È la Fiorentina la vera squadra rivelazione del campionato. L'unico club di A con una tradizionale presenza nella parte alta della classifica non inserito nelle previsioni agostane tra le cosiddette 7 sorelle ipoteticamente in lizza per lo scudetto.
Sorelle che però, nel corso di pochi mesi, hanno affrontato bruschi strappi e subìto inevitabili momenti di separazione in preda alla propria capacità reale di ambire a certi traguardi: in lotta per il titolo sono rimaste solo le milanesi con l'Inter impossibilitata a intraprendere la fuga a +4 probabilmente solo perché la penultima tra le giornate disputate finora si è trasformata in una spiritosissima bagarre formata da 4 partite sospese su 10 su impulso delle decisioni delle ASL di mezza Italia e in presenza di squadre devastate dai contagi Covid; Napoli e Atalanta hanno sembrato presidiare finora con una certa disinvoltura e senza avversari i due restanti posti per accedere alla Champions League della prossima stagione; Juve, Roma e Lazio si sono trovate al contrario ben distanti dalla competitività delle prime 4 in classifica tanto da apparire ben più modeste conoscenti che loro sorelle. Questo gruppo di 7 squadre dunque non ha in comune certamente la medesima ambizione di puntare alla vittoria dello scudetto e anche semplicemente l'accesso alla Coppa continentale più prestigiosa appare un obiettivo alla portata solo di un quartetto di squadre tra le 7 big in competizione tra loro.
LEGGI ANCHE: 10 COSE CHE SUCCEDONO IN 7 MINUTI (OLTRE A PERDERE CON LA JUVENTUS)
Questo G7, di cui si è parlato a lungo in estate, rimane accomunato però dal fatto che tutte le squadre in questione hanno avuto il merito di posizionarsi in classifica per ora in tutti i posti in palio per le 3 competizioni europee da disputarsi il prossimo anno. Ma attenzione. Rispetto alle previsioni estive è emerso un club in grado di far allargare sul campo questa sorta di G7 a un innovativo G8: la Fiorentina, nonostante in campionato non vinca dall'11 dicembre 2021 ossia dal 4 a 0 con la Salernitana, si ritrova con una gara in meno attualmente sesta in classifica in compagnia di Roma e Lazio e con la concreta possibilità di riuscire ad arrivare a -3 a ridosso della Juve col recupero della partita mancante. La squadra, dopo anni passati a galleggiare appena sopra la zona retrocessione, è stata allestita con grande sapienza da Rocco Commisso, è in grado di mostrare tutto il potenziale di una rosa dalla elevata cifra tecnica e qualitativa ed è finalmente guidata da uno dei migliori allenatori presenti in Serie A: il mister Vincenzo Italiano ha saputo far poggiare l'intero impianto di gioco tipico del suo inossidabile 4-3-3 su un centrocampo di altissimo livello basato sulla pericolosità palla al piede e sugli inserimenti in fase offensiva di Bonaventura, sull'abilità nel recuperare palloni, nel proteggere la difesa e nell'impostare il gioco dal basso di Lucas Torreira, sullo stoicismo e sulla tenacia di Duncan sempre pronto in fase di interdizione a farla da padrone. Per non parlare poi del contributo sempre indispensabile di altri giocatori come ad esempio Castrovilli, sempre utile nel sacrificarsi per la maglia e nel pressare gli avversari. Interessante sarà osservare come sarà l'impatto sulla fascia del nuovo acquisto viola Ikonè in un reparto già forte come quello offensivo: il bomber dominatore indiscusso del campionato si chiama Dusan Vlahovic, autore di ben 16 gol in 20 gare. Un giocatore incredibilmente capace di sfasciare le difese con il suo fisico imponente e con la sua notevole qualità tecnica. Il giocatore serbo ha ora addirittura un ricambio di grande livello: parliamo di Piatek, altro arrivo di un mercato davvero scoppiettante per i Viola.
Piatek ha già mostrato quanto può diventare essenziale a gara in corso nell'ultima partita giocata dalla Fiorentina, segnando al debutto un gol fondamentale per le sorti del match. La squadra toscana ha infatti compiuto una vera e propria impresa, riscattando la brutta sconfitta rimediata fuori casa per 4 a 0 col Toro in campionato, riuscendo a buttare fuori dalla Coppa Italia il Napoli già agli ottavi, vincendo così per 2 a 5 al Maradona dopo 120 minuti di pura lotta con una marea di espulsi pronti a testimoniare l'estremo agonismo della gara. Tornando a parlare del reparto avanzato, Ikonè avrà una concorrenza difficile da battere perché gli attaccanti esterni offensivi titolari della Viola sono solitamente Callejon a destra e Nicolas Gonzalez a sinistra: la qualità fornita da giocatori così tecnici e veloci sulle fasce si poggia anche sul contributo essenziale a livello arretrato di terzini talentuosi come Odriozola o Venuti a destra e Biraghi a sinistra. Ricordiamo in ogni caso che anche gli stessi Sottil e Saponara, pronti sempre a subentrare dalla panchina come esterni d'attacco, saranno concorrenti temibili per Ikonè.
LEGGI ANCHE: ITALIANO, RITRATTO DI UN ALLENATORE DECISIVO
Ma meglio avere problemi di abbondanza che il contrario. Le uniche vere preoccupazioni per Italiano in questo momento sono nella coppia difensiva formata da Milenkovic e Martinez Quarta perché l'infortunio di quest'ultimo lascia intravedere l'assoluta mancanza di centrali di riserva che siano paragonabili vagamente ai titolari. Sul fronte portieri Terracciano è meglio che non venga sostituito mai in quanto la Coppa Italia ha mostrato un Dragowski che ha bisogno di tempo per ritornare in forma dopo il lungo infortunio che lo ha costretto a restare fuori. La squadra di Vincenzo Italiano in ogni caso nel suo complesso mostra di essere forte e tecnicamente di grande livello in qualunque zona di campo o quasi. Ora arriva il Genoa lunedì a Firenze con in dotazione una classifica da incubo e il solito esonero improvviso che rappresenta una tradizione un po' come la cioccolata calda accanto al caminetto durante la stagione fredda. L'occasione dunque è immensa per la Viola per stabilizzarsi in quell'alta zona di classifica che per anni ha sognato di raggiungere nuovamente.
Commenti (0)