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E il Gallo cantò tre volte

Andrea Belotti è tornato ad infiammare le cronache di mercato relative al Milan. L'attaccante classe '93 avrebbe infatti deciso di non rinnovare il contratto con il Torino in scadenza il 30 giugno del 2022 rifiutando la ricca proposta di rinnovo messa sul piatto da Cairo, ovvero un quinquennale da 3.2 milioni di euro a stagione bonus inclusi.


Dietro ai tentennamenti del Gallo ci sarebbe infatti proprio il Diavolo che avrebbe fiutato l'affare a parametro zero in vista della prossima stagione e che rappresenterebbe anche la prima scelta di Belotti, rossonero da sempre proprio come Sandro Tonali. Aldilà di come andrà a finire, è curioso notare come il binomio Belotti-Milan sia andato in scena molte volte perlomeno negli ultimi cinque anni di calcio. I rossoneri tentarono un primo approccio nell'estate 2017, quella della fantomatica era cinese durato poi solo dodici mesi, mettendo sul piatto 40 milioni più il cartellino di Niang (valutato 20). Una proposta complessiva da 70 milioni dunque che trovo l'irremovibilità di Cairo che valutava 100 milioni il suo bomber e capitano.


Il secondo tentativo risale a tempi più recenti: parliamo del gennaio scorso quando il Milan cercava sul mercato invernale un vice di Ibrahimovic e aveva individuato proprio nel Gallo l'obiettivo principale. Cairo, che comunque partiva da una valutazione che sfiorava i 40 milioni, deciso di non privarsene perché invischiato in una durissima lotta salvezza. I rossoneri virarono poi su Mandzukic,


E siamo ad oggi. Il terzo tentativo, quello che Maldini e Massara stanno portando avanti sottotraccia, potrebbe essere quello decisivo. Belotti, dopo anni di goal, sudore e impegno alle dipendenze del Toro granata, sogna di sbarcare in una big e compiere quel salto che comunque la sua carriera meriterebbe. L'attaccante italiano, vincitore degli ultimi Europei con l'Italia di Mancini, possiede caratteristiche che ben si sposano con i dettami tattici di Pioli. Oltre ad essere un ottimo finalizzatore, il capitano del Torino sa giocare con e per la squadra, caratteristica molto apprezzata dalle parti di Milanello. Nei Vangeli il Gallo cantò tre volte: per il Milan sarà la volta buona?

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