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Italia Femminile, l'analisi di una pesante sconfitta

Gli Europei di calcio femminile si sono aperti con una sonora sconfitta per la nostra Italia. Proviamo a capire i perché di un KO da cui bisogna subito ripartire. 

L'esordio dell'Italia a WEURO22 non è quello che ci si aspettava, bensì una grande delusione nonché un piccolo fallimento.

Tutti conoscono le qualità della Francia, nettamente superiore alle Azzurre, ma nessuno credeva in un parziale così stratosferico come il 5-1 finale. Tale risultato ha aperto un dibattito molto acceso sulle vere potenzialità della nazionale allenata da Milena Bertolini, oltre alle decisioni dalla CT e l'inutilità del professionismo.

 Italia e Francia, le differenze tra i due movimenti

Sicuramente la prima cosa che balza all'occhio è la grande differenza di tesserate delle due nazioni, con la Francia che passa le 200.000 giocatrici, numeri impensabili per ora in Italia, anche se nell'ultimo anno le iscrizioni sono aumentate del 50%.

Inoltre la federazione transalpina ha dei progetti di sviluppo per le giovani calciatrici, addirittura vengono scelte le migliori under 14-15 e vengono allenate nei campi della federali. Questi camp sono presenti anche nel Bel Paese, ma la differenza si basa sulla fascia d'età delle ragazze, visto che si punta soprattutto sulla scuola calcio, cioè under 10 e under 12.

Per incrementare ancora la percentuale di bimbe, la FIGC ha stanziato un progetto nelle scuole. L'età è sempre la stessa, prima, seconda e terza media, sempre con l'intento di ingrandire il numero di tesserate, senza contare troppo sulla qualità.

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Le origini del calcio femminile in Italia con le "Giovinette" che sfidarono il Duce - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo

 Le origini del calcio femminile in Italia raccontate in "Giovinette - Le calciatrici che sfidarono il duce". Ne abbiamo parlato con l'autrice, Federica Seneghini.

 Abisso fisico

Dopo una piccola introduzione sui due movimenti calcistici, si passa alle differenze in campo che tutti gli spettatori hanno notato senza difficoltà.

La diversità fisica tra le Azzurre e le transalpine è risultata veramente abissale, non solo da un punto di vista della struttura, ma proprio dell'atleticità delle calciatrici. In occasione di tutte e cinque le reti francesi, ma in realtà per tutto il primo tempo, l'Italia non è riuscita a fermare in velocitàKadiditou Diani a destra che il duo di sinistra Sakina Karchoui e Delphine Cascarino.

Parlando di fisicità è necessario nominare Marie-Antoinette Katoto, punta del PSG che fa del suo fisico e della sua tecnica la sua forza. In generale tutta la Francia ha corso più delle avversarie, sforando una velocità complessivo di quasi 28 km/h. Tale forma fisica ha permesso a tutta la squadra di salire compatta in attacco e nonché ripiegare in difesa nei momenti di necessità.

Il grande problema delle italiane è risultato essere proprio l'aiuto in fase difensiva. Sia Lisa Boattin che Elisa Bartoli non sono mai riuscite a fermare le avanzate delle esterne, ma ancora peggio è la mancata fase difensiva delle centrocampiste o attaccanti esterne. Barbara Bonansea in varie occasioni non ci ha neanche provato, senza contare lo stesso atteggiamento di Aurora Galli. Valentina Bergamaschi, almeno, in alcune azioni ha tentato di tornare ed aiutare la compagna nel raddoppio.

Proprio la capitana del Milan è risultata la più in forma dal punto di vista fisico soprattutto atletico, superando pure i 30 km/h.

L'esultanza delle nazionale francese, Europei di calcio femminil

 Italia Femminile, errori a volontà

Sicuramente l'abisso fisico con le avversarie ha inciso sul risultato finale, ma è vero che gli errori hanno aggravato la situazione. Per la prima volta da un po' di partite, la nazionale azzurra ha commesso degli sbagli tecnici individuali e tattici giganteschi.

Raddoppi e appoggi inesistenti, posizione del corpo sia in attacco che in difesa errati, linea della difesa e del centrocampo appiccicate o mal messe. Incapacità di tirare da fuori area, idee sbagliate con lanci lunghi senza guardare la compagna. Per non parlare dell'inesistenza del centrocampo, perennemente fuori dai giochi dopo un semplice uno due tra le Francesi.

Per non parlare della grandissima occasione sprecata da Bonansea ad inizio partita, errore che ha compromesso la partita dell'Italia.Certo la forza delle avversarie, ma dopo la prestazione totalmente insufficiente da parte delle undici in campo del primo tempo, non ci sono scusanti per tale risultato.

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Rewind: tutti gli esiti della stagione del calcio femminile italiano - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo

In vista dell'esordio delle Azzurre negli Europei di calcio femminile, riviviamo le tappe della stagione 2021/2022 italiana. Serie A Femminile La Juventus si laurea per la quinta volta Campionessa d'Italia e si qualifica per la prossima UWCL.

 Decisioni tattiche dubbie

La colpa di tale disfatta non è solamente delle giocatrici in campo, ma in una percentuale anche della CT Milena Bertolini, che forse ha sbagliato alcune decisioni tattiche. Partendo dal fatto che è corretto mantenere sempre l'identità della squadra, a volte in certe partite è lecito pure snaturarsi per evitare passivi pesanti.

Andare a giocare con un 4-3-3, che a un certo punto è diventato pure 4-2-1-3, con Arianna Caruso da trequartista, contro una squadra più forte è mezzo suicidio. In questi casi, sapendo la difficoltà delle attaccanti di tornare si sarebbe potuto puntare su un 4-4-2, addirittura su un 5-3-2 o 5-4-1, in modo tale da dare il giusto sostegno ai terzini.

Altro schema che ha sofferto molto l'Italia sono state le giocate con l'ingresso della mezzala dalla seconda linea, tre reti su cinque subite cose. Per arginare tale gioco era necessario portare una superiorità numerica lì in mezzo, ma soprattutto fare giocare calciatrici con caratteristiche fisiche adatte.

Sembra un caso, dovuto anche all'abbassamento di ritmo della Francia, ma dopo l'ingresso di Martina Rosucci e Flaminia Simotti a centrocampo la situazione si è completamente ribaltata. La giocatrice della Juventus ha conferito più protezione posizionandosi davanti alla difesa, ma anche fisico e centimetri. La calciatrice dell'Inter invece ha velocizzato il gioco azzurro.

Stessa situazione in attacco, subentrano Valentina Giacinti e Martina Piemonte, e le occasioni da gol si moltiplicano, con quest'ultima che trovare la rete della bandiera.

 Le prossime partite dell'Italia Femminile

Per le prossime uscite bisogna assolutamente evitare errori banali e non mollare assolutamente di testa. Il fattore psicologico è sempre stato un punto debole delle Azzurre, dimostrato anche ieri dal primo gol in poi.

Inoltre è necessario trovare un modulo e una formazione adatta alle caratteristiche delle avversarie, islandesi molto fisiche e belghe più rapide e tecniche. È importante anche archiviare questa pesante sconfitta, dopo aver ovviamente capito gli errori e ripartire subito giovedì contro l'Islanda. 

Re Nole VII
Rewind: tutti gli esiti della stagione del calcio ...
 

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