I risultati sportivi hanno rilanciato le ambizioni e la reputazione della squadra. La società è già intervenuta per rafforzare l'organico a disposizione di Italiano, ma si continua a lavorare anche in vista del mercato estivo. Il progetto sportivo a lungo termine, ben avviato, consente di programmare più serenamente e di muoversi in anticipo, presidiando le occasioni migliori. Vediamo le manovre viola per il 2022.
L'attacco
Dopo Ikonè, è arrivato il pistolero Piatek, già vicino ai viola nelle scorse stagioni. In attesa di vederlo in campo, può essere considerato un ottimo rinforzo. Esploso al Genoa (19 centri in 21 partite), non è riuscito a consacrarsi con la maglia del Milan, anche a causa del periodo storico non felice per i rossoneri, dal punto di vista dei risultati. In Germania ha cercato di riscattarsi ma non ha mai nascosto la nostalgia per il Bel paese. Così è tornato, facendo scalo a Firenze. In questi mesi avrà la possibilità di ricaricare le pistole e integrarsi negli schemi di gioco, cercando di candidarsi come degno erede di Vlahovic quando il serbo spiccherà il volo dal nido. Il giocatore potrebbe trarre beneficio dalla cura Italiano e convincere la dirigenza a confermarlo, esercitando il diritto di riscatto con l'Hertha Berlino.
L'arrivo del polacco chiude, almeno per il momento, le porte a Borja Mayoral, sedotto a lungo e poi abbandonato. Con l'attaccante madrileno, attualmente in prestito alla Roma, i contatti non sono stati interrotti. C'è un gentlemen's agreement: se ne riparlerà fra qualche mese, a meno che il giocatore non trovi un'occasione allettante altrove già a gennaio.
Lo stesso si può dire per Nzola, suggerito da Italiano già a dicembre. L'attaccante franco-angolano degli spezzini si sarebbe trasferito di buon grado a Firenze. La trattativa, raffreddata dalla fumata bianca per Piatek, sarà portata avanti a fari spenti, in previsione dei mesi estivi. La Fiorentina, infatti, è già operativa nel tentativo di programmare il futuro e cerca più di un nuovo terminale offensivo, visto che rimarrà orfana del proprio bomber.
Nei prossimi giorni la dirigenza viola incontrerà l'entourage di Julian Alvarez (2000). L'attaccante argentino, autore di 23 centri e 15 assist con il River Plate vorrebbe raggiungere l'Europa presto. I procuratori, arrivati nel vecchio continente per trovargli un club, incontreranno anche alcune squadre italiane. I viola sono molto interessati e il giocatore non disdegnerebbe Firenze, dove troverebbe Gonzalez e Quarta. Inoltre, la presenza in prima persona di Burdisso nella trattativa potrebbe generare un canale preferenziale per la Fiorentina. Gli argentini evocano dolci ricordi nella mente dei tifosi fiorentini: c'è una tradizione gloriosa. La riuscita dell'affare richiede un ottimo tempismo: l'obiettivo è evitare aste e anticipare offerte impareggiabili da parte della concorrenza.
Il nuovo numero nove viola, però, potrebbe essere anche italiano. Sotto traccia la dirigenza continua a seguire Lucca (2000) del Pisa, il cui rallentamento nelle prestazioni ha frenato l'impennata del prezzo ma non l'interesse degli osservatori. Un altro profilo seguito attentamente è quello di Pinamonti (1999), autore fin qui di una buona stagione con l'Empoli da favola di Andreazzoli, ma di proprietà dell'Inter. In ribasso, al momento, le quotazioni di Scammacca (1999), perché il prezzo e gli interessati continuano a crescere. La Fiorentina, che ha manifestato il proprio interessamento al Sassuolo e al giocatore, resta vigile e monitora gli sviluppi della situazione. Rimangono stabili, invece, le quotazioni di Belotti. Il gallo continua a interessare perché si svincolerà dal Toro, e costituisce un'occasione di mercato. L'impressione, tuttavia, è che i viola lo cerchino proprio per l'occasione che rappresenta, piuttosto che per la compatibilità con gli schemi di Italiano.
