Siamo arrivati al termine dell'anno, momento di resoconti, di valutazioni, momento per tirare le somme e guardare quanto fatto finora. Iniziamo allora dalle pagelle della Lazio.
Squadra – 5,5: la prima parte di questa stagione ci ha restituito una Lazio con alti e bassi, in cerca di una nuova identità, il voto alla squadra non può quindi essere sufficiente, in attesa di un rendimento più costante.
Allenatore – 6: tante sperimentazioni e la ricerca di un equilibrio tattico che ancora non c'è hanno prodotto risultati altalenanti. La sufficienza per mister Sarri arriva per la gestione complessiva della rosa e per la valorizzazione dei nuovi acquisti, Pedro su tutti.
Presidente – 8: dopo la fuga nella notte di Inzaghi serviva un nome forte per non scoraggiare la piazza. Il nome di Sarri è stata una scelta di Claudio Lotito, sorprendente per molti ma che dimostra la volontà di crescita della squadra. Scelta che continua a rivendicare nonostante le critiche e i risultati.
Direttore sportivo – 5,5: Il mercato estivo di Igli Tare ha dato a Sarri ciò che voleva, anche se alcune situazioni potevano essere gestite meglio. L'addio di Caicedo ha privato la squadra di una pedina fondamentale per sostituire Immobile, la trattativa Kostic è una macchia difficile da rimuovere e in difesa serviva un nuovo centrale più adatto al 4-3-3.
Portieri:
Strakosha – 7: Si è finalmente ripreso la titolarità dopo un anno e mezzo di esilio, la papera contro il Galatasaray, dopo mesi di inattività è solo un infortunio che non ha inficiato il rendimento successivo.
Reina – 4: Prestazioni quasi mai convincenti non all'altezza della sua carriera hanno convinto il mister a relegarlo di nuovo in panchina.
Difensori:
Luiz Felipe – 6,5: Tra i difensori centrali è quello che più di tutti è riuscito a fare suoi i dettami di mister Sarri. Quando non gioca, la sua assenza si fa sentire.
Lazzari – 6: Ce la mette tutta per riuscire a convincere il mister senza però riuscirci del tutto, la difesa a 4 limita le sue caratteristiche puramente offensive.
Marusic – 6: Stagione senza infamia e senza lode per un calciatore che con Inzaghi stava vivendo un ottimo periodo di forma.
Acerbi – 5: Quasi mai all'altezza del ruolo, il cambio di modulo lo ha penalizzato, ciliegina sulla torta la polemica con i tifosi che poteva evitare.
Hysaj – 5: Voluto fortemente dal mister e quasi mai messo in discussione nelle scelte di formazione, non ha mai regalato sussulti e qualche svarione difensivo di troppo.
Centrocampisti:
Cataldi – 9: Dopo anni passati a fare la scorta è riuscito finalmente a prendersi ciò che è suo di diritto, le redini del centrocampo della sua squadra del cuore.
Basic – 8: L'acquisto che serviva per dare equilibrio, partito in sordina è riuscito piano piano a ritagliarsi un ruolo da comprimario nello scacchiere tattico sarriano.
Milinkovic-Savic – 7: Mai fuori posto e mai in discussione, riesce a trovare il suo spazio anche nel nuovo centrocampo a tre, qualche prestazione sottotono, ma nulla di eclatante.
Lucas Leiva – 5: Non è più quello di un tempo, gli anni passano e la fatica comincia a farsi sentire, ha perso la titolarità ma può ancora essere utile per dettare le geometrie nei minuti finali.
Luis Alberto – 5: non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi, non presentandosi in ritiro, qualche incomprensione di troppo con l'allenatore e difficoltà nel trovare un equilibrio nel nuovo modulo. Si sta riprendendo a suon di gol e assist partendo dalla panchina.
Akpa-Akpro – 4: Non ha mai convinto né da titolare né da riserva, prestazioni impalpabili e al limite dell'accettabile. Incomprensibile.
Attaccanti:
Pedro – 10: La vera sorpresa della stagione, dopo una stagione così e così dall'altra parte del Tevere gli serviva un cambiamento radicale e un allenatore che lo conosce molto bene per ritornare ad essere il fuoriclasse che è sempre stato.
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Zaccagni – 7,5: dopo i primi mesi di rodaggio nelle ultime uscite ha dimostrato di valere l'investimento fatto in estate. Gol, assist e tanta corsa.
Immobile – 7: Fa quello che sa fare meglio, segnare e tanto, resta lui il perno dell'attacco biancoceleste, peccato per qualche infortunio e il Covid che lo hanno tenuto fuori in momenti chiave della stagione.
Felipe Anderson – 6,5: Una prima parte di stagione fuori dal comune sembrava averci restituito migliorato il Felipe che conoscevamo, nella seconda parte è invece ricaduto in un periodo opaco, frutto di una discontinuità che non lo ha mai abbandonato.
Muriqi – 2: Dopo la partenza di Caicedo il peso dell'attacco in assenza di Ciro era il suo ma sembra non essersene accorto, ha costretto il mister a schierare Pedro falso nueve pur di non farlo giocare titolare. Inesistente.
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