Dal sogno di Trigoria al debutto da titolare: Niccolò Pisilli è arrivato anche in nazionale.
Un percorso segnato da Mourinho
Niccolò Pisilli non ha ancora una grande visibilità mediatica, tanto che non esiste una pagina Wikipedia a lui dedicata. Eppure, la sua storia calcistica è già ricca di episodi significativi. Nato nel 2004, l'anno dei cinque allenatori della Roma, Pisilli è cresciuto nel settore giovanile del club, lavorando duramente per raggiungere la prima squadra. Il suo debutto avviene sotto la guida di José Mourinho, uno che dalle parti di Trigoria ha lanciato diversi giovani. La prima partita è contro l'Inter a maggio, seguita dall'esordio europeo contro lo Sheriff Tiraspol, dove riesce anche a segnare il suo primo gol in campo internazionale.
Fino alla partita con la Juventus, Pisilli si distingue per una statistica curiosa: un gol ogni 27 minuti giocati, un dato che lo colloca tra i giovani più promettenti del panorama calcistico italiano. Non è solo una questione di talento, però. Il merito è anche della fiducia che De Rossi ha riposto in lui, osservandolo attentamente durante il ritiro estivo e scegliendo di trattenerlo in rosa. "Pisilli è l'esempio che se ti alleni bene, giochi", ha dichiarato l'ex tecnico, sottolineando il valore del suo lavoro e della sua dedizione.
Un ragazzo per bene, il classico calciatore "con la testa sulle spalle". Pisilli è nato e cresciuto a Casal Palocco, nella periferia romana, è un ragazzo semplice, che ha mantenuto i piedi per terra nonostante i successi sportivi. Figlio di un bancario e di una psicologa, ha iniziato a giocare a calcio all'età di 9 anni e da allora ha indossato solo la maglia giallorossa. La sua famiglia lo ha sempre sostenuto, ma il ragazzo ha anche un piano di riserva nel caso in cui il sogno calcistico non si realizzasse come sperato. Dopo il liceo, si è iscritto alla facoltà di Scienze Motorie, dimostrando di voler investire anche nella sua formazione accademica. "Mi piacerebbe diventare giornalista sportivo", ha confessato in un'intervista, dimostrando di avere interessi che vanno oltre il rettangolo di gioco.
La prima grande occasione di Niccolò Pisilli
Il debutto da titolare in Serie A contro la Juventus è stato un banco di prova importante per Pisilli. In un contesto storico in cui la Roma ha sempre faticato a Torino, questa volta la squadra è riuscita a strappare un punto prezioso, anche grazie alla freschezza e all'energia del centrocampista. La sua capacità di leggere il gioco, la corsa incessante e la determinazione sono caratteristiche che gli hanno permesso di guadagnarsi la fiducia del mister e l'ammirazione dei tifosi.
Con Juric, poi, la sostanza non è cambiata. Pisilli, gioca, convince, aiuta la squadra. E soprattutto segna. Il gol vittoria contro il Venezia è la ciliegina sulla torta di un inizio stagione da applausi. Culminato poi con la convocazione in nazionale da parte di Luciano Spalletti. L'ascesa di Pisilli è appena iniziata. Per farla continuare servono testa e gambe. E anche coraggio. Il coraggio di chi lo allena e di chi fa le scelte sul mercato.
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