L'ultima giornata di campionato di questo 2022 ci ha regalato 5 vittorie su 5 in trasferta, la più importante fra queste è stata, come anticipato, quella della Juventus a Roma. Dilaga la Fiorentina a Parma; mentre vittorie di misura nelle altre sfide per Milan, Inter e Como.
Pomigliano-Inter
Le nerazzurre tornano alla vittoria in campionato dopo quasi due mesi di astinenza. MVP del match è Tabitha Chawinga, autrice di una doppietta.
Partono meglio le ospiti con una prima conclusione al '5: palla dentro per Kristjansdottir che di testa colpisce però debolmente, Cetinja ringrazia.
Al'13 è su sviluppi da calcio di punizione che l'Inter tenta di far male al Pomigliano. Karchouni crossa e ci arriva ancora una volta Kristjansdottir, la quale viene respinta, successivamente prova anche Njoya a segnare ma si trova in posizione di offside.
A metà primo tempo il Pomigliano non capitalizza una buona occasione con Taty, che imprime poca potenza nella punizione dal limite precedentemente ottenuta.
Passiamo al secondo tempo con il colpo di testa di Van der Gragt. L'olandese ancora una volta era stata brava a sfruttare la sua fisicità ma la conclusione non è in grado di cambiare le sorti del match.
Tuttavia, l'appuntamento dell'Inter con il gol è sempre più vicino; infatti, al '53 Chawinga porta in vantaggio le nerazzurre. Cross perfetto da destra di Sonstevold, Chawinga si gira rapidamente e con un guizzo di mancino beffa Cetinja.
Venti minuti più tardi è Merlo a provare ad aumentare il vantaggio delle ospiti con un tiro da fuori area che diventa insidioso per la traiettoria presa. Cetinja blocca a terra.
Al '76 la ditta Sonstevold-Chawinga si ripete. Altro cross dall'out di destra della norvegese per l'attaccante del Malawi che, stavolta di testa, buca la rete granata.
In pieno recupero ecco il gol della bandiera del Pomigliano. Amorim raccoglie palla fuori area, si inserisce eludendo la pressione della difesa neroazzurra, per poi scaricare verso Martinez; la guatemalteca beffa Durante con un bel destro secco.
Sassuolo-Milan
Un gol dopo pochi secondi dal via regala la gioia della vittoria alla squadra di Ganz. Sassuolo-Milan termina 0-1.
Dopo appena 36 secondi Kosovare Asllani trova il gol che decide l'incontro. Mascarello ha spazio al limite dell'area avversaria, guarda avanti a sé, lasciando partire un cross perfetto per la svedese che batte Lonni con un tocco di esterno al volo.
Al '4 Clelland prova a riportare la partita in equilibrio con un missile da fuori, Giuliani respinge con i pugni.
Dieci minuti più tardi si continua a giocare solo nella metà campo del Milan ma le neroverdi ancora non si rendono pericolose arrivate in porta.
Al'27 il Milan ha una buona occasione con Piemonte. La centroavanti italiana viene servita da Mascarello, brava a conquistare un pallone sanguinoso nella trequarti avversaria, e dai 25 metri per poco trova il gol sul secondo palo. Lonni ci arriva con la punta delle dita e manda in corner.
A cinque dal '45 occasione per il Sassuolo. Cross perfetto di Philtjens da corner, Goldoni colpisce di testa dal limite nell'aerea piccola ma Giuliani si ritrova la sfera tra le mani e riesce a bloccarla.
Negli ultimi secondi della prima frazione di gioco Bergamaschi porta palla velocemente per poi scaricare per Piemonte, il tiro della 18 finisce di poco sul fondo. Non era facile data la posizione defilata.
Al decimo della rispesa avviene un contropiede delle padrone di casa. Tre contro due del Sassuolo con Sciabica che converge al centro e serve Monterubbiano. La numero 27 una contro una con Giuliani si allunga troppo il pallone sprecando un gol da praticamente dentro la porta.
Nel finale il Milan ha il pallino del gioco, sfiorando anche il gol con Piemonte e Thomas ma il risultato resta fisso sullo 0-1.
Parma-Fiorentina
Dilaga la Fiorentina vincendo 0-4 al Tardini di Parma.
Il primo acuto del match è viola, con Parisi che colpisce la traversa dai 25 metri di prima intenzione.
Al '18 Boquete fraseggia con Johannsdottir, che si inserisce in area e prova il mancino al volo. Para con sicurezza Capelletti.
al '38 ecco che arriva il primo gol della Fiorentina; a segnarlo è Johannsdottir.
L'islandese incorna sul cross preciso di Longo, brava a lavorare il pallone ricevuto da Severini, riuscendo a bypassare la pressione della difesa crociata.
