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La mission impossible di Osimhen: trascinare una città allo scudetto

AIl Napoli di Luciano Spalletti ha dimostrato di essere una squadra capace di vincere in tutte le maniere, senza dover per forza far affidamento sul singolo. Caratteristiche che nei partenopei è venuta meno nei momenti di difficoltà, nei quali si è aggrappata al suo numero nove: Victor Osimhen. 

Osimhen, l'arma in più di Spalletti per lo scudetto

(Getty images)

Il centravanti nigeriano da quando è rientrato dall'infortunio ha siglato 4 gol fruttando al Napoli ben 7 punti. Quanto sia costante Victor sotto porta lo dimostrano anche le statistiche, con un gol ogni 151 minuti ha numeri, senza contare i rigori, superiori a Lautaro, Vlahovic e Dzeko. Osimhen in quasi due anni però non ha mai trovato una continuità di minutaggio a causa di infortuni non banali, i quali ne hanno inevitabilmente rallentato la crescita fisica e mentale. Nonostante ciò resta uno dei pochissimi motivi per cui il Napoli, nel momento più buio, è riuscito a non mollare il treno per la corsa scudetto, aggrappandosi più che mai al suo trascinatore emotivo.

Trascinatore emotivo è la terminologia adatta perché nonostante non sia tecnicamente eccelso è riuscito a caricarsi una squadra sulle spalle. Una squadra che spesso non ha offerto prestazione offensive di livello, una squadra che l'ha lasciato troppe volte da solo contro un'intera difesa, esprimendo un modo di (non) giocare che avrebbe gettato nello sconforto qualsiasi numero nove. Ma Victor non lo butti nello sconforto, uno che ha avuto l'infanzia come quella del nigeriano non si butta giù per qualche scatto in più, lui è uno che alle problematiche non ama lamentarsi dimenando le braccia per insultare i compagni ma preferisce usare le stesse braccia per incitare i compagni a pressare

La passione la si riconosce in campo e non ha fatto altro che consolidare anche il rapporto con il tifo. Dal post su Instagram dopo la vittoria di Firenze allo scatto immortalato a Verona Osimhen ha inequivocabilmente segnato momenti indelebili della storia partenopea. Storia a cui però manca sempre quel centesimo per fare l'euro per diventare leggendaria. Sono nove match a disposizione di Victor e compagni per cambiare un finale che è lo stesso da quasi 32 anni. 

Dò fastidio se fumo?
Il Napoli ha una grande opportunità
 

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