Leader difensivo dominante nel gioco aereo e abile tecnicamente, Giorgio Scalvini è il più giovane giocatore con almeno due presenze in Serie A. Classe 2003, è l'ultimo diamante estratto dalla miniera-vivaio dell'Atalanta.
Scalvini ha un futuro nerazzurro. Il contratto con gli orobici scade nel 2023, ma non ci sono dubbi sul rinnovo. Nonostante l'interesse di alcune Big, la società lo coccola ed è pronta ad offrirgli un ruolo da protagonista, in modo da blindarlo. La sua stella brilla e il suo futuro è assicurato.
Biografia calcistica di Giorgio Scalvini
È nato a Palazzolo sull'Oglio (Chiari) in provincia di Brescia, l'11 dicembre 2003 (ha compiuto diciotto anni pochissimi mesi fa). È arrivato a Zingonia da giovanissimo dopo essere stato nelle file delle Rondinelle. Di fatto, può essere considerato un prodotto homemade del settore giovanile dell'Atalanta. Ha fatto la trafila dall'U13 alla primavera di Brambilla mostrando una crescita costante e progressiva. Con le giovanili neroazzurre si è tolto diverse soddisfazioni. L'anno scorso, dopo aver vinto la Supercoppa primavera contro la Fiorentina, è andato vicino al titolo primavera (ha contribuito all'accesso alla finale persa con l'Empoli, segnando un gol) dimostrandosi uno dei migliori giocatori dell'intero torneo. A fine anno vanta 32 presenze (giocatore più utilizzato), 4 gol e due convocazioni in prima squadra.
Scalvini in prima squadra
La scorsa estate, Scalvini è andato anche in gol con la prima squadra nel test amichevole stravinto contro l'Alessandria. La nuova stagione lo ha visto trovare sempre più spazio, anche perché lo staff si fida di lui (è già stato convocato anche in Champions, pur senza scendere in campo). Il 12 gennaio è stato schierato in Coppa Italia contro il Venezia. Dieci giorni dopo, è sceso in campo da titolare (a centrocampo!) contro la Lazio in campionato, anche se il debutto in Serie A risale al 24 ottobre 2021, quando Gasp lo ha mandato in campo negli ultimi minuti della sfida contro l'Udinese (ancora diciassettenne).
Giorgio Scalvini convocato in Nazionale maggiore
Nel 2022 è arrivata anche la prima convocazione in nazionale maggiore. 9 le presenze in Serie A fino a questo momento. Mancini (il 24 gennaio) ha convocato Scalvini in occasione dello stage volto a seguire da vicino i prospetti migliori in ottica spareggi per Qatar 2022. Purtroppo, Giorgio ha dovuto dare forfait ed è stato sostituito da un altro prodotto del vivaio bergamasco: il difensore classe 2001 Caleb Okoli, attualmente in forza alla Cremonese. Da qui a giugno, Scalvini cercherà di ritagliarsi sempre più spazio, in modo da iniziare la prossima preparazione estiva come perno della squadra.
Il futuro di Giorgio Scalvini
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Classe 2002, prodotto purissimo del settore giovanile dell'Empoli, Mattia Viti sta conquistando tutti nel suo primo anno di Serie A.
Scalvini e il paragone con Bastoni
Gasp ha parlato molto bene di lui paragonandolo a Bastoni (anche se Scalvini è destro mentre l'altro è mancino). I Percassi stravedono per Giorgio, come dichiarato a più riprese. Le ragioni non sono solo di natura sportiva ma anche umana. Paolo Castellini – che lo conosce fin da quando era a Brescia e ne cura gli interessi in quanto procuratore – lo ha descritto come una persona seria e intelligente, come un lavoratore umile e ambizioso disposto al sacrificio e concentrato esclusivamente sulla propria crescita professionale. Inoltre, è molto legato alla propria famiglia: gioca con il numero 42, che rappresenta la somma delle date di nascita dei suoi familiari (ha rivelato al Corriere di Bergamo).
Calciomercato: futuro nerazzurro per Scalvini?
L'obiettivo degli orobici è di promuoverlo progressivamente tra i titolari, rendendo la prossima stagione quella della possibile consacrazione. Anche qualora Demiral seguisse la stessa sorte di Romero (ceduto per una robusta plusvalenza, subito dopo essere stato preso in prestito con obbligo di riscatto dalla Juve), sarà Scalvini a prenderne il posto nell'undici titolare. Il turco è un difensore forte e roccioso, ma il giovane italiano appare più riflessivo e meno istintivo.
L'Atalanta non sacrificherà Giorgio nella prossima sessione di mercato: non converrebbe visto che l'attuale prezzo non rappresenta fedelmente il valore del giocatore, ma soprattutto le alte prospettive a lui associate. Il valore è destinato ad impennarsi stagione dopo stagione. Il prossimo passo sarà il rinnovo contrattuale. Scalvini è molto legato alla società e sarà collaborativo in fase negoziale. Il contratto in scadenza tra meno di dodici mesi non è di certo un vulnus in questo caso, ma con certi patrimoni è sempre meglio essere prudenti e non procrastinare le decisioni.
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Barese, classe '94, Anthony Partipilo è uno dei migliori prospetti della Serie B. Rientrato dal grave infortunio della scorsa estate, ha guadagnato i riflettori del campionato cadetto, con 6 gol e 10 assist (che ne fanno il migliore). Lo scorso anno con le Fere ha vinto il campionato di Lega Pro, la Supercoppa Serie C, la classifica cannonieri e la classifica assistman. È considerato una rivelazione e in Serie A c'è già la fila per prenderlo, prima che il valore diventi troppo alto.
Giorgio Scalvini: le caratteristiche tecniche
È un difensore centrale alto 1,94 che può giocare indifferentemente sia in una linea a tre (disposizione tattica che preferisce) sia in una linea a quattro. Abile colpitore di testa, si rivela spesso decisivo anche in fase offensiva. Nel gioco aereo, infatti, è dominante. Scalvini, poi, è tecnicamente dotato: può giocare con serenità il pallone sul breve – dalle retrovie – per eludere la prima pressione avversaria, ma è bravo anche a verticalizzare sugli attaccanti. In particolare, è molto bravo a lanciare i giocatori offensivi con tempismo e precisione. Colpisce la sua rapidità di pensiero. Le sue doti vanno ben oltre la capacità di marcatura.
Scalvini: doti non comuni
La sua visione di gioco – tratto in cui può ulteriormente crescere – lo rende un giocatore completo, in grado di partecipare all'economia di gioco della sua squadra (apportando il suo contributo in fase di costruzione). A ciò, contribuisce lo spiccato senso della posizione. Anche per questo, Gasp ha avuto il coraggio di schierarlo in mediana, in piena emergenza infortuni, per sfruttare i suoi centimetri e la sua qualità palla al piede. Queste caratteristiche lo rendono duttile e adeguabile a più posizioni del campo. La fluidità è uno dei tratti più apprezzati nel calcio contemporaneo.
I meriti di Brambilla
Gran parte del merito è di Brambilla, tecnico delle giovanili nerazzurre, il quale lo ha giostrato nei diversi ruoli della difesa: per dirigere un reparto è importante conoscerne ogni posizione. Il motivo per cui è schierato nella linea difensiva è che è preferibile avere un regista arretrato (un centrocampista, in più) in grado di fare le due fasi, liberando un posto a centrocampo. All'occorrenza è pronto ad occupare qualsiasi ruolo. Da qui a giugno sarà molto utile alla rosa!
Buona fortuna Giorgio!
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