La statistica è ormai entrata prepotentemente nel mondo del calcio, basti pensare alla parabola degli xG. Ma qual è il suo peso reale? Il dibattito si concentra soprattutto sul possesso palla.
Nell'ultimo periodo, per un motivo o per un altro, di siparietti in ambito sportivo se ne sono visti un bel po'.
Allegri prima, Lautaro poi hanno avuto qualcosa da ridire alle domande che i giornalisti di Sky gli hanno posto. Ultimo ma non per importanza è stato il siparietto della domenica sera a Sky calcio club.
Marco Bucciantini e Fabio Caressa si "pizzicano", con toni più o meno discutibili, su un argomento che ultimamente sta entrando nei cuori di tutti: La statistica applicata al calcio.
Nel loro caso la valutazione del possesso palla come indice di "forza" di una squadra.
La statistica nell'ultimo anno sta iniziando ad avere degli sviluppi piuttosto marcati nell'ambito calcio, basti pensare che gli xG, quelli che fino a qualche hanno fa veniva usati solo come "sfotto" nei confronti di Caressa, oppure come mera scienza usata solo dai più cervellotici calciofili, adesso sono indice di riferimento per tutte le app calcistiche in cui si visualizzano i risultati delle partite.
Un piccolo passo che però sembra non bastare.
Ilario Castagner, l'Olanda a Perugia - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo
Se n'è andato Ilario Castagner, storico allenatore del "Perugia dei Miracoli". Una carriera iniziata con l'Atalanta e finita in Umbria. Nel mezzo le panchine di Milan, Lazio, Inter, Ascoli, Pescara e Pisa.
Nel dibattito tra i due giornalisti, viene menzionato il possesso palla come statistica per valutare quale fra i vari team ha una maggiore "forza". Premettendo che, chiunque abbia frequentato una scuola calcio sa che mantenere il possesso riduce il rischio, ma se questo possesso non si sviluppa resta mera estetica. Possiamo sottolineare che il possesso palla, indicato in tutti i siti che espongo i risultati dai match, non indica dove questo viene svolto, nè tanto meno come questo viene sviluppato. Devono quindi correlarsi al suddetto indice almeno altri due indici: Il field tilt, che indica quanto possesso viene sviluppato nel terzo d'attacco e i passaggi progressi effettuati, cioè quanti passaggi vengo svoti avanzando nella porzione finale di campo. (nel caso di Fbref: passaggi completati che spostano il pallone verso la linea di porta avversaria ad almeno 10 metri dal suo punto più lontano considerando negli ultimi sei passaggi, o qualsiasi passaggio completato nell'area di rigore.)
Per capire meglio di cosa parliamo, se si valuta la classifica delle squadre che hanno il possesso palla più alto in Serie A troviamo nei primi tre posti: Napoli, Fiorentina e Monza.
Napoli e Fiorentina risultano nei primi due posti anche per Field Tilt e passaggi progressivi, indice di una mentalità offensiva della squadra e di un possesso corale volto all'attacco, mentre non figura neanche nelle prime cinque posizioni il Monza, che sviluppa un possesso di tutt'altro tipo. Risulta così evidente che il possesso palla non è un dato del tutto inventato e non esiste (per fortuna) un possesso di Schrödinger per il quale avrei una dubbia e contemporanea appartenenza del possesso nel momento in cui la palla si trova in viaggio da un giocatore all'altro. E' altrettanto evidente che il possesso palla in quanto tale, se non correlato dalle suddette statistiche non può essere indice né della forza di una squadra, né indice di un buon sviluppo offensivo.
Questa volta la statistica il vaso l'ha fatto traboccare davvero, anche se rientrando nei giusti toni è importante che se ne parli per una maggiore conoscenza dei dati che ci vengono forniti e per un'analisi produttiva di quello che è il gioco più bello del mondo.
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