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Nicolò Fagioli, il Rinascimento nel calcio

Sabato scorso ha festeggiato 21 anni, facendosi un bel regalo: nell'ultimo turno di campionato ha contribuito con un assist nel 3-1 della Cremonese sul Parma. Nicolò Fagioli è indubbiamente il miglior talento del campionato cadetto. La Juventus e la nazionale lo aspettano.

Il Rinascimento non è un'epoca, ma un temperamento, diceva il poeta Ezra Pound. Cosa c'è di rinascimentale nel temperamento di Fagioli? L'angelico sembiante con il suo chiaroscuro, l'essenza luciferina di chi illumina, di chi accende la luce del gioco con astuzia. La grazia e la beatitudine divina della statua classica. L'armonia come principio architettonico. L'uso diligente della geometria e della prospettiva nella visione di gioco. Il gusto per la proporzione e per l'equilibrio, nonostante il pregevole miniare. L'arcadico idillio fanciullesco. La pennellata dolce, la precisione scultorea, l'estro artistico. Il ricamo fiammingo e la perla. La riconciliazione.  

Nicolò Fagioli, maglia della Cremonese addosso. Foto: DAZN
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La fuga dalle Foibe e i gol in Serie A, Erminio Bercarich "la Stella del sud" - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo

Lo stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria è circondato da due strade. A destra, sul lato della Tribuna Ovest, c'è via Italo Alaimo, dedicata all'ala romana, calciatore della Reggina, che morì folgorato durante le visite mediche di rito prima del passaggio al Novara. A sinistra, verso lo stretto di Messina, c'è invece via Erminio Bercarich.

 Mirabilis Homo: ecce Nicolò Fagioli

In Serie B, Nicolò sta sfornando con continuità prestazioni di alto livello risultando costantemente decisivo. Se la Cremonese dopo ventitré giornate vola, godendosi il comando della classifica, parte dei meriti è indubbiamente sua. Le statistiche dicono che è il secondo miglior giocatore della rosa dopo Buonaiuto per incidenza in termini di gioco. Percentuale di passaggi riusciti elevatissima, così come quella dei passaggi decisivi, dei dribbling riusciti, e delle occasioni create. Una piccola macchina da Record.

Nella cavalcata dei lombardi verso il podio del campionato, c'è tanta Juventus: non solo il giovane faro del centrocampo, ma anche il talentuoso e decisivo Zanimacchia – che meriterebbe una riflessione a sé – lo stesso Mr. Fabio Pecchia, che ha allenato la U23 bianconera, dopo aver collezionato 21 presenze come giocatore nel '97-8, e, dalla sessione di mercato di gennaio anche Hamza Rafia, balzato alle cronache lo scorso anno, per un gol decisivo in Coppa Italia contro il Genoa con la formazione di Pirlo, fondamentale per il proseguimento del cammino culminato con la vittoria della quattordicesima da parte della Juve.

 Nicolò Fagioli: la posizione di Allegri

La Juventus vuole blindare il contratto di Fagioli, in scadenza nel 2023, prima di valutare se girarlo in prestito ad un Club di Serie A anche il prossimo anno per completare la gavetta. Potrebbe rimanere anche ai grigiorossi se centreranno la promozione nella massima serie, che manca dal '95-6. Allegri è stato chiaro sulla ricetta dell'ἀγωγή (agoghè) bianconera: i giovani talenti del vivaio devono passare fuori almeno un biennio; una stagione ad alti livelli in un campionato come la B, ed una per confermarsi in una squadra di medio-bassa classifica in A. I buoni rapporti tra Braida e Cherubini potrebbero agevolare la permanenza di Niccolò per un'altra stagione, in caso di promozione dei lombardi. Ai bianconeri, inoltre, interessano il portiere Carnesecchi, e Okoli convocato per stage da Mancini. Non sono esclusi intrecci di mercato.

Allegri vorrebbe prima o poi schierarlo nel proprio centrocampo. Max è uno dei suoi principali estimatori da sempre (..Noi abbiamo un giocatore del 2001, che è Fagioli, che è un piacere da veder giocare. Ha i tempi giusti, sa come smarcarsi, quando e come passare la palla. Non ne escono così tutti gli anni.."). I tifosi bianconeri, dalla loro, sognano per l'avvenire un centrocampo all'italiana composto, tra gli altri, da Fagioli, Locatelli e Rovella: juventini, grintosi, forti e affamati di vittorie. Resta da capire, se già dalla stagione '23.

