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Rewind: la Juve come la fenice nella nona giornata

Tanti colpi di scena in questa nona giornata di campionato:
la Juventus ribalta la partita al 96° e sfrutta il pareggio tra Fiorentina e Inter per salire al secondo posto a -4 dalla Roma, vittoriosa contro la Samp. Pareggio pirotecnico per il Como contro il Milan ed infine, arriva anche la prima vittoria stagionale per il Sassuolo. 

Ma andiamo in ordine...

 Roma-Sampdoria

Le giallorosse vincono di misura in casa contro le genovesi.

Le prime ostilità vengono mosse dalle padrone di casa con Giacinti e successivamente da Serturini; Tampieri respinge senza troppi patemi.

Il gol dell'1-0 è una perla di Manuela Giugliano. Siamo al minuto 42 quando, direttamente da calcio di punizione, la 10 capitolina con un destro da 20 metri circa trova l'angolino basso alla sinistra di Tampieri.

Il secondo tempo segue ancora il leit motiv della prima frazione di gioco. Glionna, infatti, sfiora il raddoppio con un colpo da fuori. Qualche secondo più tardi Tampieri nega la gioia del gol a Paloma Lazaro; la spagnola era riuscita a coordinarsi bene e a concludere di testa in modo pericoloso.

Al 66' Serturini colpisce il palo. La 15 giallorossa si era messa in proprio e con un destro a giro ha scheggiato il legno.

Continua l'assedio della Roma che nell'arco di pochi secondi mette a referto quattro occasioni pericolose. La più interessante è il palo, da posizione defilata, di Paloma Lazaro.

A chiudere definitivamente il discorso è la rete di testa della norvegese Roman su assist di Greggi all'83.

Pochi secondi più tardi la Samp rischia l'autogol per un mancato dialogo tra Pisani e Tampieri.

La Roma guida la classifica con 24 punti.

Parma-Juventus 

Vittoria al cardiopalma per le bianconere che riescono in un'impresa che ad un certo punto sembrava impossibile.

Al '19 è il Parma segnare e lo fa con Melania Martinovic. Tutto nasce da Alice Benoit la quale pesca in profondità Cambiaghi che però, contrastata, perde palla finché Farrelly si avventa sul pallone, guarda in mezzo e permette alla 24 crociata di segnare di testa.

Sul finire di tempo un doppio intervento di Capelletti, prima sul tiro dai trenta metri di Girelli e poi sul colpo di testa da due passi di Pedersen, preservano l'inviolabilità della porta delle padrone di casa.

Come era prevedibile è la Juventus a premere sull'acceleratore per cercare di trovare subito il gol del pareggio.

Diverse le occasioni bianconere nel primo quarto d'ora, ma che hanno come comun denominatore lo straordinario lavoro di Capelletti:

Al '52 Girelli riceve palla in area dagli sviluppi da corner e d'istinto calcia, Capelletti dice di no. Poco più tardi ci prova Arianna Caruso, il tiro della 21 viene deviato in corner. Infine, è ancora Cristiana Girelli a vedersi negare la rete, dato il bel tuffo in spaccata dell'estremo difensore delle Ducali.

All'87 Bonansea serve pericolosamente Girelli che da due passi centra in pieno il palo.

Sembra ormai scritto il destino di questa partita, ma quando mancano poco più di 200 secondi al triplice fischio, ecco che Lisa Boattin trova un gol magnifico. La 13 bianconera dopo essere stata servita da Barbara Bonansea, lascia partire un missile dai 25 metri, stavolta Capelletti non può farci niente.

Sulla sirena Gunnarsdottir estrae il coniglio dal cilindro, segnando un gol pesantissimo e che regala i tre punti alla squadra di Montemurro.

L'islandese finalizza il lavoro iniziato da Boattin e perfezionato da Girelli.

La Juve coglie in pieno il proprio mantra e si rifà sotto in classifica, approfittando del pareggio tra le viole e l'Inter. 

Sassuolo-Pomigliano 

Al giro di boa arriva anche la prima vittoria per il Sassuolo.

Il momentaneo vantaggio arriva per le neroverdi alla metà del primo tempo. Monterubbiano riceve palla e si defila sulla fascia, da dove fa partire un cross che è preciso per la deviazione in girata di Popadinova sul palo più lontano.

