spinazzola aveva iniziato da protagonista, venendo eletto miglior giocatore della prima partita contro la Turchia, e che poi fu costretto a seguire da spettatore. "Dopo venti minuti ho fatto una videochiamata alla mia famiglia dallo spogliatoio e mi è tornato subito il sorriso, anche se loro avevano il viso pieno di lacrime – ha raccontato il terzino - Fa parte del gioco, io vado avanti e mi godo quello che ho. Questo stop mi ha dato un'ulteriore forza interiore e mi ha fatto crescere molto: ora mi sento un leone".
Una preparazione fatta al completo, quella di quest'anno, una forma fisica che piano piano sta tornando quella migliore. Contro la Salernitana Spinazzola ha finito addirittura in crescendo, andando ad attingere fino al triplice fischio dalle riserve di energia e di fiato, con la Cremonese ha lasciato il campo a Zalewski per l'ultimo quarto d'ora, ma i segnali sono stati comunque positivi. L'esterno di Foligno è infatti una costante spina nel fianco delle retroguardie avversarie, offre continue soluzioni, è in testa alle statistiche di dribbling della squadra (una media di 2 dribbling a partita, li stessi di Pellegrini e più di Dybala) e nella top 5 per passaggi effettuati (34, con il 73% di precisione, in testa c'è Bryan Cristante con 54 passaggi e una precisione del 79.8%).
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L'acquisto di Matic da parte della Roma di Mourinho è passato in sordina, tra gli annunci di Dybala e di Wijnaldum. Eppure il suo contributo può essere fondamentale per il centrocampo giallorosso.
Un vero e proprio acquisto, per una fascia sinistra che ha visto l'esplosione di Nicola Zalewski e l'arretramento, almeno nel precampionato, di Matias Vina come quinto dei tre di difesa. "Quest'anno ci divertiamo, ci possiamo divertire molto, oltre alla qualità e all'esperienza che sono fondamentali – ha detto ancora Spinazzola che poi guarda anche in casa della Juventus - Amo Di Maria da quando era a Madrid, credo sia un grande colpo per la Juve: sarebbero stati guai se lo avessi avuto di fronte sabato. Per me è un fenomeno da sempre, penso non invecchi mai, uno di quei giocatori come Cuadrado, ad esempio, che sembrano non essere mai stanchi e sempre freschi, frizzanti ed elettrici, che è un piacere vedere giocare. Lì davanti anche noi siamo forti, i "Fab Four" sanno di avere grande qualità e una grande responsabilità: devono fare i gol, le giocate e portare la Roma a vincere". Gol che ancora non sono arrivati dal pacchetto offensivo (la prima l'ha risolta Cristante, la seconda Smalling), gol che possono e devono arrivare già da stasera, nella sfida contro la Juventus. Una sfida che per Spinazzola non può essere come tutte le altre.
Arrivato in bianconero a 17 anni, gioca e vince il Torneo di Viareggio prima di partire in prestito in giro per l'Italia: prima l'Empoli, poi il Lanciano, di nuovo a Siena, Bergamo sponda Atalanta, Vicenza, Perugia. Poi di nuovo a Torino, di nuovo Juventus, dove per i postumi della lesione al legamento crociato anteriore colleziona appena 10 presenze. Nel 2019 ecco la Roma, in un affare in cui rientra anche Luca Pellegrini. Il resto è storia nota, come l'approdo praticamente fatto all'Inter e poi saltato per un ripensamento dei nerazzurri.
Da quel momento, Spinazzola è sceso in campo con ancora più voglia di rivalsa, con ancora più voglia di far vedere a tutti ciò di cui è capace. La stessa voglia che deve mettere in campo stasera, contro la sua ex squadra. Per soffiare la scena a Dybala oppure per servirgli l'assist decisivo.
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