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Rewind: L'Inter abdica in favore di Roma e Fiorentina

La settima giornata ci regala novità: l'Inter si ferma contro il Sassuolo; Roma e Fiorentina sfruttano immediatamente l'occasione grazie alle vittorie contro Como e Sampdoria. Succede di tutto nel big match Milan-Juve ed infine, c'è anche la prima vittoria di Pomigliano.

 Parma-Pomigliano

Si inizia con il lunch match di sabato, in cui Pomigliano trova la prima vittoria stagionale in concomitanza all'esordio sulla panchina delle campane di Mister Sanchez.

Al '18 Analù Martinez inventa e trova un corridoio per Taty, Capelletti mura egregiamente, mandando la palla in calcio d'angolo. Proprio da questo nascerà il gol dello 0-1, infatti Ferrario crossa nel mucchio e dalle retrovie Taty incorna mandando in rete.

Sulla sirena di fine primo tempo Cox di testa manda di poco fuori, Cetinja ringrazia.

Il secondo tempo vede subito una fiammata del Parma, con Acuti che controlla in qualche modo il lungo lancio di Benoit, tuttavia il tiro è da dimenticare. La 17 gialloblù poteva servire comodamente Martinovic che a quel punto avrebbe avuto vita facile.

Al'58 arriva il raddoppio del Pomigliano. Taty muove abilmente palla in area, serve Passeri che praticamente dal fondo scarica per Konat e da lì non può soltanto che concretizzarsi la rete.

Quando mancano venti minuti al 90' Martinovic accorcia le distanze. Tutto nasce dalla rapida manovra, da fascia a fascia, partita da Benoit e che coinvolge Marchao e Acuti; proprio quest'ultima vede il movimento da condor della 24 che sul primo palo anticipa tutti.

Cinque minuti più tardi Cambiaghi di testa colpisce la traversa, sfiorando così il 2-2.

Il gol che chiude definitivamente la partita porta la firma di Analù Martinez. L'attaccante guatemalteca, dopo aver raccolto il suggerimento di Apicella, si fa 40 metri palla al piede accentrandosi in area e qui salta due avversarie, segnando praticamente a porta vuota.

È per noi il gol più bello della giornata.

Sul finire Benoit manda leggermente alto direttamente da calcio di punizione. 

Milan-Juventus 

È rossonero il big match di giornata. Nel pomeriggio di sabato al Vismara termina 4-3, protagoniste di giornata Asllani e Girelli; per entrambe una doppietta.

Partono meglio le rossonere, con Piemonte che recupera palla nella trequarti avversaria e si invola verso la porta; il tiro incrociato va di poco fuori rispetto al secondo palo.

Il gol dell'1-0 si sviluppa con tre tocchi: Giuliani verso Piemonte che di testa fa la sponda per Asllani. L'attaccante supera in velocità una difesa bianconera pressoché soporifera (come vedremo più volte oggi) e a tu per tu con Aprile realizza il gol.

La doccia gelata arriva qualche secondo più tardi, quando Nilden non controlla un pallone rubato a Soffia e anche stavolta Asllani castiga le ospiti.

La Juventus riesce a rifarsi parzialmente sotto alla mezzora con la rete di Bonfantini. La 22 juventina riceve palla ed incrocia sotto al sette un pallone ricevuto a causa della respinta di Giuliani su Pedersen.

Gli schemi sono saltati e al '32 il Milan ritorna al doppio vantaggio. Soffia trova, in mezzo alle due centrali avversarie, un corridoio per Piemonte (in posizione dubbia) che dai sedici metri circa fa 3-1 con un destro potente.

Al '62 i gol di vantaggio del Milan diventano addirittura 3. Greta Adami fa scorrere il pallone proveniente da corner così che Mesjasz possa spingere in rete data l'inefficacia della difesa avversaria.

La partita sembra possa cambiare con l'ingresso di diverse titolari tra le fila della Juventus.

Al '70 Gunnarsdottir fa partire un tiro-cross pericolosissimo su cui Giuliani smanaccia, ma la palla resta buona per Girelli che la sfrutta.

Dieci minuti più tardi un legno per parte: Per prima è Adami a far spaventare la Juve colpendo in pieno la traversa; due minuti più tardi, dall'altra parte, Boattin scheggia il palo con un bolide dalla distanza.

In pieno recupero il duo Gunnarsdottir-Girelli ridà i suoi frutti. Un'azione dalle dinamiche simili a quelle del gol precedente fa si che l'attaccante italiana faccia il 4-3.

Le bianconere pagano dazio per gli sforzi compiuti in Champions League, date le diverse occasioni pericolose regalate alle avversarie e la poca incisività in attacco fino all'ingresso di Girelli.

Roma-Como 

Ancora una volta è Valentina Giacinti a far ottenere i tre punti alla Roma.

Eppure, Glionna ha già ben prima la possibilità di portare le sue in vantaggio. Più precisamente al'12, Andressa recupera palla a venti metri dalla porta avversaria, Glionna la controlla, avanza qualche metro e tira… La palla va abbondantemente fuori dallo specchio della porta.