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Il centrocampo
Per la seconda parte della stagione il centrocampo attuale pare offrire sufficienti garanzie. Con il recupero di Castrovilli e l'ottimo inserimento di Maleh, al netto di infortuni e virus, Duncan, Torreira, Bonaventura, Pulgar e Saponara formano un reparto assortito e completo. Amrabat e Benassi invece sono dati in uscita, ma il loro destino potrebbe essere intrecciato. Entrambi vorrebbero cambiare aria: il primo per l'equivoco tattico che lo rende incompatibile con le necessità di Italiano, il secondo perché ha rinnovato l'estate scorsa ma fino ad ora non ha trovato sufficiente spazio, accettando perfino di riadattarsi come terzino. Se il marocchino partirà, Benassi rimarrà di buon grado per giocarsi le proprie possibilità. Italiano e lo spogliatoio ne apprezzano l'apporto e l'impegno: lo tratterebbero volentieri. Amrabat, che in estate era stato ad un passo dall'Atalanta, avrebbe declinato l'offerta del Cagliari, club disposto ad accontentare la Fiorentina. Sarebbe, infatti, più interessato a riabbracciare Juric, raggiungendo Torino. La priorità accordata al Toro va considerata nell'ottica di una permanenza in serie A. Ma non è affatto certo che Amrabat rimanga in Italia. Il centrocampista apprezza l'interessamento ricevuto dalla Spagna (Espanyol) e dall'Olanda (Feyenoord, Tenente). Al momento il giocatore è impegnato in Coppa d'Africa con la sua nazionale. I nodi sul suo futuro non saranno sciolti a breve, anche perché l'entourage del marocchino è convinto che emergeranno occasioni invitanti a mercato inoltrato, e vorrebbero prendere una decisione solo dopo aver valutato più progetti.
Il buon rendimento e la composizione equilibrata del centrocampo permettono alla società di operare già in vista di giugno, anche in questo reparto. Torreira verrà riscattato dall'Arsenal quanto prima, avendo convinto la piazza ed essendosi rivelato determinante per la manovra di Italiano. I 15 milioni pattuiti con i Gunners per il riscatto sono già pronti.
L'allenatore viola non disdegnerebbe poi di riabbracciare il suo pupillo Maggiore (1998), con cui ha condiviso l'esaltante esperienza spezzina. Il costo è inferiore ai dieci milioni, il contratto in scadenza nel 2023, il rinnovo fermo. Italiano garantisce per lui sulla bontà dell'affare. Il centrocampista, che si trasferirebbe volentieri a Firenze, avrebbe ulteriori ampi margini di crescita secondo l'allenatore. Per soddisfare il tecnico a giugno potrebbero essere inseriti nella trattativa alcuni prospetti interessanti, o potrebbe essere offerto in cambio Benassi. Il vero rumor però è un altro. In queste ore a Firenze riecheggia un nome galattico: quello di Isco. Nonostante le recenti smentite dei dirigenti gigliati, si tratta di un accostamento verosimile. Il fantasista del Real Madrid e della nazionale iberica è ai margini nel nuovo corso ancelottiano e non ha ancora rinnovato il contratto. Dal prossimo 30 giugno potrà approdare in nuovi club a parametro zero. Fonti affidabili hanno lasciato trapelare che alcuni contatti superficiali tra i viola e il suo entourage potrebbero perfino esserci già stati, nel massimo riserbo. Odriozola avrebbe fornito l'assist (questa volta fuori dal campo). Infatti, si sarebbe confidato con il compagno di nazionale, con cui ha già giocato anche a Madrid e avrebbe speso parole al miele sulla città, sull'entusiasmo dell'ambiente e sul gioco ambizioso dei gigliati, nonostante il proprio sogno di tornare a vestire la maglia galattica. Isco avrebbe apprezzato la referenza del terzino spagnolo in forza ai viola, anche perché cerca un nuovo progetto sportivo stimolante e competitivo. L'ingaggio non rappresenta un ostacolo insormontabile. Isco, che va per i trenta (1992), percepisce circa 7 milioni netti al Real. Il giocatore è consapevole di non poter chiedere le cifre esorbitanti che avrebbe potuto ottenere pochi anni fa. Nemmeno il Real ha accettato di rinnovargli il contratto alla stessa cifra. La Fiorentina potrebbe spingersi fino a 5, inserendo dei bonus, e reinvestendo il budget che era stato destinato inizialmente al rinnovo di Vlahovic. Ci sono margini.
