Allora ci riviviamo tre abbracci su tutti, di questo avvio di stagione della Roma
Il primo che scegliamo è questo, direttamente dagli spalti dell'Olimpico per Roma Fiorentina. Ed è forse il più bello. Un padre, un figlio, la maglia della Roma addosso. Due pugni al cielo, due occhi che brillano e che si riconoscono, si rivedono, si specchiano. "Hai visto che bello che è, a Papà? Abbiamo vinto!". Che sia la prima di una lunga serie, che quelle manine possano tornare presto a prendere a cazzotti il cielo, dopo un gol della Roma.
2. Chi ha segnato?
Guardate questa foto e provate a spiegare chi ha segnato. Ecco, quando in un'esultanza non si riesce a capire chi ha appena fatto gol vuol dire che il gruppo ha superato il singolo, che l'insieme è più forte dell'individuo. Vuol dire che si è creato una squadra. E la Roma di questo inizio stagione appare proprio così: tutti a sostegno di tutti, pronti a darsi una mano, a suggerire, a sgridare e a svegliare se serve, a protestare, a esultare. Una squadra consapevole della sua forza, un gruppo forte che ancora non si conosce a pieno. Ma che è sulla buona squadra.
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3. Viè qua
Avevamo già detto di quanto fosse strano pensare che, adesso, abitiamo insieme a Josè Mourinho. Scoprire però che tifa ed esulta come noi è ancora più complicato. Avevamo già visto quanto fosse bravo ad abbracciare...
Buonanotte. pic.twitter.com/eMO3vjuIOj
— Ernesto Pellegrini (@Ern4Pel) August 29, 2021
L'ultimo abbraccio che abbiamo scelto qui viene dall'Arechi di Salerno. Pellegrini segna per la Roma, il mister si gira e abbraccia il primo che passa: Reynolds. Un po' la stessa cosa che è successa nel settore ospiti o a casa, davanti lo schermo. La stessa cosa che avviene ogni volta che succede la cosa più bella del mondo: la Roma passa in vantaggio.
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