Nel secondo tempo la Fiorentina concretizza di più rispetto alla frazione precedente trovando altri 3 gol.
Il primo di questi al dodicesimo con il rigore trasformato da Kajan spiazzando il portiere. Tutto nasce da Miriam Longo che trova in area l'ungherese, la quale finisce a terra su fallo di Jelencic.
Al'69 Boquete si fa murare da Capelletti in un una contro una.
Settanta secondi più tardi la spagnola si riscatta segnando il terzo gol. Kajan serva la centrocampista che entra in area di rigore e spedisce il pallone sotto il sette.
Al '75 Johannsdottir realizza una doppietta mettendo il punto che chiude definitivamente la pratica Parma. Azione corale delle ospiti che muovono palla velocemente attraverso Kajan, Boquete e Longo, proprio quest'ultima tenta il tiro ma colpisce malamente il pallone, così, in seconda battuta, apre per l'islandese che la mette all'angolino basso a destra.
Sampdoria-Como
Esordio amaro delle blucerchiate nella cornice di Marassi; ad uscirne vincitore è il Como grazie a Karlernas.
La prima occasione è del Como: colpo di testa di Picchi su cross dalla destra, in tuffo Tampieri sventa il pericolo.
Il gol del vantaggio delle lombarde arriva al '26 con Karlernas. Il cross da corner sviluppa un flipper in area: Picchi, poi Lipman con risposta di Tampieri, infine la centrocampista svedese fa centro sulla ribattuta.
Al '39 la Samp ha un'occasione d'oro per riequilibrare il match. Rincon lascia partire il tiro ma sbatte su Lipman, per l'arbitro è un tocco irregolare e decreta il penalty in favore delle padrone di casa.
Dal dischetto va proprio la colombiana che spara alto sopra la traversa.
Al'54 Beccari serve Pavan in area che di destro centra la traversa.
A venti minuti dalla fine Baldi si mette in proprio accentrandosi dopo la galoppata sull'out di destra. La 24 prova il tiro ad incrociare ma la conclusione termina di poco larga.
All'81 Baldi prova a far un bolide dalla distanza ma Beretta sbarra la strada.
A cinque dalla fine Di Luzio sfiora l'eurogol mandando di poco fuori il tiro dalla distanza a seguito di un sombrero.
Roma-Juventus
È bianconero il match di cartello tra Roma e Juventus.
L'incontro è ricco di emozioni e colpi di scena, a partire dal vantaggio giallorosso dopo appena un minuto.
Giacinti tocca per Giugliano, il cui lancio per Serturini è perfetto. La 15 fredda a tu per tu Peyraud-Magnin.
La Juventus prova subito a ristabilire la parità. Al '9 Gunnarsdottir colpisce la traversa di testa su sviluppi da corner.
Cinque minuti più tardi Lineth Beerensteyn ci riesce. Azione molto veloce con Peyraud-Magnin che nel rinviare trova Gunnarsdottir, la quale verticalizza di testa verso l'olandese che in velocità batte Ceasar.
Al'24 ci sono occasioni da entrambe le parti: prima la Roma con Haavi colpisce in pieno la traversa; pochi secondi dopo la Juve invece, fa tremare le ospiti con un tiro di esterno di Lenzini, Ceasar mette in corner.
Al'38 la Juve esegue il sorpasso. Punizione di Boattin respinta, in controbalzo prova Caruso a segnare tuttavia, esito non è differente; ma ecco che Grosso tenta il tiro che viene poi deviato in porta da Girelli.
Il secondo momentaneo pareggio però non tarda ad arrivare. Al quarto del secondo tempo rete di Andressa. La brasiliana non fallisce il tap-in dopo il palo colpito da Giacinti.
La partita è al massimo del suo climax, ogni squadra sta dando il suo massimo per cercare di portare la vittoria dalla propria parte.
Alla fine, avrà la meglio la Juve a cominciare dal '67, quando Beerensteyn realizza la propria doppietta personale.
La 18 bianconera viene cercata da Grosso con un passaggio filtrante illuminante, punta Wenninger e con un tocco intelligente, dopo una serie di finte, supera Ceasar.
Successivamente, arriva anche il quarto gol della Juventus, stavolta con Grosso che mette fine a questa battaglia.
La canadese tenta una prima conclusione ma viene ribattuta dalla retroguardia giallorossa, la palla finisce a Sembrant che la restituisce alla medaglia d'oro di Tokyo 2020 e stavolta non lascia scampo a Ceasar.
La Juventus torna a -3 dalla Roma capolista e vendica, almeno parzialmente, quanto successo in Supercoppa Italiana poco tempo fa.
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