Fantacalcio, consigli per gli acquisti

Gennaio è un mese particolare per tutti, specie per gli appassionati di fantacalcio, alle prese con una sessione di mercato tutt'altro che semplice, tra sconosciuti, sorprese e pezzi grossi.

"Ora che fai?" mi chiede mio figlio con aria beffarda - "Ti ricompri Gaich?"

I miei occhi stanno fissando la pagina di un quotidiano sportivo che parla di calciomercato. Tra le trattative in corso c'è pure quella riguardante il possibile ritorno nel nostro campionato di Adolfo Julian Gaich, centravanti argentino di belle speranze mai realizzate.

Gennaio non è solo il mese del mercato di riparazione per le squadre professionistiche. Parallelamente, sono febbrili le trattative per i fantacalcisti che aspettano con ansia i nuovi arrivi per puntellare le loro rose nel cosiddetto mercato di riparazione.

Il giocatore di fantacalcio si divide, in modo grossolano, in due categorie: chi investe la maggior parte dei suoi milioni virtuali in nomi sicuri e chi ama scovare gli sconosciuti, le scommesse. Questa seconda categoria, alla quale non mi vergogno di appartenere, è paragonabile ai frequentatori di mercatini che sperano di trovare tra le bancherelle oggetti preziosi ignorati dalla maggioranza.

Gli amanti degli sconosciuti cercano giocatori di terre lontane (la lontananza aumenta il mistero), scandinavi, africani e soprattutto sudamericani. Il Sud America esercita, su di me e i miei simili, un fascino ineguagliabile. Forse perché, una parte del nostro inconscio crede che un brasiliano, un argentino o un uruguaiano debbano avere delle dosi di talento maggiori rispetto ad altri calciatori. La lista di bidoni sudamericani acquistati nei miei anni di fantacalcista è lunghissima: Falletti, Schiappacasse (attaccante uruguaiano col vizio delle armi), Brunetta e il già menzionato Gaich, solo per elencare gli ultimi e più eclatanti colpi. Gaich, appunto, acquistato nel gennaio del 2021 dal Benevento per risollevare l'attacco dei sanniti. Presentato come un bomber inarrestabile, ebbe solo il merito di aver condotto con un suo gol il Benevento a una storica vittoria all'Allianz Stadium di Torino. Dopo il nulla. Non riscattato dal Benevento ha rimbalzato tra il CSKA Mosca e l'Huesca, contribuendo alla retrocessione della squadra aragonese dalla Liga alla seconda divisione spagnola, segnando la miseria di due gol in due stagioni e mezza. E ora, per i misteri che regolano il mondo del calcio, torna in quello che una volta era il campionato più bello del mondo per salvare con i suoi gol il Verona.

Lo comprerò anche questa volta? Sono tentato, a tutti va concessa una seconda opportunità, ma a Gaich penso di non concederla. Sicuramente, però, ricascherò in tentazione con altri nomi nuovi.

La mia attenzione è già puntata su Juan Manuel Cruz, figlio diJulio, il famoso Jardinero, attaccante, in Italia, di Bologna, Inter e Lazio. Centravanti come il padre, sta facendo bene in Argentina nel Banfield. Lo sta seguendo il Sassuolo che potrebbe acquistarlo in questa sessione di mercato per sopperire alla delusione dell'uruguaiano Agustin Alvarez, che, guarda caso, ho comprato a inizio campionato sperando fosse il nuovo Cavani.

Ma un altro nome che mi stuzzica e non poco è il lettone Raimonds Krollis, altro bomber di belle speranze tesserato dallo Spezia. Sono tentato di garantirmi le sue prestazioni per vari motivi: nel Valmiera, club del suo paese d'origine ha segnato valanghe di gol (37 in 57 partite), l'ha scelto Macia, direttore sportivo dei liguri, che ha un gran fiuto, e poi non ho mai avuto in squadra un lettone e voglio togliermi questo sfizio. In passato ho fantatesserato un estone, Klavan del Cagliari, altro acquisto sbagliatissimo, e un australiano, Joshua Brillante. Quest'ultimo fu acquistato dalla Fiorentina nell'estate del 2014 e in contemporanea da me nell'asta estiva di quell'annata fantacalcistica. Brillante fu fatto esordire dall'allora allenatore della Fiorentina Montella nella prima di campionato all'Olimpico contro la Roma per poi toglierlo dopo soli 30 minuti disastrosi.

Oltre a Gaich leggo che c'è la possibilità di un altro ritorno in serie A: il camerunense Jean-Pierre Nsame. Lo comprai al mercato di riparazione dell'anno scorso, dopo che fu acquistato dal Venezia che confidava nei suoi gol per rincorrere la salvezza. Abbagliato, sia io che i dirigenti del Venezia, dalla sua vena realizzativa nel campionato svizzero, dove nello Young Boys aveva realizzato 89 gol in 139 partite. E insieme a lui, non contento, nella stessa sessione di mercato presi pure il brasiliano Arthur Cabral, che con la maglia del Basilea gli contendeva lo scettro di re del gol nel torneo elvetico. Nsame fu un fallimento totale poi rispedito al mittente. Cabral è ancora oggi un oggetto misterioso della Fiorentina.

Ora, però, si riparla di Nsame per la Sampdoria che avendo uno delle più sterili linee d'attacco di tutta Europa vorrebbe puntare sul camerunense. A lui, forse, potrei concedere un'altra chance.

Sempre in tema di cavalli di ritorno, mi stuzzica l'olandese Jayden Braaf, passato da Udine due anni fa. Non si può definire un bidone perché arrivò in Friuli giovanissimo e giocò solo quattro partite condite peraltro da un bel gol. L'ha preso il Verona in prestito con diritto di riscatto dal Borussia Dortmund.Braaf è un'ala talentuosa che vede bene la porta e soprattutto fa molti assist. Il fatto che sia cresciuto nel Manchester City e che l'abbia poi preso il Borussia è una garanzia, considerato che con i giovani i tedeschi (vedi Haaland e Bellingham) non sbagliano mai un colpo. Potrei comprarlo, poi penso: Braaf a chi farà assist nel Verona? Ma a chi se non al suo compagno di reparto Gaich!

P.S. Se giocate al Fantacalcio non seguite i miei consigli.