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Rewind: Inter ancora avanti a tutte dopo la sesta giornata

Il derby di Milano è nerazzurro e grazie a questo successo le ragazze di Rita Guarino controllano ancora la vetta della classifica. Roma e Fiorentina di misura; mentre dilagano Juventus e Como, per quest'ultime anche la prima storica vittoria in Serie A.

Pomigliano- Fiorentina

Corto muso per la viola in trasferta nella trasferta in Campania.

Dopo una prima fase quasi di stallo, c'è da registrare il primo tiro pericoloso della Fiorentina.

Erzen riceve palla in modo fortuito da Huchet, la 16 continua a correre sulla fascia prima di guardare al centro e servire proprio la francese che di prima intenzione tenta di trovare la via della rete; Cetinja devia in corner.

Le granata sfiorano il gol cinque minuti più tardi. Ferrario si incarica della battuta di una punizione, trova sulla fascia la corsa di Fusini che, rimasta libera da marcatura, con un tiro-cross fa tremare la Fiorentina. Le viola si salvano soltanto grazie la parata reattiva di Baldi che toglie la palla dal primo palo e alla spazzata di Agard sulla linea di porta.

Il gol vittoria arriverà 100 secondi più tardi. Monnecchi riceve palla poco dopo la metacampo e la controlla fino a pochi centimetri della fine del terreno di gioco, nel frattempo ha la lucidità di guardare in mezzo e vedere il taglio fatto da Parisi, Sabatino e Mijatovic. Proprio quest'ultima coglie la palla al balzo(letteralmente) e fa 0-1. Da notare la bella azione sviluppatasi.

Passiamo direttamente all'occasione che ha Pomigliano di ristabilire l'equilibrio.

Ana Lucia Martinez sposta palla col destro e in contrasto arriva Huchet che colpisce probabilmente sia la palla che il piede. Per l'arbitro è rigore.

Dagli undici metri si presenta Taty, il tiro è angolato ma a mezzaria e Baldi con la mano di richiamo riesce a mantenere la porta inviolata anche grazie l'assistenza della traversa.

All'84 Catena ha tra i piedi il pallone che chiederebbe definitivamente l'incontro. La 10 viene innescata dal passaggio filtrante a giro di Boquete; tuttavia, Cetinja fa buona guardia e resta in piedi così da aumentare il volume di porta coperto.

Poco più tardi è Johannsdottir a calciare alto in area di rigore.

In pieno recupero Pomigliano resta in dieci a causa dell'espulsione per doppia ammonizione di Fusini. La capitana interviene in maniera irruenta su Catena colpendola allo stomaco.

 Como-Parma 

Arriva la prima storica vittoria del Como in Serie A sconfiggendo in casa le crociate.

Per vedere il primo gol di giornata basta aspettare poco più di tre minuti. 

Rizzon tenta il lancio lungo all'indirizzo di Hilaj, la palla diventa invece buona per Pavan che ci regala il gol più bello di giornata: l'esterno di casa controlla palla, si libera della pressione di quattro avversarie e infine lascia partire un tiro da oltre 20 metri; Capelletti tocca ma non è sufficiente. Gol bellissimo per la classe 2004 che decide di mettersi in proprio e portare avanti la sua squadra.

Il momentaneo vantaggio resiste solo un quarto d'oro. Marchao recupera palla e serve Arrigoni, la 28 scodella in mezzo e Acuti non può far altro che segnare.

Prima del duplice fischio Kubassova fa la barba al palo. L'azione era nata da dei rapidi tocchi di prima.

Il secondo tempo parte subito ricco d'emozioni con un rigore procurato da Kubassova dopo neppure un minuto.

Tutto nasce da un cross di Ceccotti, in area vanno di testa la 58 lombarda e Giovana Maia con quest'ultima che colpisce solo la testa dell'avversaria. Le due restano per terra ma per fortuna niente di grave.

Dal dischetto Rizzon trasforma il penalty con un tiro potente e sotto al sette.

Negli ultimi dieci minuti succede di tutto:

Iniziamo dal minuto 83 con il 3-1 del Como. Karlernas in contropiede trova Pastrange, la quale allarga il gioco verso Di Luzio che a sua volta mette in area per Kubassova. Per la 58 è il secondo gol in campionato.

Cinque minuti dopo Beil cala il poker con un tiro in controbalzo su assist di Pastrange.

Per finire Pirone si fa parare il rigore che essa stessa si era procurata per un contatto con Rizzon.

Inter-Milan 

 Il derby della Madonnina è neroazzurro e più che mai con un risultato così ampio. Protagonista di giornata ancora una volta Elisa Polli.

Il primo gol dell'Inter porta la firma di Stephanie van der Gragt. L'olandese salta più in alto di tutte sul corner battuto teso da Karchouni.

Al diciottesimo minuto Fusetti recupera un interessantissimo pallone nella trequarti avversaria e imbuca verso Thomas, l'attaccante francese si porta palla sul destro e lascia partire il tiro; tuttavia, Durante si oppone con la mano di richiamo.

