Domani scatta le 109esima edizione della corsa più prestigiosa del ciclismo mondiale: il Tour de France. Tutti contro il bi-campione in carica Tadej Pogacar.
La Francia si addobba a festa, indossa l'abito buono che le calza a pennello, quello delle grandi occasioni. Égalité, fraternité, liberté. Blu, bianco e rosso.
Gli ideali della vita d'oltralpe si fondono con i colori della bandiera per contornare un evento centrale nell'economia dello sport nazionale e non solo.
La partenza dall'estero, in Danimarca per la precisione, la quale sarà sede delle prime tre frazioni. Dopodiché si rientra nel territorio di competenza.
Tra valli e pianure, tra coste lussureggianti e paesaggi d'entroterra da cartolina.
Tra Alpi e Pirenei, tra Vosgi, Giura e Massiccio Centrale.
A culminare il tutto il proverbiale nonché celeberrimo arrivo nella capitale, a Parigi, sugli Champs Elysées con la Senna, la Tour Eiffel e l'Arc de Triomphe sullo sfondo.
Per tre settimane questa splendida cornice si dipingerà di giallo, un drappo, un vessillo che volerà sopra la carovana vegliando su di lei.
Uno degli appuntamenti più importanti del panorama sportivo mondiale, un appeal tale da attirare le attenzioni di televisioni, giornali, radio e chi più ne ha più ne metta.
Meno uno alla Grand Depart. Meno uno al Tour de France.
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Il percorso del Tour de France
Si parte con le prime tre tappe in Danimarca, con la cronometro di apertura di Copenaghen e due tappe dedicate ai velocisti.
Dopo il primo giorno di riposo (utile per entrare in Francia) si riparte con un altro arrivo per gli sprinter. Attesissima la quinta tappa, caratterizzata da undici settori di pavé. Dopodichè quattro tappe mosse tra cui il primo vero arrivo in salita a La Super Planche des belles filles in occasione dello stage numero sette.
Una volta archiviato il secondo giorno di riposo, si riparte con le Alpi. Tre tappe da capogiro con i traguardi di Megeve, Col du Granon e Alpe d'Huez (ed il Galibier da affrontare nel primo e nel terzo di questi giorni).
Seguono due tappe per velocisti, inframezzate da una dedicata ai finisseur. Dopo il terzo ed ultimo giorno di riposo si riprende con una frazione da fuga per poi approcciare i Pirenei. Peyragudes e Hautacam saranno gli ultimi giudici montani di questo Tour. Si continua con una tappa per le ruote veloci e l'ultima crono (di 40 km) a delineare definitivamente la classifica generale.
Sipario con il classico arrivo a Parigi sugli Champs Elysées.
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Tour de France, ecco i favoriti
Il principale favorito alla vittoria finale è obbligatoriamente Tadej Pogacar, campione negli ultimi due anni in Francia.
Attesissimo lo scontro con il primo rivale (forse unico?), nonché connazionale, Primoz Roglic.
Da tenere d'occhio anche Jonas Vingegaard (compagno di Roglic), Geraint Thomas, Daniel Martinez, Damiano Caruso, Aleksander Vlasov, Enric Mas, Romain Bardet e Ben O'Connor.
Per i successi parziali riflettori puntati su Wout Van Aert, Mathieu Van der Poel e Peter Sagan, i maggiori indiziati alla maglia verde insieme a Micheal Matthews, Dylan Groenewegen, Jasper Philipsen, Fabio Jakobsen e Aleksander Kristoff.
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