Il pilota italiano chiude la propria avventura in MotoGP al termine del GP di San Marino e della Riviera di Rimini
Uno sguardo all'orologio, un'occhiata al calendario.
No, il fine di tali azioni non è quello di comprendere quale sia la data odierna. Quella è ovvia.Ciò che si vuol fare è rendersi conto del passare del tempo.
Quello stesso tempo che scorre così velocemente, che scivola via tra le dita e non ritorna più, consegnandoci memorie indelebili di alcuni momenti indimenticabili da conservare per sempre nel cassetto dei ricordi.
Tra di essi rientrano certamente quelli vissuti nelle stagioni passate di MotoGP.
La vecchia guardia, quella che ha contribuito a scrivere pagine indelebili nella storia di questo sport, sta scivolando via proprio come quel tempo che va avanti e non ritorna più indietro.
Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Valentino Rossi.
Icone, leggende, monumenti delle due ruote che avranno per sempre la loro firma impressa nel Motomondiale.
Nel novero dei piloti da ricordare però, bisogna inserire un altro nome.
Quello del ragazzo di Forlimpopoli nato nell'ormai lontano 1986.Una vita dedicata alle moto, alla propria passione, coltivata così come si fa con un orticello dal quale poi scaturisce il raccolto.
Ebbene, lui il raccolto lo inizia a guadagnare dal 2004, anno in cui ottiene la vittoria del titolo mondiale nella classe 125.
Poi il primo trionfo nella classe regina, a Donington Park nel 2009 con i colori del team Repsol Honda.
La prima vittoria con Ducati in Malesia nel 2016.
Ed è proprio con la casa di Borgo Panigale che dà vita agli epici duelli con Marc Marquez nella stagione 2017.
Una lotta spettacolare, appassionante, emozionante, senza esclusione di colpi da cui non esce vincitore, ma dalla quale riceve tutti gli applausi che merita da chiunque con un secondo posto finale nella graduatoria generale, che è altresì il medesimo posto raggiunto nelle due stagioni successive.
In questo periodo la situazione è ben diversa, in quanto naviga nelle retrovie con il team Yamaha WithU.
Non il massimo per un centauro.
E allora decide che basta così, il suo l'ha fatto.
Come scorre veloce il tempo, senza che ce ne accorgiamo.Nel GP di San Marino e della Riviera di Rimini Andrea Dovizioso dà l'addio alla MotoGP.
Grazie di tutto Dovi.
Le statistiche di Andrea Dovizioso nel Motomondiale
Nel Motomondiale Dovizioso vanta 345 gare disputate in un arco di 20 stagioni con 24 vittorie, 103 podi e 1 mondiale vinto (per l'appunto quello in 125 nel 2004), oltre a 20 pole position, 22 giri veloci e 3792 punti totalizzati.
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