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​Hellas Verona e Napoli unite nel ricordo di Giuliano Giuliani

La bella iniziativa di Napoli e Verona per ricordare Giuliano Giuliani, il portiere che alla fine degli 80 giocò con entrambe le squadre e che morì per AIDS. 

Oggi, alle 18.30, inizierà il campionato di Hellas Verona e Napoli, due squadre unite in particolar modo da Giuliano Giuliani, che difese i loro pali alla fine degli anni 80 (dal 1985 al 1988 con i felsinei, dal 1988 al 1990 con i partenopei).

Una storia, quella del portiere, che si articola tra Arezzo, Como, Verona, Napoli, dove vince lo Scudetto e Udinese. Portiere di Maradona, insieme al quale alzerà al cielo la Coppa Uefa. Poi la caduta: la scoperta di essere sieropositivo, la paura, il ginocchio che si rompe, il fisico che recupera ma poi si spezza di nuovo. Infine la morte, per Aids, una parola che fa paura tanto da non essere pronunciata. La sua storia è stata riscoperta da Paolo Tomaselli, giornalista del Corriere della Sera e autore del libro "Giuliano Giuliani, più solo di un portiere", edito da 66thand2nd (di cui noi avevamo parlato qui, in questa intervista).

Un libro che, grazie anche al documentario di Sky "L'uomo della domenica" di Giorgio Porrà, ha contribuito a riscoprire una storia nascosta, poco conosciuta e poco apprezzata. Una storia di cui oggi si scrive una nuova pagina: Hellas Verona e Napoli hanno infatti deciso di dedicare un momento, nel prepartita, al ricordo di Giuliano Giuliani, invitando la figlia Gessica, che riceverà una maglia ricordo di entrambi i club.

Qui di seguito il comunicato ufficiale dell'Hellas Verona:

Domenica 18 agosto, alle ore 18.30 allo stadio 'Bentegodi', Hellas Verona e Napoli inizieranno, rispettivamente, la loro 34esima e 79esima stagione in Serie A. Una partita che, a suo modo, sarà diversa dalle altre.

Le due società hanno infatti deciso di dedicare un momento nel prepartita del match al ricordo di Giuliano Giuliani, portiere che ha difeso i pali sia dell'Hellas Verona (dal 1985 al 1988), sia del Napoli (dal 1988 al 1990): per l'occasione, allo stadio sarà presente la figlia Gessica, che riceverà una maglia ricordo di entrambi i Club.

Giuliani è stato uno dei migliori portieri della sua epoca, vestendo negli '80 la maglia Azzurra, con cui ha partecipato alle Olimpiadi di Seul del 1988 grazie alle prestazioni con la maglia dell'Hellas, e conquistando uno Scudetto e una Coppa UEFA con il Napoli. Ciò che ha contraddistinto maggiormente però la figura di Giuliano Giuliani è stato l'uomo, prima ancora del calciatore.

Nato a Roma nel 1958, Giuliani inizia a giocare a calcio da ragazzo ad Arezzo con il sogno di imitare le gesta del suo idolo Albertosi. Un sogno che si trasforma in realtà nell'estate del 1980, quando con il Como esordisce in Serie A. Nel 1985 indossa la maglia di Campione d'Italia del Verona e conosce Osvaldo Bagnoli, che lo ricorderà come un "buonissimo portiere" ma anche come un ragazzo che "si isolava parecchio: io parlavo poco, lui ancora meno, eppure c'era intesa tra di noi".

Un giocatore forte, che non inseguiva a tutti i costi le luci della ribalta. Un atleta dalle grandi potenzialità, di carattere schivo, riservato. Un uomo partito dal basso e arrivato ai vertici del calcio fermato da un destino crudele.

La sua storia, per troppo tempo dimenticata, viene raccontata dal giornalista Paolo Tomaselli nel libro "Giuliano Giuliani, più solo di un portiere", e dal documentario di Sky "L'uomo della domenica" di Giorgio Porrà.

Hellas Verona e Napoli domenica scenderanno in campo uniti nel ricordo di un grande portiere, ma soprattutto di una persona che ha sofferto tanto e in silenzio, per troppo a lungo.

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Datemi una bacchetta magica
 

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