Classe 2002, prodotto purissimo del settore giovanile dell'Empoli, Mattia Viti sta conquistando tutti nel suo primo anno di Serie A.
Toscano, originario di Borgo San Lorenzo (Firenze), Viti arriva giovanissimo nel quartier generale empolese di Monteboro. È il 2010. Inizia dai pulcini azzurri la sua corsa verso il calcio che conta. Mattia si forma in uno dei migliori vivai calcistici in Italia, in grado di sfornare ogni anno alcuni tra i giovani più promettenti del panorama calcistico nostrano. Nonostante i venti anni compiuti lo scorso 24 gennaio (classe 2002), si comporta come un leader difensivo, tanto da essersi guadagnato un posto da titolare nell'11 di Andreazzoli, alla prima stagione nel massimo campionato. Ha esordito in serie A il 22 settembre scorso, nella vittoria empolese sul campo del Cagliari. Con i toscani è riuscito a espugnare lo Stadium di Torino e il Maradona di Napoli.
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Considerato uno dei migliori prospetti del calcio argentino, El Gladiatòr Senesi è un centrale difensivo che sta attirando – ormai da un po' – le attenzioni di mezza Europa. Classe '97, compirà 25 anni il prossimo 10 maggio.
Mattia Viti: caratteristiche tecniche
Viti è un centrale difensivo prestante, mancino naturale, che gode di un'ottima tecnica individuale. Vanta un ottimo tempismo e una notevole precisione e pulizia negli interventi, che lo rendono dominante negli anticipi. Inoltre, sfoggia un discreto senso della posizione, che lo rende fondamentale anche nelle chiusure difensive. La completezza di Viti risiede nel fatto che oltre a distinguersi per le doti di marcatura e nel gioco aereo è abile a impostare e a far ripartire l'azione dalle retrovie senza spazzare il pallone. Anche grazie al suo contributo, la squadra di Andreazzoli è in grado di sfoggiare un gioco arrembante e divertente, insolito per una neopromossa.
Viti può giocare indistintamente nella linea difensiva a quattro, e in quella a tre. Alto quasi 1 e 90, sta crescendo rapidamente anche dal punto di vista muscolare e della forza fisica, per essere sempre più dominante. Con il tempo, crescerà anche dal punto di vista tattico.
I traguardi di Mattia Viti
Agli Italian Sport Awards per la stagione 2020-21 Viti viene premiato come miglior giocatore rivelazione dell'anno. È stato Dionisi, attuale tecnico del Sassuolo, a promuoverlo stabilmente in prima squadra nella prima estate post Covid. Da allora, la crescita è proseguita a gonfie vele.
Mattia ha fatto anche la trafila nelle giovanili azzurre della nazionale italiana. Vanta presenze con tutte le nazionali giovanili a partire dell'U15 fino all'U20. Solo un infortunio gli ha impedito di scendere in campo con l'U21 di Nicolato, ma l'appuntamento è solo rimandato. Inoltre, Mancini lo segue da vicino in ottica nazionale maggiore. È altamente probabile che farà parte del nuovo corso sportivo azzurro (con il Mancio o meno), sia in caso di qualificazione in Qatar, sia in caso di fallimento. Il suo nome è uno dei più papabili per la rifondazione della difesa azzurra del futuro.
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Il tennista russo ha preso un pennarello, si è diretto verso la telecamera più vicina e ha scritto un messaggio che non lascia scampo ad interpretazioni: "No war please", "No alla guerra per favore". Parole che hanno fatto da eco a quelle che aveva pronunciato il giorno prima: "In questo momento ti rendi conto che la partita non è importante. Non mi interessa? Perché quello che sta succedendo è molto più terribile. E come ho detto, ti rendi conto di quanto sia importante avere la pace nel mondo e rispettarsi a vicenda, qualunque cosa accada".
Mattia Viti, un atleta esemplare
Un mese fa ha preso il suo primo cartellino rosso in Serie A, da record vista la tempistica e la modalità. Nel match contro il Sassuolo del suo ex allenatore, nel giro di 30 secondi, è stato espulso per doppia ammonizione, dopo due trattenute consecutive ai tratti di Mimmo Berardi. È stata un'eccezione, visto che Viti è un giocatore corretto e poco falloso. È un ragazzo educato e molto maturo per la sua età: incarna il profilo dell'atleta ideale. Non si sa molto della sua vita privata, se non che il diciannovenne ha perso la madre Daniela lo scorso novembre, a seguito di una terribile malattia. Non è stato, peraltro, l'unico lutto occorso alla società empolese in questa stagione.
Alcuni hanno paragonato la carriera di Viti a quella di Rugani, altro difensore che si è distinto con l'Empoli prima di raggiungere i vertici calcistici con la Juve, dove milita tuttora. Lui – onestamente – spera di fare ancora meglio del collega, che al netto dei trionfi con i bianconeri, non è mai riuscito a imporsi come titolare, vista la concorrenza della BBC prima, e di De Ligt dopo.
I difensori preferiti di Viti, però, sono Maldini (che lo segue, ora, da dirigente) e Sergio Ramos.
Se si dovesse indicare un profilo, poi, cui Mattia si avvicina forse maggiormente è senza dubbio quello del nerazzurro Bastoni, uno dei migliori centrali difensivi in circolazione, fresco campione d'Europa con Mancini. Secondo Andreazzoli, che ne sta seguendo quotidianamente e con cura la crescita sportiva, prima di tutto Viti è un campione nella testa (intervista a Sporte Week). È proprio questo tratto ad essere decisivo, con la fortuna, nella genesi di nuovi campioni.
I riflettori del mercato puntati su Mattia Viti
Chi lo acquista ora fa un affare, assicurandosi uno dei migliori prospetti difensivi del calcio italiano per i prossimi anni. Le prime otto squadre della classifica hanno fatto almeno un sondaggio esplorativo per lui. Già respinta al mittente a gennaio, dal presidente toscano Corsi, un'offerta dell'Atalanta (si parla di una quindicina di milioni). Molto attivo anche il Napoli, visti gli ottimi rapporti tra Giuntoli e la società empolese. L'agente Augusto Carpeggiani (che assiste anche Carnesecchi) ha spiegato che Viti vuole crescere senza pressioni e giocare, motivo per cui potrebbe rimanere al Castellani ancora una stagione. I toscani possono contare sia sulla riconoscenza e sull'affetto del ragazzo, sia sul contratto in scadenza nel 2025. Il salto sarà concordato con la società, al momento più opportuno e alle cifre più convenienti per tutti.
I prossimi impegni di Mattia Viti
Nel frattempo, Viti è atteso dal big match del Castellani, contro la Juve di Vlahovic. Anche i bianconeri lo seguono da tempo, nonostante l'investimento fatto a gennaio per prelevare Gatti dal Frosinone. La gara con i bianconeri costituisce una vetrina per esibirsi non solo di fronte agli osservatori piemontesi, bensì davanti a quelli delle principali squadre del campionato. Lui lo sa, ma non si lascia scalfire dall'emozione. La crescita del giocatore passa anche e soprattutto da queste gare. Per il momento Viti ha in mente solo la salvezza con l'Empoli. Se la squadra di Andreazzoli (che nelle ultime partite ha raccolto meno di quanto meritato) continuerà su questa strada, otterrà con merito e senza ansia la conferma nel massimo campionato italiano. E se lo meriterebbe visto il modello di calcio spumeggiante offerto finora a tutti gli appassionati.
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