Al '21 Kubassova fa pedalare Beccari, la 9 delle lombarde si invola verso la end zone avversaria e di destro va vicina al gol del vantaggio. Forse sarebbe stato meglio passarla a Pavan nell'ultimo frangente.

Ultima azione rilevante della prima frazione di gioco è la bella parata di Beretta sul tiro, altrettanto bello, di Giugliano da fuori.

L'inizio del secondo tempo parte subito con la Roma pericolosissima.

Giugliano finta il tiro ed apre verso Serturini, quest'ultima perde l'attimo giusto per calciare ma nonostante tutto conquista un corner.

L'inerzia dell'incontro non sembra cambiare e al quarto d'ora della ripresa avviene la migliore parata di giornata: Serturini porta a spasso diverse avversarie così da guadagnarsi lo spazio per calciare; il tiro si stampa sul paloSul flipper innescatosi si avventa Paloma Lazaro, la spagnola calcia di potenza iniziando ad assaporare la gioia del gol, ma Beretta si alza repentinamente e cala la saracinesca.

Al'61 Giacinti fa tremare la porta del Como, colpendo la traversa anche grazie all'intervento provvidenziale di Beretta.

Le giallorosse conducono ormai un assedio che porta al gol del vantaggio ad un quarto d'ora dal termine. Glionna mette al centro un pallone che buca le maglie della difesa lombarda e Giacinti spinge di cattiveria in fondo alla rete.

Nel finale, azioni pericolose partono dai piedi di Glionna e Cinotti ma il risultato resta fisso sull'1-0.

 Sassuolo-Inter

L'Inter strappa un punto in extremis ed abdica al trono della classifica; il Sassuolo dimostra di essere un osso duro da affrontare per le big.

Dopo una prima fase di stallo, ecco che l'Inter si approccia in maniera offensiva all'area delle neroverdi, precisamente al '20 con la traversa di Stephanie Van der Gragt.

Al '29 Monterubbiano approfitta di una brutta disattenzione della retroguardia nerazzurra e prima di essere chiusa da due avversarie, calcia ad incrociare. Il tiro rimbalza a pochi millimetri dalla porta.

Nel secondo tempo l'Inter cerca di alzare i giri. Njoya e Bonetti minacciano nel giro di pochi minuti la porta di Kresche.

Ma proprio durante questa fase dell'incontro che il Sassuolo va avanti. Cross di Pondini e gran colpo di testa messo a segno da Tomaselli, Durante non può fare di più.

Al '67 Kresche sventa sulla linea l'occasione di Chawinga che avrebbe riportato le nerazzurre all'equilibrio.

Circa dieci minuti dopo Njoya si mette in proprio e con una botta da fuori prova l'eurogol. Tuttavia, l'attaccante camerunense è sfortunata nell'esito.

Al '90 l'Inter prova imperterrita a recuperare il risultato. In una tripla occasione: Bonetti viene murata, la palla allora termina a Chawinga che da due passi ricolpisce il legno; e per finire, Kresche dice di no a Marinelli.

La porta neroverde sembra essere stregata per l'Inter, ma così non è, o meglio al '92 viene rotto l'incantesimo con la rete di Chawinga a rimorchio su Marinelli.

Al '94 ancora emozioni con la giovanissima Sciabica (classe 2006) che in area dell'Inter riceve palla da Philitjens ma il tiro non è incisivo.

 Fiorentina-Sampdoria

La Fiorentina vince in rimonta e si prende lo scettro del comando, insieme alle giallorosse.

Il vantaggio blucerchiato è opera di Kelly Gago al quattordicesimo minuto. L'azione si è sviluppata in maniera rapida e precisa, con un fraseggio nello stretto a partire da Baldi, che dalla difesa lancia verso Cecilia Re; Quest'ultima prolunga verso l'attaccante francese che, vis a vis, fredda Schroffenegger.

Al '41 le viola hanno una doppia opportunità, schermata però egregiamente dalla retroguardia doriana:

Prima Tampieri, a mano aperta allontana il tiro, centrale ma potente, di Johannsdottir e poi Oliviero di mestiere in tackle anticipa Monnecchi.

Al'52 è ancora Tampieri show con due parate consecutive, prima su Monnecchi col piede e successivamente su Erzen.

In due minuti cambia completamente l'esito della partita. Il muro difensivo della Samp crolla grazie alla girata di testa di Vero Boquete su cross della compagna di reparto ungherese. Ci troviamo al '71.

Dopo neppure un giro d'orologio le padrone di casa vanno in vantaggio. Mijatovic inventa un gol bellissimo, perché anziché tirare passa verso Boquete, che a sua volta restituisce celermente palla alla serba e le permette di fare il gol vittoria.

In pieno recupero c'è spazio anche un'altra monumentale parata di Tampieri che con un colpo di reni respinge Longo.

L'estremo difensore blucerchiato è sicuramente la migliore in campo di questo incontro. 

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