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Rewind: terza giornata di Serie A femminile

Quattro vittorie su cinque arrivano sui campi di casa, unica eccezione la Samp che, grazie al gol allo scadere di Rincon, giuda la vetta insieme alle viola.

Juventus Women -Roma Femminile

L'anticipo del venerdì rappresenta già il big match di giornata. In quel di Vinovo va in scena Juve-Roma.

Le giallorosse partono meglio delle padrone di casa; infatti, sono 3 le occasioni nei primi 20 minuti di gioco:

Inizia Glionna al '5 che accentrandosi, scaraventa un destro preciso in direzione di Peyraud-Magnin, la francese allontana la palla. Cinque minuti più tardi è Andressa a rendersi pericolosa, la brasiliana da fuori area impegna tantissimo l'estremo difensore bianconero che con la mano di richiamo, di puro istinto, alza sopra la traversa.

Alla metà del primo tempo è Valentina Giacinti a sfiorare il vantaggio ma ancora una volta la difesa bianconera fa buona guardia.

Per vedere la prima azione pericolosa della Juventus bisogna avanzare fino ai minuti di recupero della prima frazione di gioco. Cristiana Girelli sferra un tiro dai 25 metri che termina di poco alto.

L'inizio del secondo tempo è simile a quello precedente. Punizione pericolosa della Roma al minuto 51; si incarica della battuta Andressa che con una palombella, fermata dal bel tuffo della 16 di casa, dimostra di essere in forma.

La Juve sembra voler cambiare marcia, infatti poco dopo Girelli colpisce in pieno la traversa dopo aver ricevuto la palla da Caruso.

Al '53 arriva il gol che determinerà l'esito dell'incontro. Boattin cambia fronte di gioco trovando Valentina Cernoia, la quale guardando in mezzo, mette un pallone velenosissimo che diventa inaspettatamente un tiro diretto in porta e termina alle spalle di Ceasar, lasciando senza scampo il portiere romeno.

Dieci minuti più tardi la Roma resta in dieci e ad essere espulsa è proprio la 10. Manuela Giugliano riceve il secondo giallo a causa di un intervento su Lisa Boattin. Sanzione ricevuta più per l'intenzione che per l'esecuzione in sé.

Nel finale ancora Roma. A quattro dal termine è Serturini a provare a pareggiare i conti ma ancora una volta la porta è sbarrata; mentre in pieno recupero Wenninger calcia di poco fuori.

 Inter-Pomigliano

Punteggio tennistico nella sfida del sabato pomeriggio, l'Inter detronizza Pomigliano con un risultato di 6-1.

Protagonista di giornata l'attaccante marchigiana Elisa Polli capace di realizzare una tripletta in 30 minuti, difatti i primi tre gol dei nerazzurri sono ad opera sua.

La prima rete è al minuto 15. Irene Santi recupera palla sulla trequarti avversaria, serve Polli, la quale deposita in rete. Sette minuti dopo l'Inter ottiene un corner, la palla arriva prima nei pressi di Mihashi che tenta il tiro senza successo ma Polli raccoglie palla e fredda il portiere delle campane.

Al '41 Pomigliano ha un'occasione d'oro per riaccorciare ottenendo un rigore a causa del tocco di mano di Santi sul cross di Ferrario. Dal dischetto si presenta va proprio la 28 granata, Durante respinge il tiro e mantiene la propria porta inviolata.

Passa neppure un giro di cronometro del secondo tempo, che l'Inter ed Elisa Polli calano il tris. La 9 nerazzurra trova l'angolino basso con una rasoiata dai 16 metri circa.

Il gol della bandiera per Pomigliano porta la firma di Amorim. L'azione nasce dalla sventagliata di Ferrario che trova larga Corelli con quest'ultima che serve a tu per tu il neoacquisto brasiliano.

Al '70 Karchouni dimostra di essere in uno stato di estasi segnando una bellissima rete dai 25 metri dopo aver recuperato lei stessa un pallone sanguinoso nella trequarti avversaria. La centrocampista francese è alla terza rete in tre partite!

Negli ultimi dieci minuti c'è spazio anche per la doppietta di Njoya. L'attaccante camerunense nel primo caso non deve far altro che spingere in rete la palla deliziosa della 5 nerazzurra, mentre, nel secondo caso raccoglie la palla lavorata da Chawinga e anche grazie ad una deviazione fa il sesto gol per le sue.

Fiorentina-Parma 

Nel lunch match di domenica la Fiorentina batte il Parma e resta in vetta alla classifica.

La partita parte subito in discesa per le viola in quanto dopo appena 100 secondi guadagnano un rigore. Valeria Pirone è intervenuta in ritardo su Catena facendola cadere in area.

