In casa Milan tengono banco le situazioni contrattuali legate a Frank Kessié e Alessio Romagnoli, con uno sguardo anche a Ibra.
Alessio Romagnoli non ha ancora deciso se rinnovare il proprio contratto con il Milan in scadenza il prossimo 30 giugno. Nonostante questo, col forte inserimento della Lazio, sua squadra del cuore, che sta facendo vacillare il centrale, l'ex Roma e Sampdoria non ha mai fatto mancare la giusta dose di professionalità e l'attaccamento ad una maglia che è ormai sua da ben sette anni. Nella sua stessa situazione c'è oggi nel Milan Frank Kessié: medesima condizione contrattuale, diverso trattamento riservato loro dai tifosi. Quali sono le motivazioni?
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Sabato scorso ha festeggiato 21 anni, facendosi un bel regalo: nell'ultimo turno di campionato ha contribuito con un assist nel 3-1 della Cremonese sul Parma. Nicolò Fagioli è indubbiamente il miglior talento del campionato cadetto. La Juventus e la nazionale lo aspettano.
Romagnoli, l'umiltà è apprezzata
La differenza sta tutta nell'atteggiamento: Kessié la scorsa estate aveva dichiarato pubblicamente di volersi legare al Milan non appena sarebbero terminato le Olimpiadi, al quale l'ivoriano ha partecipato col permesso di Maldini e Massara. Promesse mai tramutatesi in fatti concreti, con una richiesta di quasi nove milioni di euro a stagione (più lauta commissione da corrispondere al procuratore Atangana) richiesti ad un Diavolo che ne aveva messi sul piatto, bonus compresi, sei e mezzo. Una pretesa quella del classe '96 decisamente fuori portata considerando l'attuale stipendio che supera di poco i due milioni a stagione.
Situazione completamente diversa quella di Romagnoli. Mai una dichiarazione fuori posto, mai parole al veleno che avrebbero potuto far storcere il naso alla tifoseria. E pensare che di motivi, il buon Alessio, ne avrebbe avuti parecchi: relegato a ruolo di alternativa dopo l'arrivo di Tomori e offerta al ribasso rispetto ai sei milioni (per onesta, decisamente troppi) che percepisce attualmente. Eppure Romagnoli ha sempre messo il Milan davanti ai propri interessi personali, accettando senza problemi la proposta di Maldini di ridursi drasticamente l'ingaggio. Un quadriennale con opzione a 2.8 milioni più bonus. La stessa offerta messa sul piatto dalla Lazio.
Chi biasimerebbe il classe '95 se decidesse di andare a giocare da titolare nella sua squadra del cuore allo stesso ingaggio messo sul piatto dal Milan? Tutti probabilmente capirebbero le ragioni di una scelta che comunque non è ancora arrivata. Romagnoli è legato al Milan e ne indossa con fierezza la fascia da capitano. Spiragli per la permanenza continuano ad esserci ma comunque andrà il Capitano del Milan avrà sempre la giusta riconoscenza da tutto il popolo rossonero.
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