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Il canto del cigno del Gallo

Con un post malinconico, il Torino Calcio ha salutato il suo capitano Andrea Belotti dopo 7 anni di onorato servizio sulla sponda granata del Po. Il "Gallo" adesso è al centro degli interessi della Roma.

Ad oggi, dunque, Andrea Belotti è ufficialmente senza squadra. Voi potreste senz'altro dirmi che c'è una disaffezione generale dei calciatori, sempre più bramosi di denaro, verso i loro club. È senza dubbio vero. C'è anche, dall'altro lato, una tendenza dei club a disaffezionarsi ai loro calciatori. Risuonano ancora le parole di Cairo quando, nel periodo di massimo splendore di Belotti, dichiarava di non volersi privare del giocatore se non per 100 milioni di euro. Oggi lo perde a 0.

Pare comunque che Cairo abbia tentato di offrire fino all'ultimo il rinnovo all'attaccante, il quale però – probabilmente per questioni di "ambizione" – ha deciso di declinare l'offerta. È così, quindi, che la storia tra il Toro e il Gallo si è interrotta. Il silenzio di Belotti sulla vicenda è stato eloquente anche se stilisticamente rivedibile. Tant'è che oggi, 01/07/2022, inizia una nuova vita per l'attaccante che sembra non aver ancora alcun accordo con altre squadre. Vanno, a mio parere, fatte alcune valutazioni sulla decisione del Gallo, sicuramente sofferta ma allo stesso tempo biasimabile.

(Fonte: Ansa)

Belotti è un calciatore che mi ha fin da sempre rapito per la voracità in area di rigore e per il sacrificio dimostrato per la maglia che indossava. Non è/era certo il tipo di calciatore con il risparmio energetico attivo. Sicuramente non il prototipo dell'attaccante moderno, ma utile tatticamente a qualunque allenatore sedesse sulla panchina Granata.

Allo stato, tuttavia, lo stesso attaccante lombardo ha 28 anni e non è più "giovanissimo" (sigh). La maturità, dunque, dovrebbe averla già raggiunta e difficilmente potrà migliorare rispetto a quanto già visto. A ciò, si aggiunge che in Serie A ha militato con le sole maglie di Palermo e Torino che, per quanto piazze rispettabilissime e storiche, non gli hanno consentito di maturare esperienza (o, meglio, pochissima) nel calcio europeo.

Mi chiedo, a questo punto, quanto spazio Belotti potrà trovare in una squadra "superiore" per ambizioni al Torino. Riuscirà ad adattarsi ad un contesto in cui non risulta più al centro del progetto? Riuscirà ad attestarsi a buoni livelli nel caso di competizioni europee? Glielo auguriamo, anche se da un punto di vista romantico mi sarebbe piaciuta un'unione a vita con i colori del Torino.

Con la speranza che tutto ciò continui a far cantare il Gallo e che questo, da canto gioioso, non si trasformi in un canto del cigno della sua carriera calcistica.

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