 Nicolò Fagioli e la Cremonese 

Quando Fagioli quest'estate ha accettato, in concerto con i bianconeri, la chiamata dell'ex tecnico Pecchia avallando il corteggiamento del Dg grigiorosso Ariedo Braida, l'ha fatto sapendo di conoscere già l'ambiente. Fagioli era già stato a Cremona. Dopo un primo triennio trascorso a Piacenza, sua città natale, passa proprio alla Cremonese a causa del fallimento degli emiliani. Qua trascorre quattro anni, prima della chiamata della Juve. Ha segnato contro le giovanili della Juventus sia col Piacenza (doppietta) sia con la Cremonese. I bianconeri lo portano a Torino nel 2015 in prestito. Il riscatto però non tarda ad arrivare. La brillante trafila che lo porta all'esordio e agli allenamenti sempre più frequenti con la prima squadra, parte dall'U17. Nel 2018 partecipa alla tournée estiva negli Usa, in cui realizza anche un rigore, prima di iniziare la stagione con l'U23. Fagioli, all'epoca, non è ancora maggiorenne. Con Pirlo (quest'anno Nicolò ha scelto la maglia 21 del suo idolo) è sceso in campo contro il Crotone il 22 febbraio di un anno fa, e in Coppa Italia contro la Spal. Con la Juve U23, 32 presenze condite da gol e assist, e la vittoria della Coppa Italia Serie C.

A settembre 2021 arriva anche la prima convocazione con l'U21 azzurra. A gennaio 2022, invece, Nicolò riceve una convocazione ancora più gradita. Mancini lo chiama per lo stage invernale della nazionale maggiore, fresca campione d'Europa ma alle prese con un temibile spareggio per il Qatar.

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È tornato Davide Nicola, il nuovo cavaliere di Walter Sabatini - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo

L'ultimo cavaliere approda a Sud nel feudo granata, in soccorso del mago Sabatini, per scacciare il drago della retrocessione e trovare il calice della salvezza, prima che il tempo scada. 

  Le doti di Nicolò Fagioli 

I più concordano su un punto: il giocatore è in grado di compiere l'inaudibile in campo con il pallone. Ciò è impressionante, considerando la giovanissima età (ha 21 anni, classe 2001). Dotato di grande talento, nasce come trequartista ma viene abbassato davanti alla difesa, dove dirige la regia della squadra, dettando i tempi con eleganza, intelligenza, e coraggio. Può essere schierato in tutti i ruoli centrali della mediana.

Fagioli ha un'eccellente visione di gioco che lo rende padrone visivo dell'intero campo. A lui piacerebbe giocare più vicino all'area avversaria, agendo da mezzala di costruzione, in grado di alternarsi tra la regia bassa e quella alta. Le spiccate doti di lettura del gioco lo rendono abile negli inserimenti e negli smarcamenti senza palla. Questo è fondamentale per lui che, come un faro, ha il compito di farsi vedere dai compagni in difficoltà per raccogliere il pallone e illuminarne la navigazione.

Nonostante la frequente posizione di Play basso, Fagioli segna diversi gol godendo di buone doti realizzative. Numerosi, poi, sono gli assist sia su azione, sia su calcio da fermo. Il ragazzo è uno specialista di corner e punizioni, oltre ad essere un abile rigorista. La confidenza con il pallone è tanta, ma questo non lo porta a maltrattarlo. La beatitudine e la grazia con cui tocca la sfera si vedono di rado. Il suo controllo palla è sublime. Questo lo rende anche un ottimo dribblatore nello stretto, che non teme di rischiare.

Riguardo agli ambiti di miglioramento, Fagio è cresciuto molto nella costanza, nell'applicazione e nell'attenzione all'interno dell'intera partita, così come nello spirito di sacrificio e nella disponibilità verso i compagni. Secondo alcuni, dovrebbe irrobustirsi di più per crescere fisicamente. Secondo Pecchia, però, il fatto che sia leggero non va necessariamente visto come un ostacolo. Il tecnico invita a pensare a Jorginho, cui Fagioli somiglia per certi punti di vista, non solo tecnicamente e tatticamente ma anche per quanto riguarda la corporatura. Il sovra potenziamento fisico, poi, può perfino essere deleterio in chiave infortuni.

 Il futuro di Nicolò Fagioli

La stazza non impedisce a Nicolò di risultare fondamentale in fase di riaggressione e riconquista del pallone. Nella classifica legata a questa statistica, la Cremonese è una delle migliori squadre dell'intera serie B, visto che ha capitalizzato gran parte delle palle rubate col primo o col secondo pressing. Lo stesso Fagioli è riuscito a segnare in circostanze di gioco simili. Crescendo dal punto di vista difensivo, sa bene che può aumentare le proprie chance di rindossare il prima possibile la sua maglia preferita, agli ordini di Allegri. 

In attesa del ricongiungimento con la sua Terra promessa, è concentrato sui grigiorossi, che sono chiamati ad una prova di maturità: difendere il podio in classifica e farsi trovare pronti nel momento decisivo della stagione che inizierà tra circa un mese e mezzo. Sarà allora che ci sarà la volata finale per la A. Proprio nella fase più delicata della stagione, quando la pressione salirà insostenibilmente, Fagioli sarà valutato dalla Juve e da Mancini. Fino ad ora non ha deluso le aspettative. Anzi, le ha accresciute, consapevole di saperle gestire. Nel suo idillio rinascimentale la parola chiave è non tanto la fede, quanto la fiducia, e precisamente nel Fagioli ragazzo, nell'uomo, maturo rispetto alla propria età non solo calcisticamente. 

Auguri Nicolò!

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