Nell'irrefrenabile marasma del turno infrasettimanale colti da mille imprevisti e duecento dubbi di formazioni, tra turnover e infortunati, non ce la siamo sentiti di lasciarvi soli, così anziché proporre un calcetto completo, questa volta vi deliziamo con la panchina del Catenaccio, il terzetto che non ti aspetti, ma che quando entri ti può cambiare la partita.
Improvvisandoci Simone Inzaghi, dopo l'ammonizione di un suo giocatore o Max Allegri in preda al panico dopo uno dei tanti infortuni che hanno colpito i bianconeri, ci siamo girati verso la panchina e abbiamo scelto i nostri tre Jolly.
Il suo tocco ricorda una croccantezza simile ai cereali, sopraffino e ricco di idee, a volte sembra lasciarti con quella fame che non è ne eccessiva da fare il bis, ne modico da rimanere digiuno.
Nella sua fascia trova Bereszyński che come tutta la Sampdoria è un po' alle corde. Radonjic: amaranto.
La svolta
Ci sta abituando ai suoi goal quando lo Spezia gioca in casa.
Vuole raggiungere quota dieci reti, anche se ad inizio stagione puntava ben più in alto (parole sue eh!), dopo aver risolto i problemi con gli orecchini in casa sembra essere una sentenza. Nzola: orefice.
Il pupillo
Il +3 che non ti aspetti
Ha faticato tantissimo nel cercare di marcare Zaccagni, in casa del Sassuolo gli toccherà marcare Traore' che però non è ancora al meglio della forma.
Pensiamo possa finalmente staccare di testa, in un fondamentale dove la Roma, ci ha fatto vedere quanto sa essere decisiva. Mancini: Ariete.
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