La difesa
La priorità dei viola sarebbe la conferma di Odriozola, che da un lato è affascinato dal progetto fiorentino, dall'altro strizza l'occhio ai blancos, sperando di rientrare alla base da protagonista, come dichiarato dal diretto interessato. Se il terzino tornasse in Spagna la dirigenza potrebbe sostituirlo con Dagba (1998) del Psg, che non trova a spazio e può partire in prestito. Inoltre, indipendentemente da Odriozola, potrebbe arrivare Joao Lucas (1998), che sta discutendo la rescissione del proprio contratto con il Flamengo, ed è in contatto con i viola. Al centro della difesa, invece, le maggiori valutazioni riguarderanno Nastasic. Il ritorno del centrale difensivo non è stato molto fortunato finora. Il giocatore, di cui non si discutono le qualità sportive, rappresenta ancora un oggetto non identificato, ed entro giugno ne andrà testata l'affidabilità, visto che ad ora vanta solo una presenza da titolare e due spezzoni di partita (collezionando più presenze con la nazionale che con il club, nel medesimo periodo). I dubbi maggiori riguardano la tenuta fisica e atletica.
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L'altro difensore che non è certo di far parte del futuro viola è Milenkovic (contratto in scadenza nel 2023), dato in uscita nonostante le dichiarazioni di entusiasmo per il nuovo corso sportivo. Questo però non stupisce, visto che il difensore è colpito dall'anatema per il quale è considerato in vendita ogni anno da gran parte dell'opinione pubblica, salvo essersi confermato fino ad oggi uno dei trascinatori della squadra. In ogni caso, per tutelarsi, la società ha preventivamente sondato Kumbulla, nelle ultime settimane. Il difensore è stato bocciato da Mou, e messo sul mercato dalla Roma. Il nome non scalda la piazza, anche perché il giocatore dopo l'esperienza positiva all'Hellas (dove era compagno di Amrabat, e come il marocchino non è riuscito a confermarsi), è stato venduto a caro prezzo ma ha deluso le aspettative. Per questo la Fiorentina vorrebbe impostare un prestito oneroso di 12-18 mesi, con diritto di riscatto a 15 milioni. Un altro difensore cui prestare attenzione, nonostante l'età, è il laziale Acerbi. Se le frizioni con l'ambiente si rivelassero insanabili, il difensore potrebbe cambiare aria a giugno. Così potrebbe scegliere Firenze, piazza che apprezza, visto che era già stato vicino ai gigliati ai tempi del Sassuolo. Il problema è rappresentato dal contratto recentemente rinnovato, che lo lega ai biancocelesti fino al 2025. Sarri e dirigenza non vorrebbe lasciarlo partire anche perché LuizFelipe non ha ancora rinnovato e potrebbe non farlo, lasciando sguarnito il reparto difensivo. Per ora, sono solo voci. Per i portieri, invece, con Rosati in scadenza e Dragowski scavalcato da Terracciano e diretto altrove (si parla del Dortmund), verranno fatte riflessioni più approfondite. Come numero dodici, in grado di giocarsi il posto da titolare, i viola gradirebbero Cragno. Il portiere potrebbe arrivare soprattutto se il Cagliari retrocedesse. Perché vada in porto il trasferimento, occorrerà trovare una formula creativa e vantaggiosa per tutti, visto che il contratto che lo lega ai sardi scadrà solo nel 2024. Le nozze tra il ragazzo e i viola, invocate da anni, potrebbero finalmente compiersi.
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