Rinascita Sonego a Metz

Riuscire a ritrovare quel file rouge perso nell'annata corrente.

Prendere consapevolezza che i momenti duri ci sono sempre, arrivano e passano, come l'acqua che scorre sul letto di un fiume.
Sono quelle frazioni di carriera caratterizzate da insicurezza, mancanza di tranquillità e serenità, un periodo di tempesta, di perdita dell'equilibrio in un mare mosso e increspato dalle onde che sembrano spazzar via tutto.

Essere un lottatore nato aiuta, ti consente di gestire meglio la pressione e di ricostruire i pezzi facendosi scivolare addosso le critiche.
Sei costretto a lavorare sodo quando alla nascita non vieni baciato dal talento e devi costruirti passo dopo passo, pezzo dopo pezzo.
La gavetta ti forgia, ti tempra e ti fortifica.
Oggi, anzi, questa settimana ne abbiamo avuto la più fulgida dimostrazione. Una vittoria meritata.
Un successo che assume i contorni di percorso molto incoraggiante per il futuro, non tanto per il risultato in sé, quanto per le performance profuse in ogni match.
Rivedere quel carattere da iena, quell'attitudine da combattente nato che getta il cuore oltre l'ostacolo è ossigeno puro.

Lorenzo Sonego batte in finale Alexander Bublik con il punteggio di 2-0 (7-6 6-2) in 1 ora e 29 minuti di gioco e conquista così l'ATP 250 di Metz. 

Primo set che fila via liscio con due soli sussulti. Sonego risale da 0-40 e tiene la battuta nel quinto game mentre Bublik annulla alla battuta un set point dell'italiano nel decimo gioco. 7-3 il risultato del tiebreak a favore di Lorenzo che chiude 7-6.

Nel secondo set il torinese strappa il servizio a 15 a Bublik che da lì in poi perde la testa e si esibisce nel suo proverbiale show, gettando alle ortiche qualsiasi speranza di rimonta tra servizio da sotto, smorzate improbabili, colpi da sotto le gambe e smash col manico della racchetta. Con due break Sonego chiude il parziale per 6-2 e si laurea campione in terra francese.

Primo successo nella stagione tennistica 2022 per Lorenzo Sonego.

Un'annata finora caratterizzata da tanti bassi e pochi alti, con numerose sconfitte arrivate da giocatori più che abbordabili e con prestazioni sottotono soprattutto dal punto di vista psicologico.
Il titolo di Metz può rappresentare un buon viatico mediante il quale concludere in crescendo la stagione corrente e prepararsi al meglio per il 2023.