"Campo Testaccio, c'hai tanta gloria, nessuna squadra ce passerà". Cantava e canta così tuttora la Canzona di Testaccio, uno tra i primi, storici, inni della Roma. L'aveva scritta Toto Castellucci nel 1931, rimodulando il ritmo di Guitarrita, un tango argentino composto per il film "La canzone dell'amore", di Gennaro Righelli. "Ogni partita, è 'na vittoria, ogni romano è 'n bon tifoso e sa strillà". Fu la casa dei giallorossi dal '29 al '40, anno in cui fu abbattuto. Poi il nulla: l'abbandono, il verde che si riprende i suoi spazi, un tentativo firmato Rutelli e Sensi nel 2000, i lavori per farci un parcheggio multipiano.
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