9 gennaio 1900 – 9 gennaio 2022. 122 anni di storia, di passione, di sfide, di alti e bassi. 122 anni di Lazio.
Arriva come ogni anno il compleanno biancoceleste, arriva in un momento particolare sia in campo che fuori e porta con sé un regalo: l'Inter capolista. Quella degli ex, quella che non vorresti incontrare in un giorno di festa. Ma qualsiasi sarà il risultato, non rovinerà i festeggiamenti di un giorno che per ogni tifoso biancoceleste vuol dire orgoglio e senso di appartenenza. Orgoglio per una data che segna il primato del calcio cittadino, senso di appartenenza per una maglia che ne ha vissute tante ma è sempre lì, fiera come l'aquila che ne è simbolo.
Perché in fin dei conti possiamo parlare quanto vogliamo di campo, di giocatori, di moduli, di allenatori, di Sarri, di Inzaghi, di Lotito, di Tare ma sono solamente orpelli di una passione più profonda che nessuna polemica può scalfire.
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Allora festeggiamo la Società Sportiva Lazio e la sua storia, celebriamo Luigi Bigiarelli e i suoi sodali, che una mattina di gennaio del 1900, seduti su una panchina in piazza della Libertà, hanno deciso che era giunto il momento di portare il gioco del football, che tanto piaceva agli inglesi, anche a Roma, celebriamo i calciatori che nel 1915 non hanno potuto giocare la finale per lo scudetto, poi assegnato d'ufficio al Genoa, perché incombeva una guerra; celebriamo il generale Giorgio Vaccaro che nel 1927 evitò che i colori biancocelesti si mischiassero con chi è venuto dopo, celebriamo la squadra che ha portato il primo trofeo biancoceleste, la coppa Italia del 1958; celebriamo la banda del '74, gli eroi del -9, i campioni del 2000 e i successi europei, i nove acquisti in un giorno di Lotito, Lulic '71 e tutti coloro che hanno orgogliosamente indossato la maglia con l'aquila sul petto. Celebriamo i tifosi che per lei soffrono e la sostengono ad ogni costo. Celebriamo 122 anni di calcio.
Tanti auguri Lazio. Con affetto da un tifoso innamorato.
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