Rabbia e delusione in casa Napoli dopo la sconfitta interna in coppa Italia contro la Fiorentina. L'eliminazione e i 5 gol subiti accrescono il peso della sconfitta maturata dai partenopei, tutto ciò porterà sulla sfida di lunedì al Dall'Ara un pressione ancora più grande per la squadra di Spalletti.
Se pur vero che la classifica del Napoli richiede i 3 punti contro il Bologna va però anche analizzato il momento che stanno vivendo gli azzurri. La partita affrontato con la Viola ha evidenziato una squadra con i soliti infortuni (a livello numerico) e con una scarsa condizione atletica per ovvi motivi.
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I rientri di Malcuit, Ruiz e Lozano sembravano poter essere l'arma in più per Spalletti, salvo poi rivelarsi, eccetto il francese, i fattori che hanno permesso ad Italiano e i suoi ragazzi di qualificarsi ai quarti. La superiorità numerica non gestita bene è stata, aldilà della prodezza di Biraghi, la chiave del match che ha permesso ai viola di rimediare alla doppia follia di Dragoswki sul finire del primo tempo. Nel Napoli vanno sottolineate le prove difensive di Tuanzebe e Ghoulam che hanno evidenziato grosse fragilità nel reparto difensivo del Napoli in vista del lungo periodo in cui mancherà Koulibaly. L'inglese ha messo in mostra l'eccellente forza fisica ma anche limiti nella marcatura ad uomo, come visto nel gol di Vlahovic. L'Algerino dal canto suo non può che, alla terza partita in una settimana, fare una prova con meno sbavature possibili ma limitando di un'importante apporto offensivo al Napoli soprattutto durante la superiorità numerica. Appurata per ovvi motivi la mancata colpevolezza del terzino sorgono dubbi su come sia possibile che dopo 4 anni il Napoli sia ancora privo di un secondo terzino. Ottime note positive per alcuni calciatori, grande prestazione per Petagna, prova positiva anche per Lobotka, Di Lorenzo e Mertens.
Dopo l'uscita dalla Coppa Italia ora non resta che recuperare energie per Bologna, perché oltre ad avere i soliti indisponibili, il Napoli ha accumulato altri minuti e stress nelle gambe e nella testa di chi sta giocando da un mese senza mai rifiatare.
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