Con la trasferta vittoriosa a Venezia si conclude il girone d'andata della Lazio: un coast to coast di Pedro, una spallata di Acerbi e il duo Milinkovic Luis Alberto bastano a portare a casa i tre punti. La partita ha detto cose importanti: innanzitutto non era scontato portare a casa sei puniti consecutivi in due partite senza Ciro immobile, fermato dal covid. Sarri poi, continua a fare esperimenti: oggi ha provato Radu, che fin qui non era mai rientrato nelle gerarchie del mister, titolare al posto di Hysaj; Luis Alberto sta diventando decisivo pur non giocando titolare, entrando gli ultimi 30 minuti la squadra sembra trovare una nuova linfa e anche lui dimostra di non soffrire la panchina, a dimostrarlo due assist contro il Genoa e un gol allo scadere oggi in compartecipazione con Milinkovic, con cui non ha perso la chimica. Unica nota negativa l'ennesimo gol preso di una stagione in cui la difesa laziale non è quasi mai riuscita a mantenere la rete inviolata.
Si chiude, dunque, il primo ciclo Sarri, che ha guidato la squadra in un processo di transizione portato avanti con non poche difficoltà, tra passi avanti e parecchi passi indietro, vittorie esaltanti come quelle nel derby e contro l'Inter e sconfitte poco giustificabili. Un giro sulle montagne russe, insomma, come già più volte definito, fatto di sentimenti contrastanti. Le giostre ora chiudono per le feste, i calciatori scendono dall'abitacolo, si fanno un giro con la famiglia e poi risaliranno a gennaio, sperando che il secondo giro sia meno nauseante del primo, su una ruota panoramica magari e non sul Blue Tornado.
Un po' di tempo per pensare servirà a limare le storture tattiche e qualche aiuto dal mercato potrebbe aiutare a concludere il campionato con più tranquillità. Campionato che comunque sarà di transizione, verso la nascita di un nuovo progetto tecnico su cui sia l'allenatore che il presidente credono tantissimo, come dimostra il fresco rinnovo di contratto del tecnico toscano annunciato da Lotito durante la cena di Natale della squadra, a pochi mesi dal primo. Un segnale forte alla squadra e ai detrattori che il presidente ha voluto lanciare: si va avanti con Sarri nonostante tutto, perché così ha deciso Lotito e come ha confermato Angelo Peruzzi, in un'intervista sfogo con Stefano Benedetti su Radiosei, dopo la conclusione della sua esperienza quinquennale come team manager biancoceleste, alla Lazio si fa ciò che dice Lotito.
Commenti (0)