Dopo una settimana iniziata nel peggiore dei modi, con la sconfitta umiliante contro il Napoli e continuata in maniera rocambolesca, con il 4 a 4 contro l'Udinese, che ha lasciato molti dubbi e poche certezze, la Lazio riesce finalmente a trovare i tre punti a Genova contro una Sampdoria che ha opposto pochissima resistenza, soprattutto nel primo tempo, in cui i biancocelesti hanno mostrato finalmente un gioco molto simile a quello che vuole Mister Sarri, con fraseggi e un movimento costante che hanno permesso di chiudere la pratica con Sergej Milinkovic-Savic e un doppio Ciro Immobile, che ha lasciato il campo a fine primo tempo lasciando i tifosi laziali in apprensione. Su due dei tre gol c'è lo zampino di Mattia Zaccagni che finalmente ha mostrato le doti che lo avevano portato ad emergere al Verona.
Il secondo tempo la squadra ha gestito senza patire troppo, finché Milinkovic non ha deciso che era troppo semplice vincere così e si è fatto espellere per un doppio giallo per proteste evitabilissimo. Di seguito la Samp ha ritrovato un po' di orgoglio e soprattutto nei minuti finali è riuscita ad impensierire in un paio di occasioni la difesa laziale, grazie soprattutto all'ingresso di Manolo Gabbiadini che ha trovato il gol del 3 a 1 finale su un errore in copertura di un distratto Felipe Anderson.
Una buona prestazione nei 45 minuti iniziali e una più sottotono in quelli finali bastano, quindi, alla Lazio per vincere la partita. Si sono visti anche sprazzi di sarrismo che fanno ben sperare in vista della partita di giovedì contro il Galatasaray, importantissima per raggiungere il primo posto nel girone ed evitare un turno e due partite in più di Europa League.
Dopodiché il 2021 su chiude con tre partite contro Sassuolo, Genoa e Venezia, in cui è fondamentale non perdere punti per rimanere attaccati al treno Europa che corre sempre più veloce, soprattutto in prima classe, quella della Champions League, che se ne sta andando sotto la spinta bergamasca.
Poi il mercato di gennaio potrà e dovrà aiutare a coprire alcune falle della rosa che risente ancora del cambio radicale di filosofia calcistica. La stagione è ancora lunga, le montagne russe non sono ancora finite, ma il progetto è a lungo termine e la fiducia della società non manca.
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