Un libro e poi un film che parlano di calcio inglese, quello fatto di pioggia e scivolate nel fango. Quello, in altre parole, del Leeds United tra Don Revie e Brian Clough.
Il maledetto United. Non il famoso e lussuoso Manchester bensì il più crudo e appunto, "maledetto" Leeds United.
Perché descrivere così questa squadra?
Semplice, per il suo allenatore: Don Revie. Allenatore storico che portò la squadra ai vertici del campionato inglese con un sistema di gioco tutt'altro che docile. Giocatori rissosi, fallosi e veri mastini. Impossibile giocarci contro. Gli avversari temevano e odiavano la squadra giallo blu. Eppure vinse tanto in quegli anni, motivo in più per essere presi di mira.
Li odiava anche Brian Clough. Quanto li odiava. Lui che amava il calcio più di qualsiasi altra cosa e adorava vedere e insegnare bel gioco. Adorava analizzare schemi e confrontarsi con il suo storico vice Peter Taylor per trovarne di nuovi.
"Il mio amico Eric", un film tra amore e calcio, follia e rivalsa. - Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo
La pellicola di Ken Loach, "Il mio amico Eric", è un film unico nel suo genere che grazie al calcio, ovvero attraverso il calcio, riesce a parlare di vita.
Non sarebbe mai andato al Leeds.
Nel 1974 però Don Rovie, diventa il nuovo allenatore della nazionale inglese e Brian Clough viene nominato nuovo allenatore del Leeds United. Saranno quarantaquattro giorni devastanti per il coach inglese che non riuscirà mai ad entrare nel cuore di tifosi e giocatori, abituati a ben altro tipo di calcio, che lo porteranno all'esonero definitivo.
Nel film, che prende ispirazione dal libro di David Peace, viene raccontata la voglia e la passione di un uomo che viveva di calcio. Che respirava calcio. La sua importanza come uomo e allenatore tanto da averlo portato a diventare un'icona del calcio inglese. La sua paura di fallire, che dopo le esperienze a Leeds lo porterà ad avere seri problemi con l'alcol.
Un personaggio romantico e quasi decadente, su uno sfondo meraviglioso fatto di campi ricoperti di fango, entrate killer, le grandi trasferte europee, l'incessabile pioggia che accompagna il novanta per cento del campionato inglese.
Insomma, se amate la Premier League o la First Division, come si chiamava negli anni raccontati dal film, consiglio assolutamente la visione. Inoltre se avete tempo, date un occhio anche al libro, che forse, è ancora più bello.
Durata: 1h e 37 min
Voto: 8.5
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