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Neymar - Coutinho, la staffetta di una samba triste

L'uno è il ritratto della felicità. L'altro è l'immagine della timidezza. Entrambi sono trequartisti che amano partire da sinistra e danno del tu al pallone. Ed entrambi sono nati nel 1992, condividendo spogliatoio in praticamente tutte le categorie della nazionale brasiliana. Neymar Jr. e Philippe Coutinho sono le due facce d'una stessa moneta, ma sono anche e soprattutto i protagonisti di una staffetta al suono di una samba triste.

Tutto ebbe inizio due estati fa, quando il paulista, infreddolito dall'ombra di Lionel Messi, aveva deciso di intraprendere una nuova sfida. La poca competitività della Ligue 1 non lo spaventò, anche perché il suo obiettivo era di fare grande il Paris Saint Germain a livello europeo. Proprio nella famosa remontada del Barcellona contro il PSG il brasiliano, protagonista assoluto, aveva avuto il primo stimolo di partenza. La copertina del giorno dopo fu per Messi, sollevato dalla folla dei tifosi, nonostante in quel match avesse fatto poco e niente. La voglia di essere l'unico leader e di portare al trionfo una squadra senza tradizione europea furono le molle di quella scelta ambiziosa. Che a posteriori gli ha dato solo problemi. Ed ha scatenato un effetto domino.

Il Barcellona, ansioso di sostituirlo, puntò tutto sul suo amico Coutinho, che nel Liverpool aveva rotto gli indugi e sembrava essere esploso definitivamente. I 160 milioni spesi dai catalani per il carioca, consigliato anche da Neymar, erano una zavorra pesante. Ma nessuno pensava che Coutinho si sarebbe trasformato in Sisifo. Un anno e mezzo dopo, il Liverpool si coronava campione d'Europa grazie proprio alla cessione del brasiliano, con i soldi della quale sono arrivati Van Dijk, Alisson e Fabinho, con i primi due quali grandi protagonisti non solo della vittoria della Champions ma soprattutto della storica rimonta in semifinale proprio contro un Barcellona nel quale Coutinho ha da molto abbassato la testa, dimostrando timidezza e scarsa trascendenza.

Adesso, dopo l'ennesimo infortunio, toccherà a Coutinho sostituire Neymar in una Seleçao praticamente obbligata alla vittoria della Coppa America che giocherà in casa. La moneta si è rovesciata. Il timido spaesato, dotato di talento ma non di carattere, dovrà prendere gioco forza il posto della stella effervescente ma mai in grado di brillare davvero nel firmamento mondiale, vuoi per sfortuna vuoi per poca cura del suo corpo e della sua vita. Coutinho, che vive vicino alla vecchia casa di Neymar nella località catalana di Castelldefels, sentirà adesso ancora di più la pressione del suo compagno di ambizioni. Il campo dirà se riuscirà a togliersi di dosso il macigno della negatività che ha contraddistinto gli ultimi mesi suoi. E anche di Neymar, che da lontano, attonito per i tanti guai in cui si è ficcato, tiferà per il suo amico come un torcedor qualsiasi. Sperando di non dover intonare quella samba triste che nessuno vorrebbe ascoltare. 

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