Dagli 11 metri Kajan spiazza Capelletti e porta a tre i gol già segnati finora dalla ungherese.

Al '25 Jackmon innesca Michela Catena che in pallonetto manda di poco fuori nell'incredulità di tutti, la sua per prima.

Il primo tempo termina senza altri particolari eventi.

Il momentaneo pareggio del Parma è ad opera dell'ex di giornata Melania Martinovic. In un'azione che si sviluppa sulla destra la palla arriva a Marchao che, invece di cercare la via della rete, allarga per la Martinovic che di testa fa non lascia scampo a Schroffenegger.

L'equilibrio dura soltanto tre minuti. Monnecchi quasi sul fondo, rimette in mezzo colpendo anche la traversa in tutto questo, la palla arriva addosso a Catena che non deve far altro che spingerla in rete.

Al '59 è ancora Martinovic a far venire i brividi alle padrone di casa. Santoro crossa in area e per pochissimo la 24 crociata non riesce a rigirarla di testa.

Infine, al sei dal recupero Johannsdottir fa distendere la propria squadra con Sabatino che si fa ipnotizzare da Capelletti. 

Como-Sampdoria 

La squadra di mister Cincotta fa tre su tre al cardiopalma e guida la testa della classifica insieme alla già citata Fiorentina.

Partita inizialmente caratterizzata da una fase di studio per entrambe le compagini. La Samp si a vedere pericolosamente per la prima volta al minuto 21. Cecilia Re chiude una triangolazione con Giordano in area di rigore avversaria ma il tiro sbalorditivamente termina al lato della porta difesa da Korenciova.

Due minuti più tardi il Como sfiora il vantaggio grazie alla stupenda azione condotta da Chiara Beccari, brava a sbarazzarsi della pressione delle avversarie, fa partire un missile dai 20 metri il quale però si abbatte contro il primo palo.

Passiamo direttamente al secondo tempo con il pallone servito con il contagiri da Regazzoli a Tarenzi, il tiro fa la barba al palo.
Al '50 il Como collezione ancora un altro palo, stavolta di Kubassova che con un diagonale potentissimo centra il legno più lontano, Tampieri non avrebbe potuto farci niente.

Continua l'offensiva delle padrone di casa che sfiorano ancora una volta il vantaggio. Questa volta la protagonista è Di Luzio con un tiro in tuffo dopo una prima respinta della retroguardia ligure.

Quando manca un quarto d'ora alla fine ci prova Kelly Gago a smuovere il risultato. Il tentativo non ha però l'esito sperato anche grazie al raddoppio di marcatura delle comasche.

Il gol che vale i tre punti arriva a sulla sirena. Punizione dal limite, Yoreli Rincon si incarica della battuta. La colombiana centra perfettamente l'angolino basso alla sua destra, Korenciova non riesce ad arrivarci in tempo non vedendo nemmeno la partenza del tiro.

Il Como mostra segni di crescita che avrebbe meritato quanto meno il pareggio.

Milan-Sassuolo 

Le rossonere conquistano i primi punti di stagione battendo le neroverdi al Vismara.

Bastano 58 secondi alle padrone di casa per passare in vantaggio. Arnadottir apre il campo con un lancio di quaranta metri pescando la corsa di Linda Tucceri Cimini, la 27 rossonera mette di prima una palla che viene girata in rete di testa da Vigilucci.

Il raddoppio di Grimshaw è coadiuvato dalla pessima scelta di tempo di Kresche nell'uscire per cercare di fermare l'offensiva rossonera. Da apprezzare il preciso assist di Arnadottir.

L'inizio del secondo tempo riprende a grandi linee il canovaccio della frazione precedente.

Kamila Dubcova coglie una difesa del Sassuolo ancora una volta superficiale e disattenta, allarga all'indirizzo di Thomas che a porta sguarnita svirgola la palla mandandola fuori.

Poco più tardi il Sassuolo riaccorcia grazie al gol di Jane, ex del match. La sudafricana si avventa sulla palla toccata lievemente da Pondini e con tutta la forza segna, Giuliani può solo guardare.

Al '72 Popadinova sfiora addirittura il gol del pareggio, Laura Giuliani però abbassa la saracinesca.

La partita viene definitivamente chiusa all'82 grazie al gol di Mesjasz. Il gol solleva non poche polemiche in quanto il difensore polacco si trova "schiacciata" tra Dongus e Kresche, proprio con quest'ultima vi è un lieve contatto; in ogni caso l'arbitro giudica il gol regolare (personalmente mi trovo d'accordo con il direttore di gara).

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