Il sogno di Carlos Alcaraz bambino è diventato realtà. E lo ha fatto battendo niente di meno che Djokovic.
"Qual è il tuo sogno?"
"Vincere Roland Garros e Wimbledon"
Carlos Alcaraz aveva 12 anni quando rispose a questa domanda. D'altronde vincere in Inghilterra è il sogno di qualsiasi giocatore di tennis, o quantomeno per coloro che aspirano alle vette più alte di questo sport. Oggi lo spagnolo di anni ne ha venti, e lo scorso 16 luglio ha portato a casa il suo primo torneo di Wimbledon battendo il leggendario Djokovic e salendo a quota due tornei del grande slam in bacheca.
Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Rispettivamente primo e secondo in classifica mondiale. La nuova leva del tennis contro la vecchia. Il vecchio secolo contro il nuovo. In questo sport di solito questo tipo di sfida è sempre divertente da guardare. E' il veterano che guarda il ragazzino farsi le ossa. E' il ragazzino che guarda la racchetta del veterano intrisa di sudore e di anni di vittorie, coppe ed esperienza. Più semplicemente, l'allievo che cerca di battere il maestro ed il maestro che cerca di impartire una lezione all'allievo.
Dire che la partita sia stata uno spettacolo è riduttivo. D'altronde se si sfidano i due giocatori più forti al mondo la magia è assicurata. Cinque set in quasi cinque ore. Una lotta profonda per una vittoria pesante in cerca di un titolo ambito da tutte e due le parti. Per Carlos Wimbledon rappresentava il sogno di una giovinezza passata a calcare i campi da tennis bramando l'Inghilterra. Insieme al Roland Garros lo slam più desiderato, il sogno proibito. Per Nola invece c'era un altro pezzo di storia da mettere in bacheca. Un pezzo che non è riuscito mai, nonostante una carriera gloriosa, a portare a casa. Ovvero il Grande Slam, la vittoria in tutti i tornei di tennis più importanti.
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Il torneo era iniziato con la tipica pioggia inglese che ha costretto la sospensione ed il rinvio di alcune partite ma è finito con un brillante sole "spagnolo" sul Centre Court che ha guidato il murciano alla vittoria finale. Il primo set lo vince Nola in scioltezza 6-1 contro un Alcaraz parecchio nervoso ed in difficoltà. Nel secondo set Carlos si risveglia dal torpore ed entra in partita portando a casa il set al tiebreak contro un Djokovic molto combattivo. Il terzo set vede come protagonista principale lo spagnolo che batte il serbo 6-1 mostrando di che pasta è fatto. Nel quarto Nola si riprende e vince 6-3 combattendo contro un avversario desideroso di finirla lì e portarsi a casa il titolo. Ma si arriva al quinto set, l'ultimo disponibile. Il lato psicologico si fa sentire. Djokovic va sotto due game ad uno e perde le staffe spaccando la racchetta e ammaccando il paletto della rete. Alcaraz prende le redini della partita. Il match va nella sua direzione. Stravolge raggiungendo il punteggio di 5-3 con un ace di seconda. Si prepara a servire per chiudere il match sul 5-4, anche se commette un errore con la prima palla corta in uscita dal servizio. Tuttavia, si riprende subito e risponde con un preciso pallonetto. Vane le speranze di recuperare di Nola. Finisce 1-6 7-6 6-1 3-6 6-4 con un Alcaraz trionfante. Risultato più che meritato.
Una specie di lezione quella dello spagnolo per Djokovic. "Come ti rubo il grande slam" vanto per pochi. Nel 2021 lo aveva soffiato al serbo Medvedev agli US Open. Un sogno quello di Nola che deve far spazio a quello di Carlos. Una partita imbottita di speranze e ambizioni senza un vero favorito con un duello all'ultimo sangue tipico londinese.
Alcaraz è il terzo tennista più giovane di sempre a vincere Wimbledon. Prima di lui in questa interessante classifica ci sono giusto due semplici nomi da ricordare. Ovvero quelli di Boris Becker e Björn Borg. Piccoli ed insignificanti, no? Entra nella leggenda portandosi a casa un risultato pesante in attesa di spezzare qualche altro sogno e di diventare una leggenda di questo sport. Il futuro del tennis è qui. Possiamo gridarlo forte e senza paura alcuna.
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