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Edo il titano

Una poesia e un piccolo pezzo, a firma di Giulio Giusti, dedicati a Edoardo Bove. Un titano del centrocampo e un ragazzo d'oro.

Ti chiami Edo e ti chiamano cane

Per me sei un TITANO con una forza immane

Eri solo stanco, corri sempre per tre

rallentare non puoi del centrocampo sei il re

Ma davanti ad Atlante hai dovuto fermarti

E lui, che pur del calcio conosce le arti,

ha esclamato: Edo, un titano ogni tanto deve pure fermarsi!

Atlante, i tifosi, gli amici, i compagni, a tenerti con noi è stato l'amore

perché, Edo, lo sai? Può tutto l'amore

Riposati ora ma a Campo di Marte presto ti voglio

con un occhio a Fiesole dove ti protegge un Dio.

Torna presto, Edo, capitano sarai

di un terzo scudetto che sembra non arrivare mai.

Allora, cancella quel mai, perché può tutto un TITANO

...

Quel cane malato di Edoardo Bove - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo

Sul treno che accompagnava la Roma a Napoli, Nicola Zalewski ruba un libro a un suo compagno e fa finta di leggerlo. Il titolo è "Corso di diritto pubblico dell'economia", tutt'altro che una lettura leggera, da viaggio. L'ha rubato a Edoardo Bove, che siede davanti a lui. Il centrocampista giallorosso studia infatti Economia e Management alla Luiss "Guido Carli" di Roma, dopo aver frequentato il liceo all'Istituto Massimiliano Massimo, scuola paritaria dell'Eur. Lo chiamano Dottor Bove per questo, ma forse il suo soprannome più bello è quello che gli ha dato José Mourinho: "Di Bove dico che è un cane malato, amorevolmente. Perché morde, corre, dà tutto quando gioca. E mi fa tanto piacere".

Come Atlante teneva sul groppone cielo e terra, tu, Edo, carichi sulle tue spalle tutta la squadra. Come Atlante sei instancabile, ma pure lui, che oltre a essere infaticabile era pure un Dio, dovette fermarsi e chiese ad Apollo quale fosse il posto più bello dove andare a riposarsi. "Fiesole!" rispose senza esitazioni il dio della musica e dell'armonia. Così mi piace pensare che sia stato proprio Atlante, che da millenni riposa a Fiesole dopo averla creata, a far ripartire il tuo cuore, soffiandoti la vita come fece con Giancarlo quarantatré anni fa sullo stesso campo.

Proprio verso la Fiesole ti sei accasciato, Edo. Si è fermato il tuo cuore, si è fermato il nostro cuore, si sono fermati compagni e avversari. Chi piangeva, chi pregava, chi cercava di salvarti. Ma da Fiesole Atlante ha visto tutto e non poteva permettere che la tua corsa finisse lì. Devi solo riposarti come ha fatto Atlante e se l'ha fatto un dio puoi farlo pure tu.

Quelli come te, ora, li chiamano box to box o tuttocampisti. Il tuo maestro Josè Mourinho che ti ha lanciato, ti stima e ti vuole bene, ti ha soprannominato "cane malato" per la tua generosità, perché corri tantissimo e dai sempre l'anima. Ma, tu, in realtà, sei come Atlante e appartieni alla stirpe dei "titani", perché sei fortissimo, hai un grande ingegno e un'immensa forza morale. Non a caso nel tempo libero studi, una facoltà pure impegnativa, e non hai dimenticato chi ti ha lanciato: la Boreale di Roma nord. Io da oggi voglio chiamarti "TITANO" perché sei come Atlante e come lui avevi solo bisogno di riposarti un attimo. Le cronache dicono che riprendendo conoscenza hai detto: "voglio tornare a giocare". Tornerai sul campo e già ti sogno capitano del terzo scudetto. E quando rimetterai i piedi sul campo, alza il tuo sguardo verso Fiesole, da dove Atlante ti protegge. 

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