La partita non regala emozioni fino all'inizio del secondo tempo, più precisamente fino al '49 quando Gallazzi realizza un gol magnifico. Corner per Pomigliano, Ferrario mette al centro ma il pallone viene allontanato e rimbalza nei pressi della 8 granata che non ci pensa due volte a lasciare partire il missile dalla distanza.

Al '57 doppia occasione per le ospiti: calcio d'angolo per Pomigliano, di testa Taty indirizza verso la rete ma Jane si oppone sulla linea; e ancora corner. In una dinamica pressoché identica alla situazione precedente Kresche ma soprattutto Filangeri spengono sulla traversa le speranze della brasiliana di segnare.

Il gol della vittoria è di Lana Clelland che al '67 mette di testa su suggerimento di Orsi. La scozzese torna in gol dopo otto partite.

Unica altra azione degna di nota è di Filangeri che di testa impegna molto Cetinjia ad un quarto d'ora dalla fine.

Fiorentina-Inter 

Termina a reti bianche il big match di giornata.

Il primo acuto di giornata è di Karchouni che al settimo minuto penetra in area in tandem con Bonetti, Schroffenegger con calma, blocca.

Venti minuti più tardi Bonetti si sbarazza del pressing della difesa viola e in semi sforbiciata tenta la via della rete; il tiro termina di poco fuori.

Al '37 per la prima volta è la Fiorentina a rendersi pericolosa con una doppia occasione; Mijatovic impegna Durante e sulla respinta, complice qualche errore difensivo dell'Inter, Monnecchi sbaglia praticamente un rigore in movimento.

Al '41 è sfortuna Elisa Polli in quanto colpisce prima la traversa e sul tap-in Parisi allontana in qualche modo il pallone.

Passano due minuti e raddoppiano i legni colpiti dall'Inter. Karchouni nonostante il traffico in aria lascia partire il destro colpendo il palo.

Al'53 Mijatovic si porta a spasso la difesa dell'Inter fino ad arrivare ai 20 metri dove scocca il tiro, Durante ci mette la mano.

Un quarto d'ora più tardi tripla occasione della Fiorentina. Iniziamo con il primo legno anche per la squadra di Panico; Johannsdottir di testa fa tremare la traversa, la palla resta lì, Mijatovic viene però murata da Durante ed infine ancora il difensore islandese che manda alto un tiro praticamente a porta vuota.

Nel finale Schroffenegger in qualche modo mantiene lo 0-0 parando su Njoya e Polli.

Un punto per parte in una partita complessivamente equilibrata. 

Milan-Como 

Chiudiamo le nostre sintesi di giornata con la partita che più di tutte ha regalato colpi di scena. Il derby lombardo termina 3-3.

Lindsey Thomas, e di conseguenza il Milan, inizia alla grande segnando una doppietta in appena venti minuti.

Il primo gol è al '9 con la francese che in qualche modo chiude il triangolo con Bergamaschi e dagli undici metri trova l'angolino.

Al '22 Mascarello fa partire il contropiede del Milan, trovando poco prima la linea di centrocampo Thomas, l'attaccante rossonero si fa 50 metri di corsa palla al piede e nell'uno contro uno fredda Kubassova.

Alla mezz'ora Tucceri Cimini centra la traversa direttamente da punizione.

Prima del duplice fischio il Como riaccorcia le distanze con Karlernas. La svedese completa il buon lavoro svolto da Kubassova e Pavan; proprio quest'ultima legge il suo movimento in area servendola.

Il 3-1 rossonero si concretizza al decimo della ripresa con il colpo di testa di Fusetti sul corner battuto da Mascarello.

Al '72 avviene ciò che provoca lo sliding doors del match.

Linda Tucceri Cimini si procura un calcio di rigore e si incarica di batterlo al posto di Asllani. La 27 spedisce a lato il tiro, sprecando così l'opportunità di fare 4-1 e chiudere, quasi sicuramente, la pratica Como.

Si, perché appena 80 secondi dopo Beccari di testa riaccorcia le distanze. Tutto ha origine dalla punizione sulla trequarti di Pastrenge che trova Lipman e che a sua volta prolunga di testa per la 9.

In pieno recupero avviene il patatrac, è calcio di rigore in favore del Como. Bergamaschi con irruenza colpisce Hilaj a limite dell'aerea e l'arbitro non ci pensa due volte ad indicare il dischetto.

Si presenta Rizzon dagli undici metri. La 24 del Como si fa parare il tiro con la mano di richiamo da Giuliani, ma la palla resta lì e proprio Rizzon ribadisce in rete. 

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