Alla mezz'ora altra buon'occasione per le rossonere grazie ad Asllani che di testa colpisce la traversa. Sul ribaltamento di fronti è invece Sonstevold a far venire un brivido a Giuliani, per un tiro da fuori area di poco largo.

La partita fa intendere che per vedere un'altra rete non si dovrà aspettare ancora molto. Infatti, a dieci minuti dal '45 Chawinga raddoppia praticamente a porta vuota dato che Polli aveva attirato a sé Giuliani, oltre alla coppia difensiva.

Al '42 Polli fa 3-0 anche grazie la deviazione sulla linea di Arnadottir. La 9 dell'Inter finalizza il lavoro svolto in fase di impostazione da Robustelli e da Chawinga.

Allo start della seconda frazione di gioco il Milan prova a riaccorciare sulle cugine. Kamila Dubcova stoppa di petto e scarica per Grimshaw; il destro della scozzese termina di poco fuori.

Il punto definitivo alla stracittadina lo mette la doppietta personale di Polli sul secondo assist di giornata di Chawinga. La malawense anche per merito di un rimpallo serve un cross in area. La più veloce ad arrivarsi è per l'appunto Polli che esulta a porta vuota.

Altre azioni interessanti del secondo tempo sono state:

La punizione di Bonetti terminata di qualche centimetro oltre la traversa quando mancava circa un quarto d'ora e la conclusione un po' strozzata di Piemonte in pieno recupero.

 Sassuolo-Roma 

Le giallorosse si portano a casa in extremis i tre punti.

Eppure,la Roma inizia premendo subito sull'acceleratore con due occasioni nei primi 90 secondi del match.

Prima non si intendono Giacinti e Paloma Lazaro con quest'ultima che si trova troppo distante per poter ricevere il pallone offertole; poi di testa Serturini devia leggermente fuori.

Al '33 c'è il primo squillo delle neroverdi. Jane apre un corridoio centrale all'indirizzo di Goldoni che, vedendosi chiusa dalle difensori capitoline, tenta la conclusione parata senza troppi sforzi da Ceasar.

Quattro giri d'orologio dopo è Monterubbiano ad impegnare Ceasar, grazie al bel tiro insidioso dai 25 metri.

Nel finale di primo tempo ancora Sassuolo, stavolta con Brignoli che stoppa di spalla e al volo non trova lo specchio della porta.

Il secondo tempo riparte seguendo il leitmotiv del primo, con ancora il Sassuolo minaccioso per mezzo di Monterubbiano. Il tiro della 27 è troppo irruento per smuovere il tabellino.

Al '57 sono Greggi e Andressa a far tremare le padrone di casa. La prima con un bel colpo di testa, la brasiliana invece colpisce il palo interno della porta di Kresche.

Clamorosa è l'occasione che passa per Goldoni, brava a far buona guardia sull'errore di Glionna, ma davanti a Ceasar si fa ipnotizzare, perdendo palla.

Il gol della vittoria porta la firma di Bartoli. La capitana romanista in tuffo calcia in direzione della porta e Kresche non riesce a trattenere. Tutto questo è avvenuto al '92 inoltrato e seguito di un corner confuso. 

 Sampdoria-Juventus 

È Nilden show nell'ultima partita della giornata. Per la svedese due gol ed un assist.

Al '5 Rincon trova con classe Kelly Gago che a tu per tu con Peyraud-Magnin non trova la gioia del gol a causa dell'intervento dell'estrema difensore bianconero.

Nei successivi cinque minuti vi è un palo per parte. Iniziano le ospiti che con Nilden, a rimorchio sul suggerimento di Bonansea, fa tremare la porta. Pochi secondi più tardi, è ancora un duello tutto francese quello che porta al palo pieno delle doria.

Infine, terzo e ultimo round della guerra tra PPM e Gago; l'attaccante a limite dell'area prova un pallonetto essendo che la portiere era uscita fuori dai pali per tentare di fermarla. La palla carambola larga.

Prima della fine dell'atto iniziale sono due i gol messi a referto dalla Juventus.

Al '40 Nilden si intende alla grande con Caruso chiudendo una triangolazione che predispone la svedese al tiro della prima rete.

Scorrono altri quattro minuti e la Juve raddoppia. Nilden, molto larga, riceve palla da Gama e mette un pallone rasente al centro dell'area piccola; Barbara Bonansea non ci pensa due volte e con uno scavetto deposita la palla in rete, alle spalle della portiere.

Il secondo tempo procede con una velocità di crociera inferiore, almeno fino al '77 quando Nilden di testa indirizza sotto il sette il pallone proveniente dal corner di Caruso.

Tre minuti dopo avviene il definitivo 0-4. Tutto nasce dal tiro di Zamanian da posizione defilata, per cercare di allontanare il pericolo Sundsfjord esce fuori dai pali ed in tap-in Cantore non perdona.

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